Stanotte resti qui con me. (Cap.3)

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Mi porta in un covo,dove si trovano altre due ragazze di cui ne riconosco solo una,Barbara Kean,la biondina scappata anche lei da Arkham.
«Buonasera» dico imbarazzata.
Barbara si alza,mi sorride e si dirige verso Jerome «Avevamo un piano per oggi,se non sbaglio,rosso!»dice,acida.
«Si,il piano si metterà in atto,lei resterà qui,l'ho solo portata per tenerla al sicuro,bionda!»dice Jerome.
Si guardano entrambi con aria di sfida.
«Ti aspettiamo in macchina,scendi appena hai finito con la tua fidanzata, Jerome.»
Non sono la sua fidanzata!
È il momento di intervenire.
«Non è la mia fidanzata.»afferma Jerome,freddo.
Era quello che volevo dire,ma detto da lui mi ha un po' rattristato.
Ma tanto non me ne deve importare,sono qui solo per delle domande,non per conoscere questo pazzo.
Barbara mi fa un sorrisetto beffardo e si dirige verso l'uscita.
«ti aspetto.»
Jerome si gira verso di me e mi guarda,io distolgo lo sguardo.
«dove andate tu è quella?»dico in tono schifata,più di quanto volessi.
«Gelosa?»chiede con un sorriso malizioso.
Io non sono gelosa.
«No,no è che...voglio solo sapere dove vai e perché non posso venire.»balbetto.
Diamine non sono convincente.
Mi sorride,si avvicina a passo lento,si avvicina anche troppo,ora la sua faccia è a un centimetro dalla mia,solo ora noto quanto è alto in confronto a me.
Mi guarda,abbasso lo sguardo,ho l'ansia,lui poggia le dite sotto il mio mento e porta piano piano il mio viso verso il suo,poi so ferma.
«Non devi essere gelosa di quella bionda,ha una ragazza.
E anche io avrò presto una ragazza.»
Dice con un tono così leggero che lo sento a malapena.
«Sai,ho conosciuto questa ragazza,finge di essere normale,ma io so che lei è più pazza di me.
Glielo si legge nei suoi occhi,due occhioni celesti,i più belli che io abbia mai visto,nella sua risata,che ho avuto l'onore di ascoltare poche ore fa.
Ha dei capelli biondi e corti.»
Il mio cuore perde di un battito appena mi sfiora la coscia con la sua mano calda,ho sempre di più ansia.
Posa lo sguardo sulle mie labbra,ci posa delicatamente il pollice sopra,le accarezza,poi sposta il dito sulla guancia e la accarezza delicatamente,finché,un il rumore di un clacson non ci interrompe,sobbalziamo,lui sbraita.
«devo andare.»mi dice,ma più che a me sembra che lo dica a se stesso.
«perché non posso venire con te?»
«non ti piacerebbe lo spettacolo,scapperesti.»dice in tono triste.
«Chi te lo dice questo? Mi conosci abbastanza da esserne così sicuro??»
«Ti conosco più di quanto tu creda,piccola.»mi dice facendomi l'occhiolino.
Rido.
«adoro la tua risata.»dice ridendo.
«Non posso permettermi che tu scappa,voglio spiegarti molte cose prima,voglio spiegate molte cose su di te,voglio capire se posso fidarmi di te.»
«Che dovrei fare qui tutti sto tempo???»chiedo.
«Pensa,mangia,guarda un film,fingi di essere una persona normale,sei abituata a queste cose,vero?»dice in tono sarcastico.
«io sono normale.»affermo.
«Forse neanche tu lo sai,oppure lo sai ma lo nascondi,tutti vogliamo essere liberi,solo,lo nascondiamo.»
Gli sorrido.
«Se vuoi vedere il mio spettacolo accendi la tv,e ascolta il mio discorso,potrebbe illuminarti.
La mia stanza è quella»dice indicandomi una stanza buia chiusa.
«Non ci devi entrare,capito?»
«Perché?Cosa ci tieni lì dentro? La ragazza pazza dei tuoi sogni?»gli dico in tono scherzoso.
«No tu sei qui.»mi dice con un tono malizioso.
Gli do un pugno sulla spalla.
«Dovrei scogliermi tra le tue braccia dopo questa frase???»dico ridendo.
«Beh con tutte ha funzionato,cavolo»Dice lui.
«Non con me,io non sono tutte,Jerome»
«Si questo lo so.»dice in tono troppo leggero,quasi non lo sento.
Gli sorrido.
Mi dà un bacio sulla guancia e scappa.
Sorrido.
Perché sorridi?!?!
Non ti deve piacere,dice la mia coscienza
Non mi piace,sono qui per curiosità.
Siamo solo amici.
A me non sembra
Accendo il televisore e mi siedo sul divano ignorando la coscienza.

JEROME

Barbara ha finalmente attirato fuori Jim Gordon,non voglio che muoia,lo voglio far soffrire in altri modi.
Entriamo nel distretto di polizia io,Greenwood quel cannibale ciccione e stupido e Arnold quel "tutto muscoli e niente cervello".Dobbiamo fare visita al nuovo capo della polizia,deve essere stata difficile la prima settimana per lei,mmm,povera.
HHAHAHAHHAAHHAHAHAHAH
Siamo vestiti da poliziotti,ci fanno entrare HAHAAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAH,Come sono stupide le persone.
Arnold e Greenwood pensano a uccidere tutti i poliziotti con una bombetta,mentre io vado a trovare il capo.
«Jo,capo»dico.
«Si?»chiede alzando lo sguardo,si accorge troppo tardi del mio bellissimo viso conosciuto.
Alzo la pistola e gliela punto contro.
«Ho sentito che ci cercava.»mi guarda con odio.
La lego ad una sedia.
Sono tutti morti.
HAHA.
«Difficile la prima settimana da capo della polizia,non è vero? Vorrei poterti dire che le cose andranno diversamente...ma non è così.»
Dico in tono sarcastico.

RILEY

Dopo un po' di tv,sono atratta dalla stanza di Jerome,mentre mi avvicino,squilla il telefono,è Carol.
Cavolo,oggi dovevo vedermi con lei.
«Pronto?»
«Dove sei?!»mi chiede lei.
L'unico modo per farla stare zitta e farla calmare è dirle che sono da un ragazzo.
«Sono da un ragazzo.»
«DAVVERO?!Chi è il fortunato??»lo sapevo che me l'avrebbe chiesto,cavolo.
«Ahhhh so chi è...È Matt?!»chiede
«Cosa?! No! Io e Matt siamo solo amici.»dico ridendo.
Io e Matt?! No impossibile.
«A lui invece piaci.»
«Cavolo.»dico in tono sorpreso.
«è il ragazzo più carino della scuola.
Allora mi dici chi è quel ragazzo?»
«Non...non...lo conosci.»dico balbettando.
«Cavolo,chi è un criminale?!?! Sembra tu abbia paura di dirmelo!»dice ridendo.
Rimango in silenzio.
Forse glielo posso dire,potrebbe pure aiutarmi a nascondere la cosa a mia madre.
«Oddio,chi è!?»stavolta usa un tono preoccupato.
«Sono qui da lui solo per delle domande,non mi piace,non c'è nulla tra di noi.»la rassicuro.
«Non ho ancora sentito alcun nome.»continua.
«Jerome...»non faccio in tempo a finire che vengo interrotta.
«JEROME VALESKA??!Fammi capire tu vai da un criminale a fare domande senza prima chiamarmi???,credevo fossimo ormai compagne di avventura!»
«Ci conosciamo da a malapena tre giorni» le ricordo ridendo.
«si ma è come se ti conoscessi da sempre,non ho mai conosciuto una persona come te,diventeremo grandi amiche,lo sento.»
«Lo spero,devo andare'» le dico in tono dolce.
«Aspetta!cosa dico a tua madre?»
«Dille che dormo da te»
«Uhu dormirai da lui???»chiede in tono malizioso.
Le stacco in faccia.
Dormirò qui???
E dove????
Quando l'ho deciso?!
La tv mi scuote dai miei pensieri.
«Ciao ciao Gotham City!Qui siamo i MANIAX e io sono Jerome,il grande capo della nostra piccola gang» è Jerome!Ha del sangue sul viso,si sarà fatto male??o avrà fatto lui del male a qualcuno???Alzo il volume.
«Siamo qui per lanciare un messaggio di saggezza e di speranza.»urla ridendo per poi sparare al poliziotto che chiedeva aiuto.
«C'è chi non conosce la buona educazione.
Siete tutti prigionieri.
Quella che chiamate "sanità mentale" è solo una prigione nella vostra mente che vi impedisce di vedere che siete solo piccoli ingranaggi di una gigantesca assurda macchina SVEGLIATEVI!!!!
Perché essere ingranaggi???
Siate liberi! Come noi!
Ecco come lui!Sorridi!!Hahaha» giocherella con il cadavere di un poliziotto.
«È ora di andare! Ma non preoccupatevi gente torneremo presto! Reggetevi forte perché non avete ancora visto niente!HAHAHAHAHHA»Poi la tv si spegne.
Passo l'ultima mezz'ora a rimuginare sulle parole di Jerome,in un certo senso,il suo ragionamento ha un fondo di verità.
Vengo di nuovo attratta dalla porta della stanza di Jerome.
Giro la maniglia,mentre apro noto che la stanza è tutta buia,il rumore della porta principale che si spalanca mi fa sobbalzare,Jerome mi chiama,io chiudo la porta e mi giro,ma me lo ritrovo davanti appena mi giro,mi guarda fisso negli occhi,io abbasso lo sguardo.
Mi prende per mano e mi porta nella stanza.
Chiude la porta.
È davanti a me,fa avanti e indietro per la stanza.
Poi si ferma.
«Mi hai disobbedito.»Mi dice in tono calmo.
«Io non prendo ordini.»
Si gira di scatto e mi mette la schiena contro il muro,con una mano tiene ferme le mie mani e con l'altra mano mi accarezza il viso.
«Lo so,ed è questo che mi piace di te,Riley.»dice sottovoce.
Le sue mani sono calde.
Cerco di liberarmi dalla presa,ma non ci riesco.
«No no calma,non voglio farti del male,nessuno ti farà mai più male,non qui con me.»
«Perché pensi che qualcuno mi abbia mai fatto del male?»
«Non lo so...ho come la sensazione che io debba proteggerti.»
«Posso proteggermi da sola.»dico sicura.
Si morde il labbro.
Mi bacia.
Chiede accesso con la lingua alla mia bocca,il mio istinto me lo vieta ma io non esito a baciarlo.
Le nostre lingue si intrecciano,era il mio primo bacio,bellissimo.
Mi morde il labbro,forte.
Mi prende in braccio e io circondo le mie gambe intorno ai suoi fianchi.
«Stanotte resti qui con me.»dice con le labbra rosse e gonfie.
Gli sorrido come risposta.


*Spazio autrice*
Scusate se lo finisco così ma è già abbastanza lungo.❤🍀
Venerdì uscirà il prossimo capitolo❤

-Mandy❤

In Love With A Psychopath♡Jerome Valeska♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora