Rieccoci con un nuovo capitolo del concorso di Varietà di Short Stories Vaganti: ecco a voi la penultima prova. Il lavoro questa volta consisteva nella stesura di una storia d'amore, con elementi del genere giallo, ambientata nel passato prima del 1945 e in forma di epistolario. Storie d'amore, giallo e romanzi storici sono i miei talloni d'Achille. Non so che cosa frullava nella testa di Animus-ignotus quando ha scelto questa traccia ;) Seguiamo il motto "non riuscirci è molto meglio di non averci neanche provato" e partiamo.
«Ferma!»
Al richiamo del sergente Joseph Mastral, Marian McRidge si bloccò di scatto con l'accendino in mano che ancora bruciava e dei fogli di carta ripiegati immediatamente sopra di esso. Il suo sguardo era vitreo, enigmatico. Pareva non rendersi conto della situazione. Socchiuse le labbra per dire qualcosa, ma dalla sua bocca non uscì alcun suono.
Mastral scattò, agile come un felino, e le strappò di mano la carta. Il fuoco non aveva appiccato e i fogli erano intatti.
«Che cosa credeva di fare?».
Mrs. McRidge non rispose. Si limitò a sospirare e ad abbassare gli occhi verso il pavimento.
Mastral spiegò i fogli e li scorse velocemente. Testi scritti a mano in bella calligrafia. Si chiese il senso di quel gesto da parte di Marian McRidge in una situazione come quella di quel giorno. Iniziò a leggere il primo foglio.
14 novembre 1937
Caro Ludovic,
Vederti è stato come un fulmine a ciel sereno. In quell'attimo in cui tu mi hai sorriso, in quell'istante in cui i tuoi occhi hanno incontrato i miei ho percepito come una scossa. Mi hai regalato un baciamano da vero gentiluomo, ed è lì che ho compreso la classe di cui sei fatto.
Ti sei trattenuto a Londra per pochi giorni. Non ho avuto nemmeno il tempo di conoscerti bene, e apprezzare ancora di più quei tuoi modi garbati e raffinati che solo un giovane gentiluomo francese possiede.
Di certo non sei venuto in Inghilterra per me. So benissimo che la tua era una visita di affari per concludere la trattativa con mio marito Blaise. Mio marito, certo. Io sono una donna sposata. Ma non posso ignorare la passione che mi ha trasmesso quel singolo attimo in tua presenza. Lo so, sembra assurdo. Io stessa non avevo mai creduto ai colpi di fulmine. Trovavo stupido che due persone potessero amarsi solo da uno sguardo. Eppure sono certa di quello che ho provato negli istanti in cui sbirciavo dalla porta nel soggiorno per rimirare il tuo viso perfetto. E di certo non posso ignorare il dolore e l'amarezza che mi ha invaso quando sei tornato in Francia. Ecco perché non ho resistito a scriverti questa lettera.
Di certo gli altri non lo capirebbero, quindi, quando riceverai questa lettera non farne parola con nessuno e rispondimi, te ne prego. Ho bisogno di sapere se i miei sentimenti per te sono corrisposti, se c'è futuro nella nostra storia.
Anche se ti ho visto solo per pochi secondi e salutato solo una volta, sono certa di quello che ho provato, e non ho vergogna a confessarlo. Attendo solo una tua risposta.
A presto,
Marian.
Mastral osservò l'espressione della McRidge. Persa nel nulla, spaesata, silenziosa. Si chiese che senso avesse quella lettera. Era datata e firmata, e a rigor di logica sarebbe dovuta essere in mano al destinatario, non alla mittente. Un lieve sospetto però iniziò a solleticargli il cervello.
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Tales by Dan
Kısa HikayeDalla mente alla penna. Dalla penna a Wattpad. Una raccolta di racconti brevi rigorosamente eterogenea. Buona lettura.