Capitolo ventiquattro

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Layla POV

C'era una citazione che avevo sempre trovato affascinante e con cui avevo sempre trovato un collegamento con la mia vita, "A volte, però, trovare la luce significa dover attraversare la più fitta oscurità." Si deve soffrire prima di poter vedere l'arcobaleno. Questa frase può cambiare di significato se ci riferiamo all'amore. Ti devono aver spezzato il cuore tante volte, prima che questo venga amato e riempito di gioia. Mi sono sempre chiesta perché le persone si fanno questo. Perché mettere in gioco il proprio cuore se si sa già che verrà rotto? Perché facciamo questo a noi stessi? Ci piace il dolore? O pensiamo che se soffriamo apparirà subito un arcobaleno?

Ci sono diverse analogie simili. Come, ad esempio, dopo una tempesta in cui il vento spezza i rami degli alberi, la pioggia colpisce le strade e i tuoni fanno tremare i vetri delle finestre. Dopo tutto ciò, però, nel cielo appare un arcobaleno come a mostrare che il peggio è passato. La pioggia diminuisce di intensità, il cielo si rischiara, le nuvole si sfumano mostrando un arcobaleno limpido e dai mille colori. In questi momenti, non senti altro, se non il silenzio. Non c'è il cinguettio degli uccellini, non c'è il rumore dei tuoni, non c'è il fruscio del vento; solo silenzio.

Se esci dopo una tempesta, puoi anche notare le bellezze che porta. La strada luccicante dal bagnato, il cielo che, da grigio, torna ad essere di un azzurro limpido, il silenzio e un lieve vento che ti accarezza la pelle. Ed è in quel momento, che ti dimentichi della tempesta che qualche minuto prima si era abbattuta sulla tua città e che aveva distrutto ciò che trovava sul suo cammino. Come può qualcosa di così bello portare distruzione? È così che appare il nostro cuore, dopo che è stato spezzato?

Come in ogni tempesta, ci sono anche le conseguenze; il restauro. Quando qualcosa viene distrutto è necessario rimetterlo a posto. Tornerà ad essere uguale a prima? No. Tornerà intero con delle cicatrici o delle crepe? Sì. Quando si rompe qualcosa, non ci si può aspettare che torni ad essere perfetto come lo era prima. Comunque, sistemato può anche tornare ad essere più forte di prima, o, al contrario, può tornare ad essere più debole, in un certo senso, malato.

Al college avevo scelto di frequentare dei corsi di psicologia, che si erano poi rivelati essere i migliori. Il professore ci aveva spiegato che esistevano, al mondo, due tipi di persone: coloro che, dopo una rottura riuscivano a riprendersi e, coloro che si perdevano. I primi si comportavano come se niente fosse accaduto e camminavano con un'armatura attorno a loro stessi. Gli altri si isolavano e camminavano mostrando a tutti il loro cuore. Questi ultimi erano coloro che soffrivano ancora di più, non avrebbero visto l'arcobaleno alla fine della tempesta. I primi invece avrebbero, col tempo, imparato a fidarsi ed a cedere il loro cuore solo a persone a cui attribuivano una fiducia devota, loro sì che avrebbero visto la luce alla fine del tunnel.

Qual'era la scelta migliore? Coloro che tenevano l'armatura, perché non volevano più soffrire? O coloro che, piano piano, tornavano ad essere quelli che erano prima? Chi era più forte? Ma ora veniva la domanda più importante. Poteva un'armatura, salvarci da un cuore spezzato? O per lo meno, ti avrebbe dato l'opportunità di essere felice?

Ero cresciuta non credendo nell'amore. I miei genitori non mi volevano bene e me l'avevano sempre detto. Come potevo sapere cosa fosse l'amore se non me l'avevano mai mostrato? L'unica cosa che mi aveva aiutato erano stati i libri. Avevo appreso ciò che sapevo dell'amore mediante loro. Nei romanzi le ragazze con il cuore spezzato trovavano sempre il ragazzo che le trattava come delle principesse. Durante la mia adolescenza mi ero sempre chiesta se queste storie fossero vere. Le principesse si mettevano davvero coi loro principi? Più crescevo, più comprendevo quanto l'amore fosse complicato. Non l'avevo mai provato, come potevo sapere se era vero?

Capii cosa significasse il giorno in cui mi innamorai di Jason. In quel momento capii che i libri dicevano la verità; innamorarsi di una persona è appagante e sembra una cosa, quasi magica. Mi sentivo come una principessa che aveva finalmente trovato il suo principe azzurro. Per un momento avevo pensato che fosse terminato il periodo della mia sofferenza e quello fosse il mio arcobaleno, ma tutto cambiò. Ruppi con lui, tornando ad essere la ragazza con l'armatura. Per i restanti anni del college non mi avvicinai a nessun'altro, non volevo che il mio cuore venisse distrutto ulteriormente. Perché avrei dovuto pensare che sarei stata felice? Non ero così stupida da permettere che il mio cuore venisse distrutto in altri milioni di pezzi.

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