Capitolo quindici

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Layla POV

Seguii Liam nello stesso posto in cui ero andata la mattina a prendere il caffè, al 'Sunrise Cafe'. Rimanemmo in piedi dietro ad alcune persone, aspettando di ordinare.

"Questo posto ha dell'ottimo cibo ed è molto veloce se hai fretta." Mi disse Liam, guardandomi. Nonostante avessi i tacchi, ero la più bassa di tutti. Arrivammo di fronte alla cassa e Liam diede subito la sua ordinazione alla ragazza. Quest'ultima le sorrise, mentre si appuntava sul computer ciò che aveva scelto. Aspettai che finisse, ma Liam non si muoveva.

"Sei pronta per ordinare?" Mi chiese.

"Sì, sto aspettando te."

"No, pago io per me."

"No, non ti lascio pagare." Dissi, scuotendo la testa. "Faccio io."

"No, è il mio modo di darti il benvenuto." Mi disse, mentre alzai gli occhi al cielo. Ordinai un insalata caraibica e dell'acqua. "Prendi solo questo?" Mi chiese Liam, mentre porgeva i soldi alla ragazza.

"Sì, mi sembra abbastanza." Dissi, facendo spallucce. L'insalata aveva le arance, i crostini, il pollo, le mandorle ed una salsa particolare, che sembrava piuttosto buona.

La ragazza gli diede un numero d'attesa e Liam mi trascinò verso un  tavolo libero di fianco alla finestra. Mi sedetti davanti a lui e guardai verso l'esterno. Le persone camminavano veloci, cercando di arrivare dove dovevano il prima possibile.

"Grazie per il pranzo." Dissi, sorridendo a Liam.

"Prego." Mi sorrise. Prima che calasse il silenzio, gli feci una domanda.

"Quindi sei nato in Australia?" Gli domandai, piegandomi in avanti ed appoggiandomi la testa tra le mani.

"Sì, in una piccola città poco fuori da Sydney. Ho vissuto lì sino al periodo universitario, quando fui accettato alla Columbia grazie ad una borsa di studio per il basket." Mi rispose.

"Wow. Dovevi essere veramente bravo per essere stato accettato alla Columbia. Ti sei laureato?" Non era molto più vecchio di me, avrà avuto massimo due anni in più.

"Sì, circa due anni fa. Ora ne ho 25." Mi disse.

"In cosa ti sei laureato?"

"Beh all'inizio non ero sicuro dell'indirizzo che volevo fare, ci avrei pensato durante i quattro anni. Però quando ero al secondo mi infortunai gravemente e fui costretto a lasciare il basket. Capii che era meglio scegliere qualcos'altro ed ho optato per l' economia e la matematica."

"Mi dispiace." Gli dissi, sentendo veramente quelle parole. Non doveva essere stato facile vedere il proprio sogno spezzarsi in un istante. "Però, alla fine, hai un ottima laurea ed un buon lavoro." Continuai, cercando di spezzare quel momento di tristezza.

"Hai ragione." Disse ridacchiando. Subito dopo ci venne portato il cibo. La mia insalata sembrava veramente buona ed era enorme. Il mio stomaco borbottò nel momento in cui il piatto mi venne posizionato davanti. Arrossii e sorrisi a Liam che mi guardava divertito, scuotendo la testa.

"Qualcuno ha fame." Disse, prendendo il suo sandwich.

"Sì. Non ho fatto in tempo a fare colazione questa mattina." Iniziai a mangiare e rimasi sorpresa dal sapore dell'insalata. Era buonissima. Rimanemmo in silenzio qualche minuto prima che Liam mi facesse una domanda.

"E di te cosa mi dici? Dove sei andata al college? In cosa ti sei laureata?" Mi chiese.

"Beh, sono cresciuta nella periferia di New York, a circa 30 minuti da qui. Sono andata all'Università di New York e mi sono laureata l'anno scorso in giornalismo. Ho 23 anni." Gli risposi.

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