Layla POV
Dannato Ashton Miller! Ho ballato, baciato e dormito nello stesso letto con il più famoso scapolo di New York. Non dobbiamo dimenticarci che mi aveva anche salvata da un aggressione. Rimasi seduta a fissare lo schermo del computer, in shock.
"Maledizione ragazza! Sei andata a letto con un milionario!" Mi urlò in faccia Kacey.
"Kacey! Non sono andata a letto con lui, abbiamo solo dormito insieme." Gli dissi, sottolineando il fatto che non avevo fatto sesso con Ashton.
"Fa lo stesso, hai comunque dormito con lui." Mi disse guardandomi. "Hai fatto finalmente qualcosa di interessante, sono orgogliosa di te."
"Cosa intendi con 'ho fatto qualcosa di interessante?" Gli chiesi offesa.
"Dai Lay! Sai che è vero. Non hai fatto niente di intrigante da quando... Mai! Neanche al college. Questa situazione potrebbe diventare, come dire, affascinante." Affermò, convinta di avere ragione.
"Kay non è successo niente. Si sarà sicuramente già dimenticato di me, inoltre, non lo conosco."
"Lay-." Iniziò a dire, ma la interruppi.
"-Kacey, non ho tempo. Devo prepararmi per andare al lavoro." Dissi alzandomi ed andando verso l'armadio per prendere la mia uniforme.
"Layla, non lo conoscerai mai se non ci provi." Fu tutto ciò che disse prima di alzarsi, stringermi in un grande abbraccio e lasciare mia stanza. Rimasi in piedi per qualche minuto a ripensare a ciò che mi aveva detto. Forse aveva ragione, ma non avevo voglia di 'provarci'. Non avrebbe mai funzionato, in ogni caso. Sospirando, mi cambiai e mi legai i capelli in una coda.
La mia uniforme consisteva in una gonna nera -corta, dovrei aggiungere – ed in una maglietta nera e stretta che, a parere mio, mostrava troppo. Per qualche ragione però, sembrava essere adatta per un ristorante di alto livello. Mi misi i tacchi – che facevano sempre parte della mia divisa – ed iniziai a truccarmi. Misi un po' di fondotinta, un filo di mascara e l'ombretto.
Uscii dalla mia stanza e cercai velocemente il mio cellulare. Guardai sul divano, sui mobiletti e sotto il cuscino, ma non lo trovai.
"Kay, hai visto il mio cellulare?" Gli chiesi.
"No." Mi urlò dall'altra stanza. Sospirando, mi arresi sapendo che non avevo il tempo materiale per cercarlo. Presi la giacca, il freddo invernale stava iniziando a farsi sentire, e la borsa.
Entrai in un taxi ed appoggiai la testa al finestrino. Subito, una consapevolezza mi colpì dritta in faccia, avevo lasciato il mio cellulare a casa di Ashton! Merda! Non avevo tempo di andare da lui e non mi ricordavo neanche la strada per tornare al suo appartamento. Per di più, non sapevo nemmeno il suo numero di telefono per stabilire un punto d'incontro cosicché me lo potesse restituire. Sarei andata a comprarne uno nuovo o avrei, in qualche modo, contatto Ashton per farmelo riconsegnare. Sospirando, mi strinsi più forte la coda. Il taxi si fermò fuori dal ristorante, il River Café. Non era molto grande, ma aveva la vista migliore su tutta la città. Si trovava sulla riva opposta del fiume e, in lontananza si potevano distinguere i diversi edifici che costituivano il centro della Grande Mela. Era un posto romantico, in cui speravo che, prima o poi, qualcuno mi portasse.
Era sempre pieno, le persone che avevano soldi o che dovevano festeggiare qualcosa di particolare venivano qui. Non mi sarei mai potuta permettere niente in un posto del genere, neanche con il 30% di sconto di cui disponevo per essere una dipendente. Sorridendo al tassista, in gesto di ringraziamento, lo pagai ed uscii, dirigendomi verso l'ingresso. Feci un respiro profondo ed entrai, andando verso la stanza sul retro per appoggiare mie cose e prendere il grembiule. Sinceramente, questo ristorante era un bel posto dove lavorare. Ti trattavano con rispetto e ti pagavano bene, l'unico problema era che, il proprietario pensava che le cameriere dovessero apparire come delle puttanelle, secondo lui attiravano più clienti.
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Something Inside -Traduzione-
RomansQuesta versione è la traduzione di "Something Inside" scritta da OutOfMyLimit17. Trama: Ashton Miller è il più ricco, potente e bell'uomo che possa esistere. Diventato multimilionario, ha tutto quello che si può volere dalla vita: ragazze, macchine...