Capitolo ventisette

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Ashton POV

Ero stato assente per tutta la settimana. Ero rimasto rintanato nel mio ufficio o a casa. Non volevo vedere Layla perché i miei sentimenti erano ancora confusi . Non sapevo se volevo qualcosa di più e se riuscivo a lasciarmi alle spalle la storia di Allie. L'avevo evitata a tutti i costi per l'intera settimana e oggi, che era venerdì, iniziavo a pentirmene. Nonostante non la vedessi spesso, mi era mancato vederla anche quelle poche volte. Sapevo che mi stavo comportando in modo patetico, la evitato come se fossi un ragazzino delle superiori, ma sapevo che se l'avessi guardata mi sarei messo in ginocchio per chiedergli scusa prima che qualcuno fosse stato in grado di pronunciare la parola 'gelato'.

Stare con Layla mi aveva fatto provare dei sentimenti che non provavo da molto, non dopo Allie. Mi aveva riportato ai vecchi tempi e non potevo negare, che mi mancava quella parte di me. Mi mancava essere spensierato, ridere con gli amici, amare qualcuno. Ma allo stesso tempo tutto questo mi spaventava e mi portava a farmi delle domande. Si sarebbe comportata come Allie? Avrei dovuto darle una possibilità? Speravo di poter fermare questi pensieri, però mi era impossibile. Allie mi aveva fatto del male in modo irreparabile. Non sapevo se sarei mai tornato quello che ero prima.

Prima di Layla mi andava bene quello che ero. Mi piaceva lavorare tutto il giorno, essere freddo e duro con tutti, usare una ragazza senza preoccuparmi dei suoi sentimenti, mi andava bene essere rinchiuso nel mio guscio. Ma i pochi momenti d'amore che avevo passato con lei mi facevano ritornare al passato. Volevo cambiare in meglio. Quei momenti mi avevano fatto capire che il mio comportamento non era giusto. Mi piaceva come Layla fosse diversa dalle altre ragazze con cui ero stato, mi piaceva quando litigavamo e mi faceva bollire il sangue, mi piaceva il fatto che, con uno sguardo, potessi capire cosa provava e cosa pensava.

Rimasi seduto dietro alla mia scrivania a ripensare a tutto. Volevo cambiare, volevo che Layla mi facesse cambiare. Con questo pensiero in mente, mi alzai ed uscii dal mio ufficio. Era arrivato finalmente il momento di confessarle ciò che sentivo. Speravo solo che mi perdonasse per tutte le cattiverie che le avevo fatto e detto. Feci un respiro profondo ed entrai nel suo ufficio. Mi aspettavo di trovarla seduta alla sua scrivania a lavorare, invece fui circondato dal buio e dalla sua sedia vuota. Layla non era qui. Accigliandomi, mi voltai e mi diressi verso la scrivania di Judy sapendo che conosceva dove fosse.

"Judy sai dov'è Layla?" Le chiesi, fermandomi di fronte a lei. Avevo davvero bisogno di parlarle e non volevo aspettare un minuto di più.

"Se n'è andata circa 20 minuti fa."

"Dove?"

"Non lo so. Penso che avesse degli impegni." Mi disse Judy, guardandomi con tono di scuse.

"Oh." Provai a non far sentire la tristezza nella mia voce, ma fallii.

"Chiamala domani, dolcezza. So che non farà niente perché mi ha detto che sarebbe stata a casa tutto il giorno." Mi disse Judy. Domani? Non potevo aspettare fino a domani. Judy dovette notare l'espressione sul mio volto, dato che mi mise una mano sulla spalla. "Ashton sarà impegnata ed è venerdì. Aspetta fino a domani."

Sospirai ed abbassai la testa. Aveva ragione, la prima cosa che avrei fatto domani sarebbe stato andare a casa di Layla. Ringraziando Judy, tornai nel mio ufficio e conclusi le ultime cose. Fu alquanto difficile visto che Layla era rimasta nella mia testa per tutto quel tempo. Avevo perso il conto delle volte che avevo preso in mano il telefono per chiamarla, però mi ero trattenuta dal farlo. Judy aveva ragione, probabilmente era impegnata. Se volevo che mi perdonasse avrei dovuto lasciargli il suo spazio.

La serata passò lenta. Rimasi in ufficio fino alle 19, poi andai a casa e provai a riposare. Stavo pensando a cosa le avrei detto ed a come potessi farmi perdonare per il comportamento stupido ed immaturo che avevo tenuto nell'ultimo mese e mezzo.

Something Inside -Traduzione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora