Capitolo diciassette

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Se odiavate Ashton prima di questo capitolo, non immagino  i vostri pensieri dopo che arvete letto cos'ha combinato questa volta. Buona lettura !!

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Layla POV

Per le due ore successive girai come una pazza da una parte all'altra della città. Fortunatamente Ashton non era stato così maleducato da farmi prendere un taxi. Clark, il suo autista, era parcheggiato sul marciapiede e sembrava che mi stesse aspettando. Non sapevo se fosse Ashton o Judy ad avvisarlo del fatto che stessi arrivando, ma per qualche motivo, pensai che fosse stata Judy.

"Ciao Clark" Gli dissi, una volta che lo raggiunsi.

"Ciao Mrs. Kingston." Clark annuì, mentre mi aprì la portiera.

"Grazie." Entrai. Un secondo dopo si voltò verso di me.

"Dove dobbiamo andare?" Mi chiese.

"Um, non so l'indirizzo. Dobbiamo andare alla lavanderia di Mr Miller." Gli risposi. L'avrei chiamato Mr. Miller dopo il modo in cui mi aveva trattata.

"Okay, lo conosco." Annuì ed iniziò a guidare. Mentre Clark guidava, decisi di prenotare il ristorante per Ashton. Mentre cercavo il numero di telefono, non potei trattenermi dal chiedermi con chi ci andasse. Nonostante mi avesse urlato contro e fosse stato maleducato non riuscivo a soffocare i sentimenti che mi scaldavano il petto quando pensavo a lui.

Prenotai a suo nome per le 7.00 della sera successiva, quando ci fermammo davanti alla lavanderia. Prima che Clark potesse aprirmi la portiera, uscii e gli dissi che sarei ritornata entro un minuto. Entrai nel negozio e rimasi sorpresa. Non era una lavanderia normale. Diversi tipi di smoking e completi vari erano appesi ovunque, sembrava più un negozio dove si andava per fare acquisti che per lavare. Da dov'ero potevo leggere le marche dei costosissimi completi.

"Ciao, come posso aiutarti signorina?" Mi chiese un uomo piuttosto anziano, camminando verso di me.

"Oh, salve. Sono qui per ritirare i vestiti di Mr. Miller." Gli risposi.

"D'accordo. Vieni con me." Si voltò e si diresse verso il retro del negozio. Lo seguii e mi guardai intorno con stupore, c'erano un centinaio di vestiti. L'uomo superò il bancone e sparì dietro alla porta. Un minuto dopo tornò con una grande borsa nera. Grazie alla gruccia che si trovava sulla parte superiore vidi che c'erano circa 6 completi o qualcosa così. "Ecco qui." Mi disse, porgendomeli. Li presi e cercai di non farli cadere. Chi sapeva che fossero così pesanti!

"Quanto le devo?" Gli chiesi.

"Non preoccuparti. Faccia sapere a Mr. Miller che lo ringraziamo per essersi rivolto a noi." Detto questo, l'uomo sparì di nuovo dietro al bancone. Okayy.

Goffamente posizionai i completi sul braccio e mi diressi verso l'auto. Fortunatamente Clark mi aprì la portiera. Entrai, tirando poi i vestiti e posizionandoli sul sedile. Dopo essermi sistemata dissi a Clark di portarmi a casa Ashton. Avevo fatto 2 cose, ne mancavano ancora 3. Controllai il mio cellulare e vidi che erano un quarto alle 11. Forse ce la potevo fare.

Prima di raggiungere la casa di Ashton, chiamai il signor Holland per confermare la riunione di mezzogiorno. Chiusi la chiamata col suo assistente appena arrivammo a destinazione. Uscii dall'auto e presi l'ascensore, selezionando il piano corretto. Il fastidioso rumore dell'ascensore mi accompagnò finché non arrivai all'appartamento di Ashton. Appena raggiunsi la sua porta realizzai che non sapevo come entrare. Presi velocemente il telefono e chiamai Judy. Suonò tre volte prima che rispose.

"Pronto?"

"Ciao Judy, sono Layla. Sono a casa di Ashton, ma non so come entrare. C'è un codice o una chiave?" Le domandai.

Something Inside -Traduzione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora