Capitolo bonus**

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9 anni dopo... (Layla ha 36 anni, mentre Ashton ne ha 38)

Layla POV 

"Fatto." Dissi, salvando il file sul mio computer ed appoggiandomi allo schienale della sedia. Mi massaggiai il collo cercando di rilassarlo.

"Hai finito, finalmente." Sentii dire da voce familiare e profonda. Voltandomi, sorrisi a mio marito, Ashton. Era appoggiato contro l'armadio, vestito con gli abiti da lavoro, ma la sua cravatta era allentata. I suoi capelli castani erano disordinati ed i suoi occhi stanchi, nonostante ciò quando mi guardava sembravano brillare. In 14 anni che ci conoscevamo, non era invecchiato. Ai miei occhi era uguale a quando ne aveva 25, la prima volta che l'avevo incontrato al club, aveva solo qualche ruga ai lati degli occhi e della bocca. Assomigliava a suo padre, ma io lo trovavo molto più sexy. Mi chiedevo ancora come avevo fatto a finire con quest'uomo fantastico, intelligente e bello.

"Fortunatamente." Gli dissi, alzandomi e avvicinandomi a lui. Gli strinsi le braccia attorno alla vita ed appoggiai la testa sul suo petto, respirando il suo profumo. Le sue braccia si allacciarono attorno alla parte bassa della mia schiena, stringendomi contro di lui. Gli abbracci di Ashton erano la cosa migliore del mondo.

"I bambini sono in sala?" Gli chiesi, sciogliendo di malavoglia l'abbraccio.

"Sì. Carter è con Macey, e ci sono anche Luke ed Ethan." Mi misi in punta dei piedi e lo baciai, prima di prenderlo per mano e trascinarlo fuori dallo studio. Non vedevo l'ora di lasciare quella stanza. Avevo passato gli ultimi 3 giorni, costantemente impegnata, cercando di terminare il libro che doveva essere pubblicato a breve. Ero più preoccupata, perché era il sequel del precedente e non volevo deludere i miei lettori.

Ci fermammo davanti al salotto e sorridemmo, prima di entrare. Luke era seduto sul divano e stava giocando con il suo migliore amico, Ethan, della stessa età, abitava a qualche casa di distanza dalla nostra. Nonostante avesse solo 12 anni era già un rubacuori, tale e quale al padre. Sul pavimento, distanti dai ragazzi, c'erano Carter e Macey che stavano giocando con la casa delle bambole. Le ragazze erano inseparabili, volevano sempre stare insieme, se non a casa nostra in quella di Kacey. Ad 11 anni, quelle bambine erano già bellissime. 

"Papà!" Disse Carter, quando ci vide entrare. Ci corse incontrò e saltò tra le braccia di Ashton. Lui amava così tanto Carter, che lei avrebbe anche potuto uccidere qualcuno che l'avrebbe difesa. La bimba dagli occhi azzurri ed i lunghi capelli castani, sembrava un perfetto mix di me e del suo papà.

"Ehi piccola. Stai giocando con Macey?" Le chiese Ashton, stringendola a sé. Era grande per essere presa in braccio, ma ad Ashton non importava. 

"Sì! Stiamo facendo una festa." Sorrise.

"È meglio che non ci siano ragazzi." Carter alzò gli occhi al cielo, prima di saltare per terra e correre verso Macey. Nonostante avesse solo 11 anni, Ashton era pronto ad uccidere qualsiasi ragazzo incontrasse. Sorrisi andando verso Luke ed Ethan.

"Ragazzi avete fame?" Mi sedetti al loro fianco.

"Sì. Possiamo ordinare la pizza? Si ferma anche Ethan." Mi rispose Luke, senza distogliere lo sguardo dalla televisione.

"Certo, Ethan sei sempre il benvenuto. Va bene per tutti la pizza?" Chiesi, guardando Ashton. Con un cenno del capo e qualche 'sì', presi il telefono ed ordinai la cena. Dopo aver riattaccato, guardai i miei figli con un sorriso. Tra meno di due settimane sarebbero tornati a scuola. Il tempo passava davvero velocemente. 

Il tempo ti passava davanti agli occhi, rapidamente, che tu lo volessi o meno. L'idea che i miei figli sarebbero presto andati al college, che si sarebbero costruiti una vita propria, non mi allettava. Volevo che rimanessero piccoli e dipendenti da me per sempre. Sapevo di essere eccessivamente protettiva, ma chi è mamma potrà capire cosa intendo. Ero ancora più protettiva, visto com'ero cresciuta.

Something Inside -Traduzione-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora