Something Inside -Traduzione-

Capitolo diciotto

Layla POV

Passai l'intera notte nella mia stanza senza preoccuparmi di dover mangiare, lavarmi o semplicemente, parlare con Kacey. Una parte di me sapeva che la mia reazione era esagerata, insomma, conoscevo Ashton da una settimana, ma le parole che mi aveva detto mi avevano ferito. Quelle cose me le avevano dette così tante volte che avevo finito, io stessa, per crederci; però sentirsele dire da qualcuno che non pensavi potesse essere così cattivo faceva male, più male di quando me lo dissero i miei genitori.

L'ora di cena era passata da qualche ora ed io ero a letto a fissare il nulla ed a sentire il mio stomaco brontolare. Mi stava implorando di mangiare, ma non avevo nessuna voglia di alzarmi. Mentre guardavo la porta, la vidi aprirsi e subito dopo, notai Kacey guardarmi.

"Layla Ann Kingston voglio che tu esca subito da questo letto." Disse a voce bassa e minacciosa. Alzai gli occhi al cielo e la guardai. Sapevo che il mio viso non era per niente bello in quel momento. Scommettevo che il mascara si era sciolto lungo le guance e che i miei occhi fossero rossi e gonfi. Speravo di essere una di quelle ragazze che erano belle anche quando piangevano, ma sapevo che non era così, anzi sembravo uno zombie. Se si era spaventata a vedere la mia faccia non me l'aveva fato capire. Quando si accorse che non avevo intenzione di muovermi si avvicinò al mio letto e mi tolse le coperte.

"Ora ti alzerai. Ti farai una doccia per pulirti la faccia ed andremo a mangiare qualcosa. Mentre mangiamo mi racconterai cos'è successo." Mi prese per mano e mi alzò dal letto. Strillai dalla sorpresa, quanta forza aveva questa ragazza! Per essere così piccola, ne aveva di carattere. "Porta il tuo culo in doccia, mentre ti preparo da mangiare." Con questo ordine, mi portò davanti al bagno e mi lasciò lì. Sospirai ed entrai.

Mi tolsi e vestiti ed entrai nel box doccia, lasciando che l'acqua calda coccolasse il mio corpo. Rimasi in piedi sotto l'acqua finché non divenne fredda e decisi che era il momento di uscire. Presi un asciugamano e lasciai il bagno, senza preoccuparmi di guardarmi in faccia. Sapevo in che condizioni ero e non volevo spaventare me stessa. Mi misi i pantaloni della tuta ed una maglietta enorme che apparteneva al mio ex-ragazzo. Mi tolsi l'asciugamano dai capelli e li pettinai, abbandonando poi la stanza e lasciando che si asciugassero con l'aria.

Mi buttai sul divano e mi misi a guardare la tv. Neanche un secondo dopo Kacey si sedette al mio fianco, porgendomi un piatto con i noodles. Li mangiavamo sempre quando andavamo al college. Le sorrisi ed iniziai a mangiare. Non sapevo di avere così fame.

"Ora che ti sei lavata e hai mangiato, mi potresti spiegare cos'è successo di così grave al lavoro da farti piangere e singhiozzare?" Mi chiese Kacey, rompendo il silenzio. Deglutii ed abbassai lo sguardo, cercando di riunire i pensieri ed esporli a Kacey prima che perdesse la pazienza. "Aspetta! Ha a che fare con i tuoi genitori? Sono qui?"

Alzai di scatto la testa e la scossi. Se i miei genitori fossero qui, sarebbe stata la mia fine, letteralmente. Kacey rilassò le spalle, mentre continuava a guardarmi.

"Io.. Ashton ha rotto con me." Dissi tutto d'un fiato. Mi sorpresi per ciò che dissi. Ashton ed io non eravamo veramente una coppia. Perché l'avevo detto come se lo fossimo? Avevamo avuto solo un appuntamento.

"Al lavoro?" Mi domandò, cercando di mascherare l'arrabbiatura.

"Sì. So che non eravamo niente, la mia reazione è esagerata." Continuai, mentre prendevo dei noodles con la forchetta.

"Ti ha detto qualcosa che ti ha ferito, vero? Cos'ha ti ha detto per farti ridurre così?" Le lanciai un'occhiataccia. Solo Kacey poteva pensare a quanto brutta apparissi in quel momento.

"Niente Kay. Non voglio parlarne."

"Layla." Mi avvisò.

"No. Kacey non ha detto nulla, veramente. Nulla che non avevo già sentito. Non so perché mi sto comportando così. Sapevo com'era, speravo solo che qualcuno potesse cambiarlo." Dissi.