Good night.

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Ero felicissima,tra pochi giorni sarebbe stato Natale.
La neve era ovunque.
Il freddo ti accarezzava le guance.
Era tutto perfetto.
Nel pomeriggio andai in una libreria a studiare,amavo quella libreria perché aveva anche un bar,dove,secondo me,facevano un ottimo cappuccino.
Andai a cenare del sushi con Marty e il suo ragazzo,Enrick.
Passai una bella serata.
Marty era la mia migliore amica.
Studiava lettere,voleva diventare un insegnante,mentre Enrick,lavorava in banca a Wall Strett,suo padre era un pezzo grosso,aveva tre ristoranti qua a New York.
Erano quasi le 23:30 quando stavo per tornare casa,decisi di prendere una scorciatoia,in questo periodo le strade del centro sono affollate.
Decisi di passare per i vicoli della periferia.

Non so come,mi ritrovai a terra,qualcuno mi aveva spinta,il cemento era freddo,"Stai giù o ti uccido troia!".
Un uomo,lo guardai con la coda dell'occhio,mi stava puntando la pistola contro,avevo paura,tremavo,non riuscivo a parlare.
Afferrò la mia borsetta e iniziò a cercare non so cosa.
"Non c'è nulla!Lasciami andare per favore!".
Iniziai a pregarlo,ma non piansi,non avevo le forse per farlo,mi prese per il braccio e mi mise contro il muro,"Sta zitta,o ti faccio male,tanto male".
La sua pistola puntava la mia testa,non potevo guardarlo in viso perché era completamente coperto.
Era la mia ultima serata?
Sarei morta?
Mi avrebbe violentata?
Qual era il mio destino?

Silenzio.
Le mie orecchie si tapparono.
Sentii solo un pizzico alla pancia,precisamente sul fianco.
Poi le mie gambe cedettero.
Crollai a terra.
Adesso avevo freddo,ma non perché il marciapiede lo fosse,ma perché il mio corpo si stava raffreddando.
Sentii un calore sul fianco.
La mia vista si stava offuscando e la testa mi girava.
Mi sentivo stanca.
Le forze mi stavano abbandonando.
Vidi l'uomo correre via.
E poi sentii delle urla,in lontananza....

Non avevo salutato mamma,papà e Chris.
Non avevo finito di leggere i miei libri.
Non avevo ancora trovato l'uomo della mia vita.
Non avevo fatto ancora un sacco di cose...
Stavo morendo.
Perché stava capitando tutto a me?!
Non avevo mai fatto nulla di male nella mia vita.
Avevo sempre rispettato le regole.
Non avevo nemici.
Ero una ragazza tranquilla...
Perché le cose brutte capitano sempre alle persone buone?

Il mio angelo custode col camice.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora