Risveglio.

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Bip Bip Bip Bip
Era la sveglia?
Impossibile...
Sentii un rumore,come un fruscio di fogli.
Non avevo più addosso quella sensazione di freddo,anzi stavo bene,ero al calduccio.
Mi sentii il corpo pesante.
Stanco.
Provai ad aprire le palpebre una volta.
Poi una seconda.
Alla terza ci riuscii.
Vidi per prima cosa una luce.
Era una di quelle luci che si trovano nelle scuole o negli ospedali.
Bip Bip Bip Bip.
Girai piano la testa,la mia vista era offuscata,dovetti mettere bene a fuoco.
Vidi un macchinario,era quello che si utilizzava per il battito cardiaco.
Provai a parlare,ma la mia voce era solo un bisbiglio.
Mi guardai meglio intorno,ero in ospedale.
Cercai di premere il bottone per chiamare qualcuno.
Lo premetti e divenne rosso.
Ero sola in stanza.
Dopo un po' la porta si aprii,"Buongiorno,si è svegliata",mi girai,vidi un ragazzo sorridente,alto,indossava una divisa blu notte,i suoi occhi erano verdi,aveva il ciuffo nero tirato all'insù e un filo di barba,"Giorno...",dissi sbadigliando,afferrò la mia cartella clinica che si trovava attaccata ai piedi del letto,"Come si sente?".
"Bene",sorrise sfogliando la cartella,"È da due giorni che dorme.È una dormigliona eh?".
Sorrisi,questo era vero,si avvicinò a me,mi toccò la fronte,"La febbre è sparita",lo guardai,"Avevo la febbre?".
Annuii,"Senti April,hai qualche dolore da qualche parte?".
Scossi piano la testa,"Che scemo che sono",allungò la mano verso la mia,gliela strinsi piano,"Sono il Dr.Mikhail Varshavski",non doveva essere americano,"Piacere",aveva un bel sorriso,"Dr.Var-Varshavski,giusto?".
Si mise a ridere,che figuraccia,"Chiamami Mike,so il mio cognome è difficile","Okay Dr.Mike,cosa mi è successo?".
Mi guardò,"Non si ricorda?".
Prese la sedia e si sedette accanto a me,"Bhe,le hanno sparato sul fianco sinistro,poi le hanno,evidentemente tirato dei calci,perché ha delle costole inclinate,per fortuna non si è mossa,perché rischiava di perforarsi un polmone,se non a dirittura il cuore",spalancai gli occhi,"Oh...Cavolo,non girerò più sola per le stradine di New York",dissi ridendo nervosamente,"Non era col suo fidanzato?".
"Ehm no,sono single",corrugò la fronte,"Certo che certi uomini sono proprio idioti,lei è una bella ragazza",sentii le guance diventare calda,"Gra-grazie","Si figuri,stia tranquilla che fino a quando starà qua dentro,mi prenderò io cura di lei","Starò da sola?Intendo nella stanza",rimise a posto la sedia,"Per ora si,ma tra un'ora o due penso che la metteremo in stanza con qualcuno",almeno mi sarei sentita meno sola,"Le dispiace se la lascio?Devo fare il giro del reparto","Oh sisi certo",mi fece l'occhiolino e mi lasciò sola.

Dopo un'ora,entrò una donna di colore,era un infermiera,"Ciao,vedo che hai ripreso colore",mi disse,era simpatica,"Ah si?Io mi sento ancora debole",mi fece accomodare sulla sedia a rotelle,"Non ti preoccupare,anzi,considerati fortunata","Perché sono viva?".
Mi tolse la flebo che ormai era finita e mi fece tenere fra le mani la cartella clinica,"Si,ma anche perché sei sotto la visione del Dr.Mikhail Varshavski.Molte donne vorrebbero trovarsi al tuo posto",mi rispose ridendo.
Forse non aveva tutti i torti.
Durante il trasferimento della stanza vidi molta gente,infermieri e infermiere,dottori e dottoresse correre per l'ospedale,sinceramente non avevo mai visto così tanta gente correre,erano tutti in movimento,nessuno che stesse fermo,"Ora capisco perché il Dr.Mike ha una bella linea,a suon di correre",mi rivolsi a Yamal,era questo il suo cognome,"Magari che fosse così","Con chi divido la stanza?".
Premette il pulsante dell'ascensore,"Con una signora.È simpatica,come una nonna",le porte si aprirono ed entrammo,"Come mai è qua?".
"L'abbiamo operata all'anca,l'operazione è andata bene,adesso deve solo fare riabilitazione,muoversi ed evitare di cadere",percorremmo un corridoio e subito dopo,quattro stanze,entrammo nella mia,c'erano due letti,quello accanto alla finestra era vuoto,doveva essere il mio,"La signora Jane deve essere in giro con Rhudy,il suo infermiere",mi disse Yamal per tranquillizzarmi,mi aiutò a salire sul letto,facendo quello sforzo mi sentii una fitta alla pancia,ero distrutta,mi mise la flebo,"Ricordati,che per qualsiasi cosa chiedi di me e del Dr.Varshavski e noi saremo da te",mi accarezzò il braccio e mi salutò,era veramente gentile,per fortuna ero finita in delle buone mani.
Dopo un po' che ero là dentro sola soletta,entrò la signora Jane,"Oh ma guarda un po' Robert!Ho una compagna di stanza!Finalmente non sarò più sola",la donna era anche lei seduta sulla sedia a rotelle.
Era una bella signora,di classe,aveva i capelli bianchi,evidentemente da giovane era bionda,gli occhi marroni ed era magra ma non troppo,"Ha una bellissima compagnia signora Jane",anche l infermiere Robert,era un bel tipo,sorrisi ad entrambi,"Vi lascio sole,signora Jane per qualsiasi cosa","Sisi caro,ora va pure,grazie per il giretto",Robert mi salutò e ci lasciò sole,"Allora...Come ti chiami bella ragazza?".
"Mi chiamo April",risposi educatamente,"Piacere piccola April,io sono Rose Jane,io e te diventeremo amiche"....

Il mio angelo custode col camice.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora