16. - Life can't get much better

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Abbiamo festeggiato il compleanno di mio nonno nel ristorante del migliore amico di mio padre che cucina divinamente. Quando ho presentato Harry a mio nonno hanno iniziato a parlare di imprese finanziarie di cui io non ho capito nemmeno una parola. Harry, come sospettavo, ha fatto una buona impressione su tutti anche su mia nonna, che lei ha da ridire su ogni persona presente sulla terra. Siamo tornati a Londra due giorni fa e mio fratello già progetta il viaggio che dovrà fare con i suoi amici questa estate. Oggi è il 17 di maggio e Londra è piena di nuvole che oscurano il sole, la luce che entra nel salotto è accecante nonostante ci siano le tende bianche.
"Ibiza? Formentera? Mykonos? Santorini?" mio fratello blatera seduto sul divano mentre cerca una destinazione, io sono seduta affianco a lui e guardo annoiata uno dei tanti episodi di Friends che mandano in onda di tanto in tanto.
"Rosie? Aiutami" mi richiama lui alzando il tono di voce.
"Che palle che sei" sbuffo prendendo il telecomando e abbassando il volume "Se fossi in te andrei in America, per esempio a Miami o Los Angeles" ribatto guardandolo mentre scuote la testa fermamente.
"Voglio divertirmi Rosie" risponde annoiato "Non posso andare in posti in cui le ragazze parlano la mia stessa lingua! Tra quelle che ho elencato dove andresti?"
Ci penso su per poi rispondere "Mykonos, il mare lì è pazzesco. Alexa ha passato la scorsa estate lì e ha fatto delle foto bellissime" lo vedo annuire per poi prendere il telefono e chiamare uno dei suoi tanti amici. Rimango sola e ripenso che nominare Alexa fa un certo effetto, non averla più nella mia vita mi fa sentire strana. Come se mancasse qualcosa. I miei pensieri vengono interrotti dalla vibrazione del mio telefono che lampeggia, senza vedere chi mi sta chiamando rispondo.
"Stasera sei impegnata, se hai altre cose da fare disfatene perché stai con me"
Riconosco la voce cristallina di Caitlyn che mi fa sorridere immediatamente.
"Cosa hai in mente donna di mondo?" rido tra le parole e mi accorgo della leggerezza che ha impossessato il mio corpo solo nel sentire la voce della mia amica.
"Stasera al King's c'è una serata, a detta di tutti, stratosferica" risponde velocemente "E noi, che al King's ci viviamo praticamente, non possiamo mancare" puntualizza con finta serietà nella voce.
"Mi hai convinta, sta volta non voglio contrariare" sento la sua risata dall'altra parte.
"Ti amo, Anderson! Io e Liam ti passiamo a prendere alle 11" sto per rispondere quando la sua voce mi blocca di nuovo.
"Liam mi ha detto che Harry verrà con Niall però c'è una brutta notizia" sospira e posso immaginarla mentre si tortura una ciocca di capelli come fa sempre quando è nervosa "Alexa sarà con noi, Zayn ha incontrato Kim e ha invitato sia lei che Alexa" quel senso di spensieratezza è stato trasformato in preoccupazione.
"Tranquilla, non sono preoccupata" lo sono? "Andrà bene" davvero?
"Ci sono io con te, Rosie" mi rassicura e dopo esserci salutate attacchiamo.
Mi sdraio sul divano reprimendo un urlo di frustrazione mentre mi arriva un messaggio.

"Non vedo l'ora di vederti
H."

Non devo essere preoccupata, allora perché ho la sensazione che succederà qualcosa di brutto?

Scendiamo dalla macchina quando Liam parcheggia davanti all'entrata del King's. Durante il tragitto Caitlyn non ha fatto altro che litigare con Liam su quale canzone dovessimo ascoltare, alla fine hanno fatto decidere a me. Nonostante indossi i collant sento il freddo penetrarmi nelle ossa e quasi perdo l'equilibrio, la mia giacca comprata da poco da H&M non tiene per niente caldi e quindi sono costretta a camminare velocemente verso l'ingresso lasciandomi dietro sia Caitlyn che Liam. Li intimo di muoversi e in un batti baleno ci ritroviamo in mezzo a persone che ballano ubriache. L'improvviso cambio di temperatura mi fa chiudere gli occhi e per un attimo mi beo della sensazione di calore che mi sta invadendo in questo momento. Caitlyn mi prende il polso e mi dirige verso il tavolo che occupano Louis, Zayn, Alexa e Kim. Liam e Caitlyn li salutano ad uno a uno mentre io mi limito a fare un saluto generale a cui rispondono solo Louis e Zayn. Io prendo posto vicino a Louis con Caitlyn alla mia sinistra mentre Liam è tra Alexa e Zayn. Dopo tutti gli anni che frequento il King's, questa sera gremita di gente e quasi non riesco a vedere il pavimento.
"Quei cazzoni di Harry e Niall devono fare sempre tardi" è Louis a prendere la parola per primo scatenando dei risolini.
"Da quando Harry si è innamorato è ancora più in ritardo" la voce di Alexa prende una sfumatura ironica e derisoria che mi fa girare la testa altrove.
Nel tavolo scende il silenzio nonostante la musica che martella le pareti e le voci urlanti delle persone.
Non ribatto perché non sono mai stata quel tipo di persona e non riuscirei mai ad esserlo ma mentirei se dicessi che quelle parole, il modo in cui sono state dette, non mi abbiano fatto sentire nulla.
"Cazzo Rosie!" urla Caitlyn per sovrastare la musica e tutti si girano verso di lei, Alexa compresa, preoccupati "Quello non è Parker? E, cazzo, sta venendo proprio qui"
Al suono di quel nome sento il mio cuore bloccarsi e il sangue gelare nelle vene. Non ho tempo di dire nulla che sento un braccio circondarmi le spalle e delle labbra ruvide baciarmi la tempia.
"Rosie!" urla Parker nel mio orecchio "Sono tornato, non sei contenta?" continua imperterrito. E ci metto un attimo ad accorgermi dell'arrivo di Niall e Harry che adesso ci guardano in piedi. Niall con lo sguardo confuso e Harry che mi guarda in modo indecifrabile, capisco che ha assistito a tutta la scena. Rimango immobile, passano i minuti ed io non ho ancora nulla da dire.

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