24. - Dark eyes

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Il venticello che scuote gli alberi di Hyde Park mi scompiglia i capelli e sento il sole arrossarmi le guance. Caitlyn vicino a me è sdraiata a pancia in giù e sta leggendo uno dei suoi libri preferiti, ha le labbra socchiuse mentre i suoi occhi scuri scorrono tra le righe e la frangetta ormai le arriva agli occhi facendola sbuffare ogni minuto. Non abbiamo più aperto l'argomento 'figli'/'gravidanza' da quando me ne ha parlato, ieri mattina, e lei evita Liam. Le ho detto che sbaglia, che se continua lo allontana, che lui capirà perché la ama. Ma se c'è una cosa che ho imparato su Caitlyn è la sua immensa testardaggine che a volte la fa sbagliare per poi pentirsene. Sento alcuni bambini ridere e il cinguettare degli uccelli, mi chiedo se sia davvero questa la felicità.
"Credo sia ora" dice all'improvviso Caitlyn chiudendo il libro e rialzandosi.
"Ora? Dove andiamo?" fa alzare anche me per ripiegare il telo azzurro.
"Come dove andiamo?" lei sbuffa e la frangetta si sposta impercettibilmente "Andiamo a pranzo a casa di Louis, saranno già tutti lì" spiega lentamente come si fa con i bambini mentre nella mia testa inizio a ricordare qualche dettaglio. Annuisco quando lei già si è incamminata per prendere l'autobus e raggiungere casa di Louis.
"Aspettami, stronza!" grido io rincorrendola con la borsa sul braccio, lei ride e non si ferma. Rido anche io, più forte.

Siamo davanti al palazzo di Louis aspettando che risponda al citofono ed io inizio a fissare la mia migliore amica che picchietta il piede sul suolo impaziente. Caitlyn ha gli occhi scuri e il naso alla francese, la pelle olivastra ereditata dalle origini messicane di sua madre e le labbra carnose di un rosa troppo grazioso e naturale. Penso a come potrebbe essere il suo bambino; Liam ha gli occhi castani e i capelli color miele, la pelle chiara e il sorriso grande caldo. Penso a come cambierà la loro vita e quasi ho i brividi. Caitlyn sbuffa per la terza volta e Louis apre il portone, mentre saliamo le scale e lei si lamenta dei palazzi senza ascensore spero che il suo bambino prenda tutto da lei, anche i difetti.
Louis è appoggiato sullo stipite della porta e ci guarda con un sorriso sghembo, il suo. Ha una tuta nera e una sigaretta in mano. Non smette di sorridere nemmeno quando gliela sfilo dalle mani e Caitlyn si guarda intorno.
"Liam è nella mia camera con Harry" spiega Louis dirigendosi in quella che penso sia la cucina dove ci sono Niall e Zayn che fumano vicino alla piccola finestra, ci salutano con un sorriso a cui ricambio calorosamente.
"Alexa e Kim non vengono, quindi con voi due siamo tutti" aggiunge sedendosi su una delle sedia intorno al tavolo.
"Rosie?" mi richiama lui con il solito sorrisetto che non lascia mai le sue labbra "Vai a chiamare tu Liam e Harry?" mi chiede guardandomi ed io sposto il peso su una gamba e spengo la sigaretta nel posacenere nero. Annuisco senza ribattere e lui mi indica la stanza dove sono. Il corridoio non è poi così lungo così trovo velocemente la porta bianca con la maniglia nera, ci sono varie scritte incise in blu e poi un cartello con scritto "Non entrare" a caratteri cubitali. Sto per bussare quando sento la voce di Liam pronunciare il mio nome e so benissimo che origliare non è corretto ma se parlano di me ho un minimo di diritto di ascoltare.
"Allora, come va con Rosie?" chiede Liam e posso immaginarlo con quella curiosità che fuoriesce dal suo corpo facendolo sembrare un bambino.
"Tutto bene, grazie" risponde Harry sbrigativo che sembra molto vicino alla porta. Mi avvicino piano al muro per non farmi scoprire.
"Harry, seriamente" lo ammonisce Liam "Con me non hai bisogno di mentire" le mie mani iniziano a tremare e sento che la situazione mi sta sfuggendo dalle mani nonostante non sia al controllo in prima persona.
"In che senso?" chiede Harry e sento lo strisciare di una sedia.
"Nel senso che non va tutto bene ed io lo so, lo vedo dal tuo sguardo e poi ti conosco" spiega velocemente Liam e so benissimo che sta gesticolando. Guardo la porta davanti a me facendo un piccolo passo indietro, il mio cuore suggerisce di andarmene ma sono troppo curiosa di sentire quindi rimango. Passano dei minuti interminabili prima che la voce lenta e profonda, che a me piace tanto, di Harry risponda ai pensieri detti a voce alta di Liam.
"L'altra sera" inizia Harry "Mi ha detto che mi ama"
"E allora?" chiede Liam "Penso sia normale e poi si nota, soprattutto dovresti essere felice"
Harry non risponde e il mio cuore batte ancora più forte. Liam, poi, dice quattro parole che non avrei mai voluto ascoltare.
"Tu non la ami" c'è un silenzio assordante e non riesco nemmeno a sentire i miei pensieri. Quella verità nascosta che ho sempre ignorato fin dall'inizio mi blocca in me stessa. Caitlyn apre la porta del corridoio dicendo il mio nome quando la prima lacrima scende sulla mia guancia. So benissimo che Liam e Harry abbiano sentito Caitlyn quindi mi affretto a superarla mentre cerco di asciugarmi le lacrime che mi sono sfuggite. Ignoro le voci di Louis e Zayn che mi richiamano ed inizio a scendere le scale. Arrivo al portone con il fiatone, Caitlyn è dietro di me anche se non l'ho sentita arrivare ho riconosciuto il suo profumo.
Non dice niente, mi abbraccia e basta. Caitlyn ha gli occhi più scuri che io abbia mai visto, le mani lisce che mi accarezzano la schiena ed è forse questa la mia casa. La mia felicità.

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