Capitolo 10

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JASON P.O.V.


"Smettila, dopo le persone capiscono" mormorò lei rossa in viso, risedendosi al suo posto,

"Capiscono cosa? Che sei follemente pazza di me e io di te?" ridacchiai, afferrando la sua sedia con il piede e attirandola alla mia, le rubai svelto un altro bacio, senza farmi notare.

"Jason non fare cazzate" mi supplicò, mordendosi il labbro nervosa, scoppiai a ridere divertito e cantilenai

"Da quando in qua baciare la ragazza che ti piace è una cazzata?" facendole alzare gli occhi al cielo.

"Non qui nè ora" ripeté testarda, sbuffai e ghignai

"Va bene, non qui, non ora, ma sappi che oggi in punizione sarai abbastanza occupata" preoccupandola.

"Dividete i banchi" ordinò il professore entrando, lanciai un'ultima occhiatina a Mad e mi spostai, il più lontano possibile dalla cattedra. Megan consegnò le verifiche a tutti, per me riservò anche uno sguardo freddo, e il tempo passò in fretta mentre copiavo la versione tradotta dal Latino all' Inglese da Google.

"Com'è andata?" mi chiese Madison quando il professore uscì, feci spallucce e mormorai divertito

"Era ok"





MADISON P.O.V.


"Ci sentiamo dopo" dissi, salutando Megan che usciva da scuola con mio fratello e entrando in mensa. Presi un panino e una Coca al self-service e mi sedetti in un tavolo isolato della mensa, ovviamente vuoto. Come la settimana prima, Jason entrò con qualche minuto di ritardo, prese anche lui qualcosa da mangiare e si mise affianco a me.

"Poi dici che sono io quello che si fa notare, ti siedi nell'unico tavolo lontano da tutti" brontolò lui, addentando un pezzo di carne e masticandolo lentamente, sbuffai e risposi secca, innervosita

"Nessuno ti obbliga a stare qui." mi sorrise e mormorò

"Baby non scaldarti, non ho detto che non voglio, solo che è un modo carino per farsi notare." inviandomi un bacio divertito, sospirai e spiegai

"Mi danno il nervoso gli altri" osservando i ragazzi lanciarsi il cibo addosso e continuare a farsi scherzi a vicenda. Il moro annuì capendo quello che intendevo dire e ridacchiò

"Però gli altri si chiederanno che cazzo c'ho per la testa e perchè sto con te, non credi che dovremmo dire che ci frequentiamo?" fece uscire queste parole dalla sua bocca sicuro e senza nessuna esitazione, facendomi rimanere senza parole.

"No, non lo deve sapere nessuno, per adesso almeno" sussurrai, terrorizzata all'idea della reazione di mio fratello alla notizia che la sua cara sorellina frequentava una delle persone che lui odiava di più.

"Va bene, non diciamo un cazzo" sospirò lui, pienamente in disaccordo.








"Solo un bacio giuro" mormorò, spingendomi dentro la stanza, barcollai, rischiando di cadere, e mi guardai intorno.

"L'aula computer?" chiesi sorpresa, lui annuì divertito e mi prese in braccio, appoggiandomi contro il muro.

"Non abbiamo molto tempo, dopo lo Stewens caga la minchia perchè siamo in ritardo alla punizione" soffiò, spostando i miei capelli da un lato e lasciando qualche bacio freddo sulla mia pelle, facendomi rabbrividire.

Presi il suo volto fra le mani, accarezzando tutta la sua mascella fino ad arrivare al mento e lo baciai delicatamente. Il bacio 'delicato' si trasformò presto in qualcosa pieno di passione e desiderio, sorprendendo pure me stessa, da dove veniva tutta quella sicurezza?! Da quando in qua mi baciavo nelle classi della scuola con ragazzi come Jason Thompson?! Le mie riflessioni furono interrotte dalle sue mani che si infilarono sotto la mia maglietta, stringendomi a lui, mi morsi violentemente il labbro per trattenere il gemito di piacere che stava per uscire quando iniziò a succhiare un punto del mio collo.

Tu mi porti fuori dai miei incubi.  Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora