Capitolo 12

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MADISON P.O.V.


<<Madison io non ci rinuncio a te, non per tuo fratello almeno>>

<<Che sia chiaro : tu sei mia e se ne deve fare una ragione>>

<<Piccola mi spiace, non volevo che litigassi con tuo fratello>>

<<Scusami, non dovevo baciarti lì di fronte a casa tua>>

<<Mi sento in colpa, davvero scusa Madd, non ci ho pensato>>

<<Ti chiamo, va bene?>>

<<Perché non mi rispondi?>>

<<Dolcezza...>>

<<Ehi ma ci sei?!>>

<<CHIAMAMI>>

<<Mad ti prego>>

<<Piccola rispondimi, perché non mi rispondi?>>

<<Stai dormendo?>>

<<Mi dispiace davvero, cazzo scusa>>

<<Domani a scuola ci sei?>>

<<Domani a scuola parliamo, non ho intenzione di rinunciare a te>>

<<Buona notte xoxo>>

<<Buon giorno... Oggi ci sei?>>

Lessi velocemente tutti quei messaggi da Jason, sentendomi il cuore battere forte. Dunque ci teneva a me, abbastanza da tartassarmi di messaggi per tutta la notte e sentirsi in colpa.

"Dai muoviamoci che siamo già in ritardo" mi richiamò alla realtà Megan, tirandomi per un braccio, scendemmo dal bus ed entrammo a scuola.

"Ci vediamo a casa" mormorai, salutando mio fratello ed entrando con Meggie nella 4H, sotto gli sguardi di tutti, di uno in particolare.

"Professoressa Sprint io..." mi giustificai, ma la donna mi interruppe

"Signorine non mi interessano le vostre scuse, sedetevi e ascoltate la lezione" facemmo quello che ci chiese e andammo ai nostri rispettivi posti perplesse, era strano che un professore non rompesse per un ritardo, ma in fondo la professoressa Sprint era davvero bizzarra.

"Mad ti avrò scritto almeno venti messaggi" mormorò Jason appena la donna si girò per scrivere la lezione sulla lavagna.

"Letti tutti" ridacchiai, mi lanciò un'occhiataccia e chiese

"Tuo fratello?" leggermente preoccupato , sorrisi stringendomi nelle spalle e bisbigliai

"Beh diciamo che se non mi slingui di fronte a lui è meglio, però per il resto è tutto ok" ridendo piano.

"Perciò sono libero di frequentarti?" si unì a me e mormorò con un tono alquanto malizioso, annuii divertita dalla sua reazione.

"Questa è una buona notizia" bisbigliò fra sé, con la testa persa fra i pensieri.








"Sto pomeriggio che fai?" mi chiese qualche ora dopo, eravamo in mensa e come ormai di abitudine, sedevamo nel tavolo più isolato, sotto gli sguardi indiscreti degli altri.

"Domani abbiamo la verifica di Scienze su tutta l'unità, io devo studiare" risposi già annoiata dall'idea di dover mettermi a studiare così tanto, sbuffò contrariato e propose

"Sai potremmo studiare insieme".

Scherzava vero?! Noi due?!

"Guarda che io devo veramente studiare" sussurrai trattenendo le risate, annuì serio e continuò

Tu mi porti fuori dai miei incubi.  Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora