JASON P.O.V.
"Risponde la segreteria telefonica di 07584670909. Per favore lascia un messaggio dopo il segnale acustico. Dopo aver lasciato il messaggio siete pregati di riagganciare." questa era la terza volta che provavo a chiamarla, ma niente, Madison aveva il telefono spento dannazione.
Ignorai le occhiate dei miei compagni e sbuffai, la punizione senza di lei era così noiosa, non c'era davvero niente da fare e la cosa peggiore era che quel giorno nel tardo pomeriggio avevo pure gli allenamenti, fantastico cazzo."Der lascia stare, ci vediamo sta sera a calcio" tagliai corto, un'ora dopo, uscendo da scuola e allontanandomi dal mio migliore amico. Non avevo molto tempo e dovevo assolutamente chiarire con quella ragazza, questione di vita o morte, insomma per una volta che non facevo un cazzo, non potevo finire ugualmente nelle merda.
Il telefono squillava a vuoto, voleva dire che sarei andato a casa sua; montai in moto deciso e partii, parcheggiando dieci minuti dopo in Carnaby Street.
Mi sfilai il casco velocemente e suonai il campanello della porta, poco dopo quest'ultima si aprì, facendomi ritrovare faccia a faccia con Theo.Il fratello di Madison mi era sempre stato sul cazzo, senza un motivo preciso, tra noi non scorreva buon sangue da sempre, poi dopo come mi aveva trattato quando aveva scoperto che mi facevo sua sorella, lo odiavo in un modo particolare.
"Devo vedere Ma..." incomincia, ma mi interruppe andandosene e urlando
"Madison è per te, vai alla porta" strano. Mi aspettavo insulti, addirittura anche una rissa, ma non indifferenza da parte sua, decisamente bizzarro, ma meglio così.
"Speravo non fossi tu, vattene" disse Madd arrivando, fece per chiudermi la porta in faccia, ma opposi resistenza, fino a riaprirla completamente.
"Lo sai che basta che emetto un solo lamento e mio fratello vieni qui e ti spacca la faccia" ridacchiò divertita,era veramente arrabbiata.
"Oh andiamo, non lo vuoi davvero" mormorai persuasivo, scosse la testa, alzando gli occhi al cielo, e mi sfidò
"Perché non proviamo?" facendomi sbuffare.
"Madison mi devi credere, non ho fatto nulla, Victoria voleva... Beh sai che voleva, ma io mi sono rifiutato, cazzo Mad mi devi credere, è la verità" sbottai velocemente, mangiandomi le parole, facendole venire un sorriso sarcastico sulle labbra.
"E tu ti aspetti che io ti creda vero?!" domandò ridendo piano, facendomi esasperare, come potevo farle credere che quella era la verità.
"Mad non ti sto mentendo" la rassicurai, fissandola dritta negli occhi,"Se non si è ancora capito, non mi fido di te" chiudendo la porta alle sue spalle e sedendosi sul marciapiede di fronte a casa sua.
Mi misi affianco a lei e borbottai cercando di calmarla, ma ottenendo l'effetto opposto.
"Chiedi a Victoria, anche lei ti può dire che..." ma venni interrotto, per la seconda frustrante volta in quella giornata,
"Chiedi a Victoria eh?! Secondo te, io mi fido di quello che dice quella puttana?! Andatevene a fanculo entrambi" quasi gridò, attirando sguardo curiosi dai passanti.
"Porca troia, allora come devo fare per farmi credere?!" urlai, scattando in piedi,
"Non ti credo punto" rispose, alzandosi anche lei e avvicinandosi alla porta,
"Anzi sai che c'è?" fece retorica, scossi la testa, e continuò
"Che non me ne fotte un cazzo, va bene?! Scopati tutte le troie che vuoi, tanto noi due non stiamo insieme, e probabilmente per te io sono una delle tante troiette, non mi devi niente, perché tra noi non c'è proprio niente. Ti odio, fottiti" entrando in casa, sbattendo fortemente la porta.
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Tu mi porti fuori dai miei incubi. Wattys2020
RomansaDue ragazzi diversi, ma che non potrebbero essere più giusti insieme e lo capiranno presto. Per lui nasce tutto come un gioco, una scommessa, ma poi cambierà tutto. Lei è romantica e crede nella loro storia da subito. Avrà fatto bene? #wattys2020