Capitolo 27

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MADISON P.O.V.

"Sei davvero stupenda, sembri una dea " mi elogiò Erik, fissandomi con gli occhi spalancati e arrossendo leggermente. Feci un giro su me stessa di fronte allo specchio di camera mia e mi guardai abbastanza soddisfatta. Quel vestito mi stava davvero bene, Megan mi aveva consigliato perfettamente. Era semplice, di un tranquillo color corallo, ma mi piaceva molto per le spalline fini e l'orlo del vestito che finiva a metà coscia. Era il vestito perfetto per un bel sabato sera tranquillo con gli amici e presto avrei conosciuto finalmente Emily e Tyler.
"Grazie Erik "  mormorai sorridente, ma mi rattristai subito vedendo la tristezza nei suoi occhi. Non volevo farlo soffrire dannazione, era il mio migliore amico, il mio terzo fratello adottivo, ma sicuramente non era stata una bella idea far venire Jason qui a casa. Come avrei potuto dire di no a lui però, dal momento che aveva insistito così tanto?
"Scusami, non accadrà più davvero "  balbettò il moro, rendendosi conto che per l'ennesima volta mi ero accorta della sua tristezza, scossi la testa sbuffando e feci un passo verso di lui.
"Non voglio tu sia triste "  mormorai a bassa voce, incerta se abbracciarlo o no.
"Lo so, scusa "  sospirò e abbassò lo sguardo verso il pavimento.
Che situazione di merda.
Un altro passo e lo abbracciai, vedendolo finalmente sorridere.
"Sei davvero stupenda sta sera Mad " ridacchiò, mentre ci staccavamo lentamente e la porta si apriva.
"Vattene "  la voce di Jason era chiara e fredda, alzai gli occhi al cielo e presi una borsa grande bianca, perfettamente abbinata con i tacchi, non troppo alti, che mi aveva prestato mia madre.
"Vattene tu, a fanculo però "  rispose secco il mio migliore amico, guadagnandosi un'occhiata di fuoco dall'altro.
"Smettetela voi due "  ordinai, ignorando il broncio adorabile di Jason, dio se era bello. "Jas per favore, aspettami in sala " mormorai e lo supplicai con lo sguardo. Si morse la guancia indeciso, ma poi si arrese e, con un sospiro e un'altra occhiataccia rivolta ad Erik, se ne andò via.
"Allora ci vediamo dopo" salutai il moro, lui annuì e mi scoccò un bacio sulla guancia, prima di sparire anche lui dietro la porta.

JASON P.O.V.

La serata era già iniziata male, per colpa di quel fottuto Erik e del suo cazzo di abbraccio con Madison. Avevo desiderato di ucciderlo solo per averla toccata, ma la presenza di quella ragazza adorabile era stata abbondantemente sufficiente a fermarmi. Poi, come se non bastasse, in quel cazzo di salotto avevo pure incontrato Theo e ci eravamo messi a discutere, interrompendoci appena LEI era arrivata.
"Andiamo Mad " sbuffai, impaziente di andarmene da quella casa e mandarli tutti a fanculo, lei sorrise divertita e mi seguì fino alla porta che le aprì.
Un altro sorriso per il mio gesto educato e finalmente fuori da quella casa, solo io e lei.
Le presi la mano e forzai una risata.
"Non ho neppure avuto il tempo di dirti quanto sei sexy questa sera... Ma che dico non sei solo sexy sei maledettamente bellissima" facendo cadere l'occhio sulle sue fottute forme perfette e invitanti, ma anche sui suoi luminosi occhi che mi ipnotizzavano e sul suo sorriso che mi faceva perdere i battiti.
Arrossì, un po' per il mio sguardo e un po' per il commento, e mi lasciò un bacio veloce sulla mandibola.
"Forse non ti sei reso conto quando cazzo tu sei sexy, con questa camicia "  mi sussurrò all'orecchio ed indicò la camicia a quadri rossa che portavo, sbottonata, con sotto una maglietta bianca.
Ancora una volta, l'idea che lei mi trovasse attraente si fece strada nella mia testa e mi fece sorridere, compiaciuto. Ero consapevole di essere un bel ragazzo, non avrei avuto così tante troie che me la dessero in tutti quegli anni se no, però il fatto che LEI mi trovasse attraente era qualcosa di molto più importante e soddisfacente.
"Vedo che ormai ci hai fatto l'abitudine nel girare con una Porsche " mi stuzzicò mentre le aprivo la portiera della macchina. Scoppiai a ridere divertito.
"È mia " affermai pensando vagamente alla reazione di mio padre quando gli avevo detto che volevo quell'auto. Non aveva fatto una piega nè mi aveva ricordato che avevo appena fatto la patente e dovevo starci attento o merdate del genere, mi aveva semplicemente consegnato le chiavi e detto di salutare Destiny.
"Mad? Possiamo prenderci qualche minuto prima di entrare?"   la supplicai appena parcheggiai di fronte al ristorante. Mi aspettava una lunga, fottutamente odiosa, cena in compagnia della coppiettina più perfetta e noiosa di questo mondo, volevo almeno iniziarla nel modo in cui volevo io.
"Desidero le tue labbra da quando sono entrato in camera tua e ti ho visto con quello stronzo " continuai eccitato, sbuffando poi al ricordo spiacevole.
"Smettila di fare il coglione geloso" mi rimproverò, per poi slacciarsi la cintura e mettersi a cavalcioni sopra il mio sedile. Cazzo, era eccitante stare con lei sopra di me in quel modo. Prima o poi, dovevo fare sesso con lei in quel modo.
"Jas ricordati che siamo in un parcheggio in cui ci sono persone " mi ricordò ridendo, appena sentì il mio amichetto risvegliarsi laggiù. I finestrini del posti davanti della macchina non erano oscurati, solo quelli dietro. Aveva forttutamente ragione e in quel momento, desiderai essere a casa con lei e la sua biancheria sexy, possibilmente senza mia madre e mia sorella a rompere il cazzo.
In un secondo,mi ritrovai la sua bocca contro la mia e mi lasciai prendere in un bacio passionale. Non mi sarei mai stancato di quelle labbra, come cazzo avrei potuto?!
"Ti voglio" piagnucolai dopo qualche minuto e le lasciai una striscia di baci umidi e provocanti sul collo, facendola rabbrividire.
"Non possiamo ora, lo sai, abbi pazienza " rispose seria, ma potevo capire che lo voleva anche lei dalla sguardo. Iniziavo a capirci davvero qualcosa in lei e questo mi piaceva.
"Tyler ci sta aspettando fuori dall'entrata " sospirai, leggendo il messaggio che mi era appena arrivato, presi un respiro veloce e seguì la mia ragazza che, con entusiasmo, si avvicinava verso il mio inferno.

Tu mi porti fuori dai miei incubi.  Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora