Capitolo 24

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JASON P.O.V.


Finì di lavarsi le mani e dopo essersele asciugate, iniziò a riavviarsi i capelli nonostante fosse già perfetta così. Mi girai del lato opposto, fissando il muro, consapevole che tra qualche secondo si sarebbe accorta del...
"Jason "  squittì subito. Cazzo. Il suo tono non era promettente, sembrava incazzata, ma anche sorpresa. Se ne era accorta. Cazzo cazzo cazzo.
" Si? "  mormorai, fingendo di non capire il problema. Si piazzò di fronte a me e con un dito indicò l'enorme succhiotto rosso sul collo, ben visibile a tutti, e non riuscii a trattenere il mio sorriso compiaciuto.
"Ma che cazzo, perché me l'hai fatto così davanti?! Lo vedranno tutti e non ho manco i trucchi per coprirlo! "  si lamentò incazzata, fissandosi allo specchio. Non risposi e incrociai le braccia al petto nervoso.
"L'hai fatto apposta vero?! "  chiese lanciandomi un'occhiata omicida. Annuii per nulla pentito e lei si morse un labbro nell'iniziale tentativo di trattenersi dallo sclerarmi addosso.
"Volevo solo marcare il mio fottuto territorio " sbuffai , facendole strabuzzare gli occhi.
" Dio santo Jason, non c'è proprio un cazzo da marcare! Erik è solo un amico, non so quante volte te l'ho detto "  urlò. Cazzo, non avevo voglia di riaffrontare questa merda.
"Per te forse, ma lui non vede l'ora di farsi strada tra le tue gambe e scoparti , e non capisco quale minchia sia il problema se dico che sei mia "  risposi, scattando in piedi. Non mi piaceva come mi stava gridando addosso, insomma forse avevo esagerato, ma non me ne fotteva un cazzo, avevo pianificato quel fottuto succhiotto da stamattina quando mi ero svegliato e non me ne pentivo. Volevo solo che lo stronzo capisse che lei era mia e non ci doveva nemmeno provare.
"Tu non hai detto che sono tua, tu mi hai fatto un fottuto succhiotto sul collo e cazzo se ne accorgeranno tutti"  sbottò, appoggiandosi al muro e chiudendo gli occhi. Perchè aveva chiuso gli occhi?! Mi aveva tolto l'unica via d'accesso per le sue emozioni, cazzo.
"E chi cazzo se ne frega se tutti lo noteranno?! Porca troia Mad, le ragazze di solito sono felici quando le rendo mie, tu invece ti incazzi. Non ti capisco giuro "  gridai, senza riflettere su quello che stavo realmente dicendo, e mi sentì come se qualcuno mi avesse pugnalato quando lei aprì gli occhi e mi fissò ferita.
"Le ragazze?! Sii più specifico Jas, intendi le troie che ti scopi? Intendi Victoria? Perché non sono come loro se non l'hai ancora capito " sputò, facendomi incazzare il doppio, mi stava dando del puttaniere?! Lo ero stato cazzo, ma adesso ero cambiato per lei. Non poteva dirmelo.
"Si, anche Victoria e hai fottutamente ragione, sei diversa da lei. Victoria non si sarebbe mai incazzata per sta minchiata, sarebbe stata felice perchè la volevo "  la sfidai rabbioso, pentendomi subito delle mie parole. Non dovevo mettere in mezzo quella troia di Victoria, sapevo che era un argomento delicato per noi, anche se era stata lei a tirarla fuori per prima.
"Vattene a fanculo Jason"  disse, uscendo da quella merda di bagno e sbattendo la porta.
"Dove cazzo vai adesso?! " urlai, seguendola nel corridoio della scuola. Un po' di gente ci fissò sorpresa, professori inclusi, ma non li degnai di attenzione e la seguì fino ai parcheggi della scuola.
"Madison cazzo fermati "  ringhiai, afferrandole un polso e attirandola a me, non le avrei permesso di allontanarsi da me. "Lasciami " ordinò e mi stupii nel sentire il suo tono traballante e spezzato. Stava piangendo? Non ascoltai la sua richiesta e le presi il volto tra le mani, fissandola dritta negli occhi lucidi. L'avevo fatta piangere, di nuovo. Ero un fottuto coglione.
"Mi spiace, okay? Ho esagerato, non pensavo veramente quello che ho detto. Lo sai che lei non è un cazzo per me, ci sei solo tu e mi spiace di averti ferita con quei riferimenti e di averti fatta incazzare facendoti quel succhiotto" mormorai tutto d'un fiato, catturando le lacrime sulle sue guance con il pollice e spazzandole via. Fece di parlare, ma la anticipai.
"È solo che sono sempre fottutamente geloso di quell'Erik del cazzo e non so come comportarmi perché non sono mai stato geloso di una persona. Ho agito per istinto, ma mi rendo conto di essere stato un coglione, ti prego scusami".
"Sei una testa di cazzo " sospirò dopo qualche secondo, prima di baciarmi leggermente. Sogghignai divertito e la attirai a me, stringendola forte contro il mio petto e affondando la testa tra il suo collo e la sua spalla. Lasciai un bacio leggero sulla sua clavicola, facendola rabbrividire, e ripresi il contatto tra i nostri sguardi.
"Adesso andiamo in un fottuto centro commerciale e ti compro dei nuovi trucchi, così ti metti a posto, va bene? " domandai dubbioso, Madison sorrise divertita ed annuì, scoccandomi un altro bacio nell'angolo della bocca, mentre tiravo fuori le chiavi della Porsche.

Tu mi porti fuori dai miei incubi.  Wattys2020Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora