CAPITOLO 1

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Una mattina come tutte le altre. La sveglia  mi fa ricordare che è ora di alzarsi per andare a scuola. Primo giorno di scuola. Sono passati 3 mesi da quando non lo vedo, chissà se è cambiato. Anche se in questo periodo 2 ragazzi sono nella mia mente e non nel mio cuore, non so il perché, ma in questo momento sono strana, non provo nessun sentimento.

Mia madre mi fece distrarre dai miei pensieri dicendomi di muovermi altrimenti avrei fatto tardi a scuola e non volevo che proprio il primo giorno succedesse. Scesi sotto e la trovai davanti la porta pronta per accompagnarmi

 -Ce ne hai messo di tempo per  finire di prepararti-mi disse con tono scherzoso

-Eh mà, sai com’è, è il primo giorno- le risposi.

Arrivammo a scuola e trovammo tutti gli alunni fuori, si vedevano ragazzi e ragazze che si abbracciavano, chi parlava, chi rideva e chi già il primo giorno era scocciato per la scuola. In un gruppetto di ragazzi riconobbi il lui, parlava con i nostri compagni. Ho sempre pensato che affezionarsi un po’ troppo a un compagno di classe non è una cosa normale,ma al cuore non si comanda. Mentre pensavo a tutto questo mi sentì chiamare                                                            

-Alexandra!- era  la mia amica, anche con lei ero nella stessa classe

-Ehii, chi si rivede!- le risposi con un sorriso a trentadue denti. Parlammo per un po’ delle vacanze, sentimmo la campanella suonare e così entrammo in classe.

Non so il perché ma quel giorno provavo varie sensazioni, ero felice di rivedere tutti i compagni, soprattutto lui, ma dispiaciuta perché l’estate era finita. Ero seduta al mio banco quando ad un tratto vidi lui che si avvicinava a me

-Ehi Ale!- mi disse con un sorrisone

-Liam! Com’è stata l’estate?- gli risposi quasi indifferente. Non so perché mi comportassi così solo con lui, ma mi veniva spontaneo questo comportamento.

-La solita noiosa estate e la tua?- mi rispose con la sua solita espressione felice

“Beh sai, mi mancavi ogni giorno, se ci fossi stato tu sarebbe stata diversa la mia estate” gli avrei voluto rispondere

-Ma anche la mia, è stata la solita- gli risposi con un finto sorriso.

-Alex!- Sentì una voce chiamarmi, mi girai e vidi il mio migliore amico Louis

-Ehi Louis- corsi ad abbracciarlo, gli saltai letteralmente addosso e lo abbracciai, lui ricambiò il mio abbraccio

-Ehi ehi piano, così mi soffochi- mi disse con voce veramente soffocata, scoppiammo a ridere entrambi. Quando mi girai mi accorsi che Liam non c’era più

“Sempre il solito” pensai.

Ad un tratto vidi i compagni che corsero ai loro posti e così capì che la professoressa stava per arrivare e così fu. Ma non era lei, quella che entrò in classe era la Preside. Con quell’aria severa, vestita con la solita “divisa” blu: giacca e gonna.

-Già inizia a rompere- Dissi a Stephanie, anche lei mi sembrava del mio stesso parere, infatti annuì.

Dopo il discorso della Preside che durò per circa un’ora, non facemmo niente, i professori entravano e uscivano dalla classe.

Passarono così 4 ore e tornammo a casa.

Arrivata salì subito sopra e mi diressi in camera, buttai la borsa per terra e mi sedetti sul letto, presi il PC e mi collegai su Facebook, nelle notizie mi apparve: “Zayn Malik ha cambiato la sua immagine del profilo”. A quella notizia spalancai gli occhi, le farfalle nello stomaco iniziarono a muoversi appena la foto si caricò, c’era lui ed era abbracciato a una ragazza. Ad un tratto pensai “Liam mi disse che il fratello si stava sentendo con una ragazza, beh potrebbe essere lei questa”. Leggo i commenti e vedo che quella della foto era la cugina, feci un sospiro di sollievo e cliccai “Mi Piace” alla foto.

TOC TOC

Sentii bussare –Avanti- risposi

La porta si aprì e comparve Stephanie

 –Ehi- mi disse con il suo solito sorriso

-Dobbiamo fare i compiti insieme vero?- le dissi con un’aria turbata, ignorando il suo saluto. Ad un tratto il suo sorriso  si trasformò in una faccia preoccupata. Si sedette vicino a me e mi domandò che avessi

-E’ veramente strano- Le risposi, sdraiandomi sul letto e guardando il soffitto

-Che cosa?- Mi disse lei un po’ stupita

-Non te ne ho mai parlato, credo che adesso è arrivato il momento. Mi trovo in una situazione un po’ strana. Cioè mi piacciono due ragazzi completamente diversi ma uguali allo stesso tempo-

Mi  resi conto che Stephanie mi stava guardando con un’aria di una che non riesce a capire il senso di un discorso così continuai

-Beh, ora  inizio veramente, allora:  so che Zayn non è il vero fratello di Liam, che è stato adottato,ha origini pakistane ma a me piacciono entrambi- dissi tutto d’uno fiato. Lei continuava a guardarmi con un’espressione sconvolta

-Ehm quindi a te piacciono sia Liam che Zayn?- disse

-Si, ma non è che mi piacciono. Sono affezionata a Liam e ho un’attrazione per Zayn, quel figo a chi non piace?- le dissi cercando di essere più tranquilla possibile

-A me non piace di sicuro. E’ un ragazzo tutto palestrato, che si crede chissà chi. Poi credo che il fatto di essere stato adottato dai genitori di Liam lo mette anche in vantaggio rispetto al vero figlio loro. Anche se non capisco perché proprio loro l’abbiano dovuto adottare- disse con una faccia un po’ insospettita

-Beh forse volevano avere un altro figlio non arrivava così hanno deciso di adottarne uno e quando sono andati per vedere i neonati appena hanno visto a Zayn se ne sono innamorati anche loro-

-Oddio, sei un caso disperato!- Disse alzando gli occhi al cielo

-Ma non è che ne sono innamorata, ne sono solo attratta- risposi cercando di giustificami

-Ricorda che ha 21 anni, fa l’università ed è un montato, i ragazzi come lui non considerano neanche le ragazze della nostra età, anzi chissà che fa in quell’università- Disse.

Un po’ mi innervosirono quelle parole dette da lei, ma cercai di non percepirle, anzi le ignorai tanto che mi alzai dal letto e presi i libri per iniziare a studiare. Passarono 2 ore piene di studio. Tanto che non parlammo neanche tanto, forse perché si era creata un po’ di tensione per la “discussione” di prima. Arrivarono le 17 e Stephanie tornò a casa.

Quella sera non cenai e rimasi in camera mia sul letto ad ascoltare musica. Anche se vivevo a Londra, mia madre era italiana al 100% e quindi capivo anche la lingua, amavo un mondo la musica italiana e il mio artista preferito era Emma Marrone. Amavo tutto di lei, la sua grinta, ma soprattutto la sua voce. L’unica cantante che mi trasmetteva forza attraverso le sue canzoni. Mi addormentai con lei nelle orecchie

Due fratelli, Due emozioni diverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora