CAPITOLO 5

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-Alexandra ascoltami- Mi supplicò ancora

-NO! Lasciamo stare! Vattene- Gli gridai contro

Erano dieci minuti che eravamo in questa situazione, ero entrata in classe e dopo un po' era venuto anche Liam, credo che l'aveva fatto per cercare di chiarire a modo suo.

-Mi fai parlare?- Continuò

-Dai- risposi secca

-Scusa- disse soltanto

-Ancora? Ma quando hai iniziato a parlare non ti hanno fatto fare lo sforzo di riuscire a chiarire ogni volta che litigavi con qualcuno? Dici sempre "scusa" e poi? Siamo punto e d'accapo- dissi ancora secca

-Se ci riproviamo?- domandò

-Tanto riprovare o no litigheremo di nuovo tra un po'- risposi -Ma ok- continuai

Sorrise e se ne andò. Ma io non so perchè fino ad adesso mi ha stressato la vita a chiedermi di fare pace e appena la facciamo se ne va come se niente fosse, mah, è strano.

Mi ricordai che ieri non avevo letto il suo messaggio così lo lessi in quel momento " Alex" c'era scritto soltanto, era un suo modo di cercarmi per iniziare un conversazione, niente di che.

Quel giorno avevo intenzione di chiedere informazioni su Zayn ad Harry e così feci quando tornai a casa gli inviai un messaggio per farlo venire da me con una scusa. Sentii suonare alla porta e andai ad aprire era lui

-Che è successo?- Chiese quasi allarmato

-Ma niente, volevo studiare in compagnia e dato che Stephanie è malata e Louis è partito non so con chi fare i compiti- mentì

-Ahh va bene- Sorrise.

Facemmo i compiti e quando erano tutti finiti decisi di  fargli quella domanda

-Harry?- lo chiamai

-Si?- rispose girandosi verso di me

-Ma scusa, Zayn il fratello di Liam non è il vero?- gli domandai

-Ehm si, in realtà è stato adottato- Disse un po' turbato

-Perchè l'hanno adottato? Cioè è più grande di Liam e poi ha mantenuto il suo cognome- domandai incuriosita

-I genitori di Liam e quelli di Zayn erano molto amici, i padri erano colleghi e quando la madre morì il padre se ne andò e pregò i genitori di Liam a tenerlo con loro- rispose

-La madre è morta?- domandai scioccata

-Si, aveva una malattia e non ce l'ha fatta- rispose semplicemente

-Povero ragazzo- dissi

-Perchè me l'hai chiesto?- Chiese  lui  curioso

-L'altro giorno ci ho pensato e mi è venuto in mente di chiedertelo dato che so che conosci bene la famiglia- risposi mentendo

-Ok- disse freddo.

Ultimamente era strano, cambiava umore da un momento all'altro o aveva qualche problema persona oppure ero io la causa di quei cambiamenti d'umore.

Dopo un po' mi  disse che aveva un impegno e se ne andò, scusa a cui non credetti.

Erano le 20:00 e sentii il cellulare squillare, risposi senza guardare chi fosse

-Pronto?-

-Alex?- disse una voce dall'altra parte

-Liam che vuoi?- chiesi stupita per quella chiamata

-Ehm non è che potresti passare da casa mia? Tu sei un genio nelle materie letterarie e io no, domani abbiamo interrogazione di filosofia e non vorrei prendere un altro voto negativo, quindi potresti venire ad aiutarmi?- Chiese normalmente

-Ma perchè dovete rompere le scatole sempre ad Alexandra!- Esclamai

-Dai Alex, ti prego- disse con una voce da cucciolo

- Sto arrivando e non chiamarmi Alex che mi sembra di essere un ragazzo- dissi secca

-OK, grazie Alex- disse

-Vaffanculo- risposi e riattaccai

Arrivata a casa sua suonai e mi venne ad aprire chi non mi sarei mai aspettata. Luii, Zayn. Appena aprì la porta spalancai gli occhi davanti a quella figura perfetta, lui con la solita indifferenza mi fece entrare senza neanche dire una parola, fui io a iniziare

-Liam dov'è?-Chiesi

-Di sopra- disse indifferente come sempre

Salii di sopra e andai nella sua stanza, casa sua la sapevo bene c'ero stata altre volte, era sdraiato sul letto, anche lui era così bello e sembrava il perfetto contrario del "fratello" erano  due fratelli che mi facevano provaredue emozioni diverse , entrambi mi piacevano ma avevo un gran confusione in testa.

-Quando inviti una persona potresti anche farti trovare di sotto per aprirle la porta- gli dissi acida mentre entravo nella stanza.

-Scusa- disse

-Ma è possibile? Cos'è lo fai apposta a dirmi sempre scusa?- Domandai alzando il tono della voce

-Non gridare, c'è mio fratello- disse un po' arrabbiato

-E come se lo so che c'è tuo fratello!- continuai a gridare --Meglio che iniziamo sennò finisce male- continuai abbassando il tono della voce

-Già- rispose

-Credo che si studia sulla scrivania e non sul letto sdraiati- lo sgridai

-Sembri mia madre- si lamentò

-Alzati e prendi i libri- gli ordinai

-Un po' di pazienza, mamma- disse scherzando

-Al cazzo ti sono mamma- risposi secca.

Gli feci ripetere filosofia per 2 ore e così si fecero le 22:00. Eravamo entrambi stanchi, lui era stato per 2 ore a ripetere e io ad ascoltarlo e anche a correggerlo quando sbagliava.

Prima che uscissi dalla stanza gli dissi facendo una battutina

-E la prossima volta non chiamare la scorta per ripetere filosofia, puoi ripeterla benissimo anche a Mary così potreste fare anche il contorno dopo la ripetizione. Spero che hai capito- finito di parlare uscii e scesi sotto. Zayn era sul divano a guardare la TV e non mi degnò neanche si uno sguardo. "Montato" pensai. Aprì la porta e tornai a casa.

Ero stanchissima, per la via non riusciva a camminare e una volta a casa andai trovai i miei che erano tornati e stavano guardando la TV anche loro.

-Buonanotte- Gli dissi

-Notte tesoro- Risposero entrambi.

Salì di sopra e mi coricai per poi crollare in un sonno profondo.

Due fratelli, Due emozioni diverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora