CAPITOLO 32

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-Se vuoi mi faccio accompagnare da mamma- dissi a Zayn

-No, vengo io con te- affermò facendo avanti e indietro per la stanza da letto

-Ma smettila di agitarti! Non sto partorendo- esclamai

-Questo ci mancava- rispose

-Ancora ci vogliono molti mesi e spero che quando accadrà te ne starai calmo, altrimenti ti prendo a calci, lo giuro!-

-Oggi sei nervosa-

-E' che con tutta questa agitazione che hai per niente, me l'hai fatta venire anche a me-

Continuai a vestirmi e quando fui pronta scesi sotto dove Zayn mi aspettava. Uscimmo da casa ignorando le raccomandazioni fatte dai miei e ci dirigemmo verso lo studio del medico. Il viaggio fu tranquillo. Zayn sembrava essersi calmato, lo capii dal sorriso tranquillo che mi rivolse mentre guidava e io mi sentii più sollevata, avrebbe potuto fare qualche scenata dal medico, sarebbe potuto svenire o qualcosa del genere.

Arrivammo allo studio e prima di spegnere la macchina il mio ragazzo fece un respiro, mentre io rimasi indifferente.Uscimmo dalla macchina e ci dirigemmo verso la porta d'ingresso. Lo studio aveva un aspetto accogliente e non sembrava affatto uno studio ginecologico. All'ingresso c'era la sala d'attesa con le mura gialle e le sedie, un tavolino in centro alla stanza con delle riviste e anche uno storeo dal quale usciva della musica. Per fortuna, nella sala c'eravamo solo noi.

-E adesso che dobbiamo fare?- chiese Zayn preoccupato

-Dovremo sederci? Che ne dici?- domandai sarcastica. Ci sedemmo e aspettammo l'arrivo di qualcuno.

-Odio l'attesa- affermò Zayn agitando le gambe

-A chi lo dici- per una volta in questa giornata, gli diedi ragione.

Passò mezz'ora e nessuno si fece vivo, l'unico rumore che sentii era Zayn sbuffare ogni minuto e ogni volta che compiva quest'azione alzavo gli occhi al cielo.

-Salve e scusate l'attesa- una signora di circa trent'anni con un camice bianco,fece irruzione nella stanza

-Oh non si preoccupi- risposi

-Piacere, sono la ginecologa Tommasi- si presentò porgendomi la mano 

-Piacere Alexandra- gliela strinsi

-Piacere- porse la mano a Zayn

-Zayn- anche lui gliele strinse

-Prego da questa parte- ci fece strada per entrare nel suo studio.

-Io sono la figlia del ginecologo che ha contattato suo padre- mi disse una volta seduta davanti la sua scrivania

-Oh, immaginavo che non fosse lei il ginecologo che ha curato mia madre- dissi sorridendo

-Se fossi stata io, sarei vecchia e non avrei 32 anni- affermò. Azzeccai l'età, mi sentii realizzata.

-Mi dica, da quando si è resa conto di essere incinta?- domandò 

-Beh meno di una settimana- risposi

-Uhm quindi sarà di un mese?- domandò

-Ma neanche, cioè questo è il mio primo mese- 

-Si sdrai su quel lettino- mi ordinò indicandomi una specie di barella a fianco della sua scrivania. Mi alzai dalla sedia e mi sdaiai come disse lei.

-Bene. E' mai stata da un ginecologo prima d'ora?- domandò ancora

-Beh si, ma quand'ero ragazza, avevo 15 anni circa, ho avuto dei problemi- risposi alzandomi la maglietta in modo che mi potesse fare l'ecografia.

-Problemi all'ovaie, scommetto- affermò quasi decisa. Era troppo convinta per i miei gusti

-Anche all'utero se è per questo- aggiunsi

-Allora vorreste sapere il sesso del bambino?- domandò per una volta anche a Zayn, lui si voltò verso di noi e mi guardò come per vedere cosa ne pensassi e gli feci segno di si con la testa e lui sorrise in approvazione.

-Si- risposi

-Beh ancora è troppo presto per vederlo- ammise, alzai gli occhi al cielo. 

-Perchè me l'ha chiesto allora?- le domandai, cercando di sembrare più calma possibile

-Così quando ci sarà l'occasione ve lo potrò dire-

-Beh purtroppo questa è la prima e l'ultima volta che ci vedremo, noi abitiamo a Londra e tra non molto ritorneremo lì-

-Ah, scusate, non lo sapevo- si scusò

-Non si preoccupi- finsi un sorriso.

Continuò a fare l'ecografia e disse che era tutto apposto. Il bambino stava crescendo bene e non c'erano problemi. Mi raccomandò di stare a riposo e di non fare sforzi.

Ritornammo a casa ma non trovammo nessuno, solo un bigliettino sul tavolo dove c'era scritto: Siamo andati a fare la spesa e Niall è con noi. Torniamo presto.

-Ma sempre la spesa fanno?- chiese Zayn

-Sinceramente non lo so- dissi e mi misi a ridere per la sua domanda.

Dopo un po', Zayn salì di sopra per andare a riposare e io mi misi ai fornelli, dato che i miei non erano ancora tornati. Misi la pentola con l'acqua sul fornelli cercando di fare un po' di minestrone e quindi preparai le verdure. Le lavai e le tagliai a pezzettini, quando presi la carota per sminuzzarla sentii un senso di nausea e dovetti correre subito in bagno per vomitare, non succedeva da tanto. Quando finii, trovai Zayn davanti la porta della stanza che mi guardava preoccupato.

-Tutto bene?- domandò venendomi incontro

-Si, sarà stato l'odore della carota-

-Che stavi facendo?-

-Minestrone, avevo voglia di minestrone e lo stavo preparando- gli risposi sciacquandomi la bocca

-Dai, scendo anch'io e ti aiuto- propose e io accettai sorridendo.

Preparammo insieme il minestrone e quando stavo apparecchiando la tavola i miei tornarono.

-Scusate per il ritardo, abbiamo trovato dei nostri vecchi amici e siamo dovuti andare a prendere qualcosa da bere insieme a loro- ci informò mio padre

-Bene, la cena è pronta- li avvisai. Corsero in bagno per lavarsi le mani e si sedettero subito a tavola.

-Buono, chi l'ha fatto?- domandò Niall gustando il minestrone

-Io e tua sorella- rispose Zayn

-Veramente buono, non sapevo che sapessi cucinare- intervenne mia madre

-Beh ho molte doti nascoste- sorrise Zayn e io mi misi a ridere sapendo le sue doti.

La cena passò parlando della mia prima visita da ragazza incinta. Raccontai loro la "simpatia" della ginecologa e papà mi informò che il padre non era affatto così, speravo fosse vero. Provarono a scegliere i nomi, immaginando se fosse maschietto o femminuccia ma io non mi misi in gioca e preferii sparecchiare la tavola, lavare i piatti e andare a dormire seguita da Zayn.

Due fratelli, Due emozioni diverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora