Capitolo 9

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La scuola era finita e si avvicinava il mio compleanno. Era il 15 di luglio e io ero sdraiata sul letto.

-Posso?- sentii

-Louis!- Esclamai sorpresa

-Principessa!- mi disse sorridendo -Ho una sorpresa per te!- continuò

-Cosa?- domandai curiosa

-Vorresti ritornare in Italia?- domandò

-Louis, non dirmi che....-Non riuscivo neanche a finire la frase per la felicità

-Si cucciola, si. Un mese io e te in Italia- disse e mi venne ad abbracciare

-Louis ma io ti amo!Sei tutto per me!- gli dissi abbracciandolo

Anch'io piccola, anch'io-

-Ogni giorno diventi sempre più strano! Oggi ripeti le parole- affermai e mi misi a ridere, anche lui rise.

Si sdraiò sul letto e inziammo a programmare il viaggio, dato che con il caldo di quel giorno non se ne parlava proprio di uscire.

Dopo 1 ora

-Beh stasera andiamo all'aeroporto e prendiamo i biglietti- disse fiero di se

-Ma quando partiamo?- gli domandai

-Quando vuoi-

-Hmm per me anche stasera andrebbe bene-

-AHAHAH scema, non possiamo-

-Lo so, purtroppo- dissi, ,mettendo il muso

-Dai che tra venti minuti usciamo per andare a prendere i biglietti del volo- disse abbracciandomi

-No, ti prego!- affermai lamentandomi- Ancora sono le 16 e fa troppo caldo per uscire- mi lamentai ancora

-Beh allora non partiamo-

No! Assolutamente no!- gridai

-Calma- mi disse normalmente.

Mezz'ora passò in fretta e mentre stavamo scendendo per le scale gli domandai

-Ma i miei sanno di questa cosa?-

-Sono stati loro a propormi questo viaggio- rispose

-Perchè l'hanno fatto?- domandai ancora incuriosita

-Perchè è un periodo che ti stanno vedendo un po' giù di morale e hanno pensato che ti manca l'Italia, dato che non ci state più andando per le vacanze, per il lavoro di tuo padre- rispose

-Ah- mi limitai a dire.

Il motivo perchè ero un po' giù in questo periodo non era perchè mi mancava L'Italia, vabbè mi mancava, però ormai ero abituata a non andarci ogni anno.

Uscimmo e ci dirigemmo verso la sua macchina, entrammo e partimmo per l'aeroporto.Arrivati prendemmo quei benedetti biglietti e ce ne andammo.

Tornai a casa felicissimma perchè finalmente sarei potuta ritornare, anche per un po', nel paese d'origine di mia madre. Amavo i miei genitori perchè facevano di tutto pur di vedermi sorridere e non tutti hanno genitori così.

Entrai e vidi mia madre che era in cucina a parlare, ma non capivo con chi, andai a vedere e notai il mio fratellone

-Niaaall- gridai correndo verso di lui per abbracciarlo

-Sorellina- mi disse abbracciandomi

-Perchè sei rimasto di più all'università?- gli chiesi

-Beh dovevo studiare e a casa che ho lì mi riusciva meglio, stavo solo e in silenzio- rispose

-Il mio baccano si sente- dissi ridendo, anche lui rise con me.

Lui era biondo, cioè era finto biondo, in realtà era castano come me e i miei genitori ma non so per quale motivo si era voluto tingere i capelli biondi, dovevo ammettere che ci stava benissimo anche con quella tinta. Aveva una risata facile che contagiava chi gli stava intorno.

Quella sera ero felicissima per il viaggio e anche per il ritorno del mio fratellone.

Finito di cenare, in un certo senso ritornammo ai vecchi tempi quando con Niall andavamo sul mio letto e parlavamo tanto di tutto quello che succedeva durante il giorno e senza accorgecene ci addormentavamo.

Beh quella sera fu una di quelle.

Due fratelli, Due emozioni diverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora