La mattina seguente era domenica e mi alzai alle 10:30, scesi sotto e feci colazione.Finito salì di nuovo sopra e aprii il PC per collegare su Facebook, in quel periodo ci andavo poco, trovai un messaggio di Liam, appena lo vidi alzai gli occhi al cielo "Ma non l'ha capito che non voglio parlare con lui?" pensai tra me e me, c'era scritto "Alex", "come glielo devo dire che non mi deve chiamare Alex?! mah" pensai di nuovo.
Gli risposi con un "che vuoi" ma poi uscì subito giusto per non chattare con lui. Dopo mezz'oretta mi chiamò al cellulare
-Ma che vuoi?- gli risposi fredda come al solito
-Perchè mi tratti così?- mi chiese
-Te lo meriti- risposi con il solito tono freddo
-Perchè?- domandò ancora
-Che vogliamo fare? Giocare al gioco dei perchè?- domandai ironica
-No.- rispose secco
-Allora basta con i perchè- lo ammutai per un po'
-Mi dici il perchè mi devi trattare da merda?- mi domandò
-Perchè? Ma non capisci o cosa? In classe non mi degni di una parola, solo per i compiti ti accorgi di Alexandra. Liam ammettilo, mi conosci da più tempo ma dai più importanza a Mary- esclamai arrabbiata
-Alexandra, non metterla sempre in mezzo- disse
-La difendi anche adesso?- domandai arrabbiata più di prima
-No.-disse secco
-Sembra che lo fai troppo spesso con lei, con me l'hai fatto solo l'altro giorno per la prima volta- gli gridai, non ce la facevo più a resistere
-Smettila di fare la gelosa- mi rimproverò
-Non sei nessuno per dirmi cosa devo o non devo fare!- sbottai per poi chiedergli il telefono in faccia.
In quella giornata cercò di chiamarmi altre volte ma io non gli risposi.
Erano le 16 e iniziai a studiare, per lunedì ero piena: matematica, filosofia, storia e chimica.
-Non ce la posso fare!- Esclamai da sola nella stanza
-E a cosa servono i migliori amici?- disse una voce dietro di me, a quelle parole saltai, avevo preso uno bello spavento. Mi girai e vidi lui, la ragione del mio sorriso
-Louiiiiis!- Gridai per poi alzarmi e saltargli addosso per abbracciarlo
-Piccola, così mi uccidi- disse ricambiando l'abbraccio
-Ma non dovevi tornare domani?- gli chiesi
-Si, cioè no, volevo farti una sorpresa- mi rispose e mi accarezzandomi la guancia sinistra
-Sei da sposare Louis!- gli dissi per poi abbracciarlo di nuovo
-Ricordati una cosa: sei la cosa più importante che ho, fin quando non mi troverò una ragazza- disse e poi scoppiò a ridere
-Vaffanculo Tomlinson- esclami
-Dai scherzavo. Sai come sono, faccio battute su battute. Tu sei davvero la cosa più importante che io abbia- mi disse abbracciandomi
-Non devi essere così dolce con me, sennò poi mi vizi, caro Louis Tomlinson- dissi scherzosamente
-Allora ti vizierò, piccola- disse e mi baciò la fronte.
Credo che nessuno sarà mai come Louis, lui riusciva a strapparmi una sorriso anche quando volevo spaccare tutto.Si è presentato tante volte con una cioccolata calda quando avevo il ciclo e abbiamo passato il pomeriggio nel mio letto coperti e abbracciati, senza dirci una parola, ma solo a farci carezze, lui è come un fratello per me, nessuno e dico nessuno prenderà il suo posto in vita mia.
-Che ne dici se andiamo a fare una passeggiata al parco e poi prendere un gelato con la mia piccola?- domandò
-Ehm io dovevo fare i compiti- dissi dispiaciuta, anche lui rimase un po' deluso
-Allora facciamo prima i compiti e poi usciamo, così poi non hai pensieri per la testa- mi disse con il suo tono dolce
-Sei il migliore Louis!- dissi fiera del mio migliore amico.
Ci sedemmo e dopo 2 ore piene finimmo, erano le 18:30 ma uscimmo lo stesso, tanto i miei non erano ancora tornati e così lasciai un bigliettino con scritto "Louis è tornato oggi pomeriggio e così siamo usciti per una passeggiata al parco, credo che farò tardi. Alexandra". Arrivammo al parco e ci sedemmo su una panchina a caso.
-Sai in questi giorni mi sei mancato da morire- confessai
-Anche tu piccola- disse
-Scusami se non ti ho cercato, ma sono stata con Harry tutti i giorni- confessai di nuovo
-Cosa???- Spalancò gli occhi
-Ti ha fatto del male? Ti giuro che se lo prendo!- disse alzando il tono della voce
-Ehi ehi, non mi ha fatto niente, è stato gentile con me, anzi penso anche abbia una cotta per me- dissi
-Alexandra sei sicura che srai parlando di Harry Styles? Il figlio di papà che si fa una ragazza diversa al giorno?- domandò stranito
-Ti ho detto si- dissi un po' seccata
-Ok ok ti credo. Non mi sembrava vero perchè è strano che Harry sia così, tutto qui- mi disse
-Vabbè anche a me sembra strano- esclamai
-Vuoi un gelato?- mi disse con gli occhi da cucciolo
-Ma fa freddo, sto congelando- dissi
-E me lo dici adesso?- mi domandò avvolgendomi nelle sue braccia grandi
-Per questo che ti voglio un mondo di bene,Tommo- gli dissi apponggiandomi alla sua spalla Tornammo a casa alle 21 e salutai Louis prima di entrare in casa. Aprii la porta e vidi i miei, come al solito, alla TV a guardare qualche film, li salutai in fretta e andai in camera mia, mi misi a letto velocemente perchè stavo morendo di sonno, ripensai alla magnifica giornata di oggi e senza rendermene conto mi addormentai.
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Due fratelli, Due emozioni diverse
FanfictionAlexandra: una ragazza come tante altre,alta,magra,pelle chiara,capelli castani e lunghi,due occhi grandissimi di un castano chiaro. Convinta di essere affezionata a due fratelli,completamente diversi. Con il tempo capisce che ama veramente solo uno...