CAPITOLO 31

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-Non so come dirglielo- confessai a mia madre 

-Allora fai una cosa, noi tra mezz'ora usciamo per andare a fare un po' di spesa e restate voi due soli- si fermò 

-Si, poi?- la incitai a continuare 

-Hai il test qui con te?- domandò 

-Si, perchè?- 

-Beh potresti lasciarglielo da qualche parte in modo che lo veda- consigliò 

-Sembra un'ottima idea, grazie mamma- l'abbracciai 

-Questo e altro per la mia piccola- ricambiò l'abbraccio 

-Ancora non posso pensarci che avrò un bambino- 

-Anch'io quando aspettavo Niall mi sentivo strana- 

-Mi è capitata la stessa cosa che è successa a te- 

-Già, strano eh?-

 -Strano e come- 

-Strano cosa?- Zayn fece irruzione in salotto 

-Strano che siate venuti qui invece di tornare a Londra- intervenne mamma 

-Vabbè siamo passati per salutarvi e passare un po' di tempo con voi, dato che non ci vedevamo da tempo- sembrava che Zayn era abboccato alla bugia di mia madre 

-Eh già, siete anche lontani- Disse mamma 

-Signora, secondo  voi Alexandra sta bene? E' un po' di giorni che è pallida e non si sente bene, cosa che avete visto tutti- 

-Non chiamarmi signora mi fai sentire più vecchia di quanto sono e comunque Alexandra sta benissimo, soprattutto in questo periodo- si girò per guardarmi e sorrise. Amavo mia madre, mi ha sempre aiutato in tutto. 

-Credo che domani la porterò da un dottore- disse Zayn 

-No no, che dottore? Sto benissimo- intervenni 

 -A me non sembra- continuò Zayn 

-E' solo lo stress del viaggio e poi il cambiamento d'aria, tutto qui- mentii 

-Per sta volta niente medico, ma se quando torneremo a Londra e starai ancora male andrai per forza da un dottore- 

-Ok papà- lo presi in giro 

-Quanto sei stupida- disse ridendo e uscì dalla stanza. 

-Grazie- mi rivolsi a mamma 

-Sono dovuta intervenire sennò gli avresti detto tutto in questo momento- 

- Già, non sono mai stata brava a dire bugie- ammettei 

-E come se lo so- 

-Dobbiamo andare a fare la spesa?- domandò mio padre affacciando dalla porta 

-Si caro, andiamo- rispose mia madre 

-Noi andiamo, mi raccomando- 

-Stai tranquilla- la rassicurai. 

Zayn stava riposando e non volli disturbarlo, così gli posai il test sul letto con una lettera con scritto: Spero capirai. Fatto questo andai sulla terrazza e mi sedetti sulla sedia a dondolo. 

ZAYN'S POV 

Mi svegliai e toccai un oggetto a me sconosciuto, lo presi in mano e lessi: INCINTA, poi notai un pezzo di carta dove c'era scritta una frase e da lì capì tutto. Alexandra era incinta. Ero felice di questa notizia. 

Già da tanto tempo lo desideravo ma avrei aspettato dopo il matrimonio per parlarne con lei. 

Si trattava di mesi e avremo avuto un figlio tutto nostro da coccolare e crescere. Gli avrei insegnato che significasse vivere in questo mondo e come si devono affrontare i problemi della vita, a me tutte queste cose l'hanno insegnate Imma e Jean, loro per me sono i miei veri genitori. Loro mi hanno cresciuto, loro mi hanno accompagnato ogni mattina a scuola, loro erano davanti scuola per aspettarmi quando uscivo, loro e solo loro ci sono sempre stati per me. 

Due fratelli, Due emozioni diverseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora