Io:-A volte sì, spesso, dipende-
È la verità, ci metto davvero tanto a fidarmi di alcune persone, a volte fingo di fidarmi perché quando mi fidavo davvero delle persone mi usavano e mi ferivano. Mi sono stancata di stare male per colpa degli altri e sono cambiata, ora non dico di essere asociale ma perché non posso fingere di fidarmi di qualcuno quando gli altri mi vogliono solo usare e buttare via come se fossi solo un fazzoletto di carta? Di quelli che usi e poi butti via senza nessun senso di colpa? Preferisco essere una stronza strana asociale e manipolatrice, piuttosto che tornare ad essere un fazzolettino di carta, pieno di moccio magari, buttato a terra in un angolo.
Io:-Prima mi fidavo subito, ma poi è arrivato Cameron, ci siamo messi insieme ed ero la persona più felice del mondo intero... Ma quando ci lasciammo divenni la più triste e decisi che la fiducia era una cosa che da quel giorno in poi gli altri si dovevano guadagnare. Mi fidavo solo di Claire, John, Mark e mio fratello Ryan-
Taylor:-Quindi è per colpa di Cameron-
Io:-Oh no, è grazie a Cameron se ora sono così. Da quel giorno non soffrii più per gli altri, a parte la morte dei miei genitori ma quella è un'altra storia-
Taylor:-Sei una persona stupenda e stai privando a molte persone di avere un'amica unica come lo sei tu-
Io:-Pensi che io sia egoista?-
Taylor:-No dico solo che, secondo me esageri, non devi fidarti di tutti ma... non devi nemmeno diffidare di chiunque, dico solo questo- prova a dire la sua ma decido di rispondergli a modo mio
Io:-Non ti sopporto- sorrido continuando a guardare il soffitto
Taylor:-Nemmeno io- dice e lo sento sorridere
Io:-Penso che sarà il nostro modo per dirci che ci vogliamo bene-
Taylor:-Sono d'accordo-
Ci addormentiamo dopo un altro po' di tempo passato a parlare, non so perché ma ho sentito di potermi aprire con lui e anche se di me non gli ho detto poi molto, per me è tanto anche aver bussato alla sua porta.
Alla fine nemmeno stanotte riuscirò a godermi il mio letto, stanotte non sono nemmeno in camera mia ed ancora una volta non sono sola.
Mi sveglio e mi alzo dal letto confusa, mi guardo intorno, sono nella camera di Taylor. Lo vedo dormire così ne approfitto per sgattaiolare via dalla sua stanza.
Entro nella mia camera e vado dritta al mio armadio, prendo una maglia nera lunga con degli spacchi laterali, un paio di jeans scuri, l'intimo e vado in bagno a fare la doccia. Durante la doccia mi ritorna in mente della chiacchierata di ieri sera, stranamente eravamo tranquilli e nonostante il nostro odio reciproco siamo riusciti a comportarci come persone civili.
Esco dalla doccia, mi asciugo e dopo essermi vestita torno in camera mia. Prendo il telefono per controllare l'orario, sono solo le 10... Penso che però da domani dovrò iniziare a svegliarmi più presto, mi devo abituare al ritmo scolastico.
Scendo in cucina per fare colazione, un caffè sarà più che sufficiente. Appena finisco di berlo vedo Taylor entrare, siamo solo noi 2, non ho ancora visto i miei zii stamattina.
Taylor:-Pensavo di ritrovarti al mio fianco stamattina, che c'è... ti vergogni forse?- mi guarda appoggiandosi allo stipite della porta
Io:-Non abbiamo mica scopato, mi sono svegliata prima e mi sono alzata, tutto qui- lo guardo e mi alzo, prendo la mia tazzina e la metto nel lavandino, per poi passargli davanti per raggiungere il salotto
Mi siedo sul divano e lui fa lo stesso.
Io:-Mi serve un hobby, che non sia correre, bere o drogarmi-
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Black. (Completata)
Teen FictionElizabeth, una ragazza dal passato turbolento, si ritrova a dover cambiare città in occasione della morte dei suoi genitori. Suo fratello è in carcere e la diciassettenne New Yorkese decide di vendicarsi, approfittando del suo trasferimento a Los An...