Capitolo 11

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Oh no, questo davvero non potrei gestirlo, non lo amo più, è vero, ma ormonalmente è sempre e comunque un ragazzo pazzesco.

Tutto ciò che devo fare è tenere a freno gli ormoni, per il resto il piano è pronto, così vediamo se impara che con me non può giocarci.

La vendetta è un piatto che si serve freddo, io invece farò come ai matrimoni: Minimo 6 portate servite con intervallo di un'ora una dall'altra. Diciamo che sarà come avvelenarlo, a poco a poco e con pazienza.

Smetto di architettare i miei piani diabolici quando mi arriva un messaggio da un numero non registrato.

"Hey scusa sono Jason, puoi venire da me a casa, sarebbe piuttosto urgente"

È Jason. Segno il numero e mi do una pettinata al volo prima di andare a casa sua. Apro la porta di casa e mi fermo sulla soglia, per 4-5 secondi, così, giusto per creare suspance.

Appena arrivo a casa sua nemmeno il tempo di suonare che lui mi apre. Mi prende per un braccio e mi tira fino in camera sua di corsa, poi mi lascia facendomi perdere l'equilibrio sul letto.

Io:-Ma ciao anche a te Jason- lo saluto per poi ricompormi, sedendomi sul letto in modo decente

Jason:-Mi sono innamorato di una ragazza- dice in preda al panico, restando in piedi davanti al letto, facendo avanti e indietro

Ah. Wow.

Io:-E io che centro- chiedo perplessa

Jason:-Dimmi che cavolo devo fare per conquistarla!-

Io:-Magari puoi provare a baciarla per vedere se è interessata e non so, alle ragazze piacciono i fiori- dico non sapendo che dire

Le piace un'altra e viene da me? Sul serio?

Jason:-Quindi pensi che potrei provare a baciarla- si ferma guardandomi serio

Io:-Sì credo sia la cosa migliore- dico ricambiando il suo sguardo

Lui si siede vicino a me e strofina le mani sulle ginocchia, poi si blocca, si gira verso di me e mi bacia, mettendomi le meno sulle guance.

Ah. Quindi ero io la ragazza. Per fortuna.

Ricambio il bacio, non so perché, o forse sì, beh sempre meglio negare fino all'evidenza il fatto che lui mi attragga.

Si stacca dalle mie labbra e mia guarda nervoso, penso stia sudando un po' per la tensione.

Anzi che tranquillizzarlo, come farebbe una persona normale, lo guardo negli occhi sperando di aver nascosto e seppellito per bene ogni emozione.

Certo la pelle d'oca non posso controllarla ma per il resto non trasmetto nessuna emozione.

Io:-Quindi ero io la ragazza- dico non sapendo che altro dire

Jason:-Già- risponde soltanto, prima di spostare il suo sguardo sul pavimento

È visibilmente agitato e la trovo a suo modo una cosa molto dolce per i miei gusti.

Con una mano gli prendo il mento e lo faccio girare verso di me, mi sorride leggermente, mi avvicino lentamente e lo bacio dolcemente. Dopo il bacio mi alzo e vado via, esco dalla stanza, richiudo la porta e scendo le scale.

Ritorno a casa con il sorriso, mi butto sul letto e ci salto un po' sopra, in fondo saltare sul letto lo abbiamo fatto tutti, no?

Dopo un po' però mi stanco di saltare e mi sdraio, decido di schiacciare un pisolino di 10 minuti, non può che farmi bene.

Black. (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora