Capitolo 30

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Ora la domanda è: Tengo a Nash così tanto da dimenticare di vendicare la mia famiglia?

Oppure: Vendicare la mia famiglia è più importante della mia relazione con Nash?

Come la metto, la metto, non suona solo male, ma suona proprio dolorosa.

Una cosa è certa, sono qui per vendicare i miei genitori.

Non sono venuta qui per trovare l'amore della mia vita.

Ma per ora, scegliere non è essenziale, non finché non troverò il colpo di grazia che segnerà per sempre la vita di Cameron. Cosa credevate? Che rinunciassi alla mia vendetta? Oh no, questo no, le mie sono solo ipotesi nel caso Nash si accorgesse del fatto che voglio fargli del male.

Sembro crudele, me ne rendo conto, ma se andate a rileggere tutto ciò che mi ha fatto, mi capireste. La crudeltà è quella che merita. Anzi, non meriterebbe nemmeno di baciarmi le scarpe, quindi lo sto trattando anche con fin troppa attenzione.

Ma sono punti di vista.

Punti di vista o no, ci serve un piano serio, non uno scherzo divertente, una cosa seria.

Qual è l'idea migliore?

D'un tratto si accende una lampadina nella mia testa.

Non era esattamente nei miei piani entrargli nella testa, ma se ad entrargli nella testa fosse una persona totalmente sconosciuta? Che farebbe in modo di fargli salire la paura in tutto il corpo, in ogni momento, che sia solo o in compagnia?

Il piano che sto architettando si rivela sempre di più una genialata, credo che questo sarà il mio piano finale.

Quello per cui vedrò Cameron soffrire.

Tu non vedi l'ora eh?

Sono un mese a Los Angeles e ancora non l'ho visto piangere, sono qui solo per questo.

Ah bene. C'è una parte di me che veramente vuole ucciderlo, bene, benissimo direi.

Prendo il telefono e apro il mio account ask, ignorando le domande di page che chiedono like e cose del genere.

Cerco "Cameron Dallas" ed escono due risultati.

Un profilo strano molto vecchio ed uno con risposte recenti. Come immagine profilo ha le sue labbra, come non riconoscerle.

Ora devo solo decidere cosa scrivergli.

Clicco per inviargli una "domanda" in anonimo.

"Ciao Cameron, ti hanno mai detto che quando fai palestra sei davvero invitante? Peccato gli allenamenti siano chiusi al pubblico... -B"

Firmo con la B, non so perché, ma se mettessi la mia iniziale sospetterebbe subito di me.

Non so come mi sia venuto in mente il messaggio, ma spero risponda presto, così che continui lo scherzo.

Per ora non dirò niente a nessuno. Se non lo sa nessuno, nessuno fa la spia. Ovvio, no?

Mica tanto.

Per pranzo mangio un panino trovato nel piccolo frigo, spero che non fosse scaduto, altrimenti sarei costretta ad uccidere Jason e Luke.

Jason torna dopo pranzo con il viso pallido, si butta nel letto a pancia in giù continuando a fissare il vuoto, non dice una parola.

Mi avvicino a lui, sedendomi a terra accanto al suo letto, gli accarezzo i capelli per calmarlo, lui in risposta socchiude gli occhi e si gode la piccola coccola.

Black. (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora