Capitolo 21

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Taylor:-Dormirò in camera tua per una settimana... e sabato verrai alla festa, non mi importa con chi, voglio che giochi ad obbligo o verità a quella festa- dice puntando il dito sul pavimento come se quel gesto avesse senso

Beh in fondo non può succedere nulla di male, no?

Nash:-Sabato è domani- mi ricorda

Io:-Ehm... sei libero domani sera?- gli chiedo facendo una faccia indescrivibile

Nash:-Vieni alla festa con me?- mi chiede prendendomi la mano

Taylor:-Che coppietta adorabile, Elizabeth, ti voglio a casa entro la mezzanotte-

Io:-Non sei mio padre!- esclamo allibita

Taylor:-Vuoi che gli dica che sei qui? Da sola... e magari aggiungo anche la foto?-

Io:-Non ti azzardare a parlare con mio Zio! Non ho intenzione di passare guai per colpa tua- dico arrabbiata, alzandomi in piedi

Nash:-La riporto io per mezzanotte e mezza, tutta intera, contento?- dice prima tranquillo, poi scocciato

Taylor:-Bene, ciao- dice e se ne va senza salutare, lasciando la porta aperta

Io:-Lo odio- sibilo fissando il vuoto

Nash:-Sta calma, vuole solo provocarti- dice stringendomi una spalla

Io:-Quanto manca a mezzanotte e mezza?- gli chiedo girandomi verso di lui

Nash:-Ancora un'ora- dice dopo aver guardato l'orologio

Io:-Che si fa?- gli chiedo

Nash:-Io ho qualche idea- dice sorridendo, prima di fiondarsi sulle mie labbra

Le nostre labbra combaciano perfettamente e le sue mani toccano decise i miei fianchi, scaldandomi e facendomi sentire al sicuro.

È una sensazione che non ho mai provato, sicurezza mista a benessere... è bellissimo, misto ai brividi che mi fa venire il nostro contatto.

Aw innamorata ^°^

Evita di parlare okay?

Mi spinge a sdraiarmi sul letto senza staccarsi dalle mie labbra, io intanto lo tiro su di me prendendolo per la maglia.

Un'ora dopo ci accorgiamo che fuori c'è davvero troppa pioggia e Nash non si fida a prendere la macchina.

Lo vedo parlare al telefono mentre io mi stringo nella sua felpa, che mi ha prestato per il freddo.

Chiude la telefonata e si gira verso di me, allontanandosi poi dalla finestra.

Nash:-Taylor acconsente a farti dormire da me, così come il padre-

Io:-È mio zio- lo correggo e annuisce

Viene vicino a me sul letto e mi chiede se voglio fare una doccia, annuisco velocemente e mi da una tuta.

Dopo essermi fatta la doccia pettino i capelli, mi strucco con delle salviettine trovate per caso e metto i vestiti di Nash.

Mi do una rapida occhiata davanti allo specchio, i suoi vestiti mi stanno grandi e mi sento abbastanza stupida.

Esco e Nash alza lo sguardo dal suo telefono, intanto si è cambiato... o spogliato, non so.

Indossa un pantalone di tuta grigio e... basta. Con questo diluvio fuori lui dorme così?

Mica piove dentro, deficiente.

Sì ma non ha freddo?

Scusa e tu perché sei qui? Renditi utile!

Black. (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora