Capitolo 24

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Barbie:-Obbligo o verità?- mi chiede avvicinandosi a me

Io:-Obbligo- rispondo sfidandola

Almeno non devo raccontare i fatti miei.

Barbie:-Fa il gioco dei 5 minuti in paradiso con...- esita guardandosi intorno

Io:-Entro domani, non ho tempo da perdere- le dico e lei indca Cameron

Porca puttana.

Cameron si alza sistemandosi, due ragazze ci guidano fin dentro ad uno sgabuzzino buio e piccolo.

Dubito fortemente sia insonorizzato.

Barbie:-Dovete baciarvi!- urla da fuori sbuffo, nemmeno il tempo di realizzare tutto l'accaduto che mi ritrovo spinta alla parete con Cameron addosso.

Niente. Solo un nome in testa. E non è Cameron, niente brividi, emozioni. Niente di niente.

Se non vendetta.

I baci sono violenti, nulla di romantico o dolce, nulla di sentito, solo contatto fisico.

Cameron:-Ti voglio- sussurra sulle mie labbra

Io:-Volevo baciare un altro, magari che ci sapesse fare- dico, frase perfetta, rovino il momento e intanto lo ferisco ancora una volta nell'orgoglio.

Due piccioni con una fava.

Cameron:-Sai molto bene che ci so fare-

Io:-Non abbastanza da farmi innamorare- dico facendogli l'occhiolino, ricordandomi solo dopo che nella penombra probabilmente non lo ha visto

Cameron:-E quei 4 mesi?- mi chiede guardandomi, solo ora mi accorgo che mi sta tenendo le mani

Minchia una ritardata. Te ne accorgi dopo tu

Fra poco diventerò anche dislessica.

Probabilmente lo sei già, ma lo capirai solo dopo.

Perché sono ritardata.

Perché sei ritardata.

Finita la discussione mentale con quella stronzetta della mia vocina, torno alla realtà, cercando di decifrare lo sguardo di Cameron.

Io:-Passato- dico solo, seria

Ed è la verità.

Per me lui è passato, acqua passata e se si trova nel mio presente, è solo perché voglio la mia vendetta, voglio che lui soffra per quello che ha fatto ai miei, a me e a mio fratello.

Rovinargli la vita in questo modo. Passerà il resto della sua vita in carcere. Solo perché quello stronzo lo ha fatto incastrare. Solo perché lui c'entra con la morte dei miei genitori.

Mi mancano, ogni singolo attimo. Prima non davo importanza alla famiglia, la davo per scontata, ma quando l'ho persa, ho perso anche una parte della mia vita.

Una grossa parte della mia vita.

Cameron:-Ma siamo qui ora- mi interrompe e mi costringe a fare mente locale per ricordare di che parlavamo

Io:-Solo per un obbligo di Barbie- dico indicando fuori

Cameron:-Non si chiama...- inizia ma lo interrompo

Io:-Non mi interessa okay? Non voglio saperlo. Probabilmente ha un nome che non merita-

Cameron:-Ha un bel nome...- dice riflettendoci

Io:-Ecco appunto-

Barbie:-Non sentiamo schiocchi di baci- urla dall'altra parte della porta

Io:-Siamo silenziosi, non come te che vieni anche se ti toccano i capelli- dico di rimando, con un tono di voce alto, in modo che mi possa sentire

Black. (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora