Capitolo 34

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Taylor:-Nash ti ha tradita-

Lo guardo stralunata, non può essere vero. Lui sta mentendo.

Io:-Taylor non dire cazzate per la fretta, non ci credo- incrocio le braccia senza alzare la voce, dato che Nash dovrebbe essere ancora nell'altra stanza.

Taylor:-Ho le prove- dice per poi mostrarmi una foto dal suo cellulare

Una foto poco chiara di Nash, che bacia una ragazza poco più bassa di lui, tengono entrambi gli occhi chiusi e lui le stringe i fianchi.

Pochi secondi e gli restituisco il telefono, porgendoglielo con poca gentilezza.

Io:-Mandalo via- dico fissando il vuoto

Se lo vedessi ora come minimo lo prenderei a pugni. Come minimo.

Ma io lo prenderei a coltellate!

Sì ma non posso farmi arrestare, sai?

Taylor mi lascia sola, probabilmente per fare ciò che gli ho chiesto. Solo dopo 20 minuti, passati a guardare il vuoto, con le immagini felici di me e Nash in testa, mi alzo tornando in camera, sperando vivamente che Nash non ci sia.

Fortunatamente trovo la camera vuota, devono essere di sotto perché sento delle urla.

Mi butto sul letto, fisso il soffitto, sento una lacrima calda scendere e solcare il mio viso, la prima di una serie che mi sembra infinita.

Il giorno del mio compleanno, l'ho scoperto il giorno del mio compleanno.

La giornata si prospettava uno schifo già da stamattina.

Già.

Non posso rovinare la giornata in questo modo, è pur sempre il giorno del mio diciottesimo compleanno.

Vado a fare la doccia, così da togliermi ogni traccia del suo profumo di dosso. Quando ho visto quella foto, sono rimasta schifata e profondamente delusa. Perché lo ha fatto? Io non gli bastavo? Perché tradirmi così?

Mille domande e come al solito, nessuna risposta. Esco dalla doccia e decido di lavare i capelli a parte nella vasca.

Se li portassi al bianco sarebbe un bel cambio di look per stasera.

Non ho il tempo di una tinta.

Lava via il colore scema, basta che li lavi due o tre volte, in fondo sono già celesti.

Hai ragione.

Faccio come progettato nella mia vocina, vedendo l'acqua celeste che scende nello scarico, quando finisco li asciugo e osservo il risultato finale.

Una massa di capelli grigio bianchi, tutti arruffati.

Piastra?

Piastra.

Esco dal bagno soddisfatta del risultato, avviandomi verso l'armadio per mettere qualcosa di decente, visto che ho intenzione di mangiare fuori prima di passare la notte a casa.

Bustino nero stringato, jeans skinni neri a vita alta e converse nere, come al solito.

Il campanello suona insistente, corro ad aprire sperando in tutti i modi di non cadere.

Me li ritrovo tutti davanti, tutti vestiti in modo impeccabile e, chi uno zaino chi una borsa, in spalla.

L'ultimo ad entrare è Cameron.

Io:-Ciao- dico titubante

Cameron:-I regali a stanotte?- chiede con una punta di imbarazzo e annuisco

Black. (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora