Prologo

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Come ogni sera lasciai casa mia per andare a lavoro, stando ben attento a chiudere a chiave la porta.
Il quartiere nel quale vivevo, da oramai qualche anno, non poteva considerarsi un quartiere per bene, ma quando mi ero trasferito lì, non navigavo nell'oro e avevo dovuto accontentarmi.
"Ehi Draco!'' Ai piedi del palazzo dovetti fermarmi, attirato da una voce familiare. Alzai lo sguardo, sul balcone del secondo piano la signora Umbridge mi guardava con aria seccata, accarezzando il dorso di uno dei suoi preziosi gatti.
"Mi dica..." Gridai di rimando, cercando di essere educato. La signora Umbridge era sempre stata scortese nei miei confronti, ma essendo la proprietaria del mio appartamento, non era consigliabile per me farmela ancor più nemica di quanto già non fosse.
"Sei in ritardo con i pagamenti." Mi riprese arcigna. Io sbuffai. Erano passati solo due giorni dalla scadenza, e lei sapeva benissimo che avrei ricevuto il mio stipendio mensile quella stessa sera.
"Le porteró i soldi domani nella prima mattinata." Risposi allora, ricominciando a camminare. Non sentii la sua risposta, misi gli auricolari nelle orecchie e alzai il volume della musica.
Il locale nel quale lavoravo era un normalissimo night club nel quale io avevo il ruolo di ballerino.
Il mio sogno, quando avevo deciso di stabilirmi a New York, non era di certo lavorare in un locale notturno, ma la vita a volte ci prende alla sprovvista. La scuola che avevo deciso di frequentare era più costosa di quanto avessi pensato, ed anche se avevo ottenuto una borsa di studio, senza un lavoro non avrei potuto continuare i corsi di studio. Era stato proprio un mio compagno a consigliarmi l'impiego di ballerino nel locale nel quale anche lui lavorava, e non avendo alternative, avevo accettato. Attraversai la strada e l'insegna al neon del Durmstrang mi accecò con i suoi mille colori.
Il Durmstrang era un locale abbastanza rinomato e frequentato. Al di fuori di esso a regolare i clienti, vi era un corpulento buttafuori, tolsi una cuffietta e alzai la mano in segno di saluto, superando l'intera fila, intenzionato a passare dalla porta sul retro. "Hei Dray." Salutò di rimando Hagrid, staccando per un attimo lo sguardo dalla lista delle prenotazioni per poi riconcentrarsi su di essa.
La musica alta e il calore della calca mi accolsero non appena varcai la porta secondaria. Questa dava su uno stretto corridoio senza luce, sul quale si aprivano le porte che davano ai bagni e all'ala riservata al personale. Entrai negli spogliatoi e lasciai cadere lo zainetto che portavo sulla spalla con un sospiro.
"Già stanco, Malfoy?"
Blaise spuntò fuori da dietro al suo armadietto aperto, prendendomi in giro con una risata ironica. Staccai con violenza gli auricolari e buttai il cellulare in borsa, prima di prendere la rincorsa e saltare addosso al mio amico. "Mi sei mancato così tanto..." Feci accoccolandomi malizioso sul suo petto e cantilenando stancamente le mie parole. Blaise rise imbarazzato. "Dai Dray staccati." Provò, ma io per tutta risposta mi strinsi ancora di più a lui. Blaise era stata la prima persona ad accogliermi a New York e il mio primo vero amico. E probabilmente anche l'unico. Proprio per questo motivo non gli avevo mai detto di essermi innamorato di lui, anche se più volte ero stato più che sfacciato.
Non volevo perdere l'unico amico che avevo. "Dray, sei in ritardo per il tuo turno quindi muoviti." Questa volta dovetti dare ascolto alle sue parole ed anche se con scarsa voglia, mi allontanai da lui, andandomi a cambiare. "Comunque avrei un favore da chiederti..."
Mi bloccai con le dita sul bottone della camicia e mi voltai curioso verso Blaise. "Dimmi." Feci sorridendo. Blaise si torse le mani, in imbarazzo.
"Ti ricordi di mio fratello? Te ne ho parlato qualche tempo fa..."
Chiese a bassa voce, quasi fosse preoccupato che qualcuno potesse origliare. Annuii confuso.
"Parli del tuo fratellino? Harry?" Chiesi per conferma. Stavolta fu lui ad annuire. "Questo è il suo ultimo anno di liceo e poi vorrebbe studiare danza, ma siamo troppo poveri per permetterci una scuola di danza e se non migliora non riuscirà a prendere una borsa di studio e..." Le parole si facevano sempre più agitate e confuse. "Blaise? Mi stai chiedendo di aiutare tuo fratello con la danza?" Chiesi fermandolo prima che le sue parole raggiungessero livelli estremi di inutilità.
"Capisco se rifiuterai..." Cominciò, ma io scossi la testa.
"Per te farei questo ed altro." Risposi semplicemente. Blaise come me aveva 23 anni, mentre suo fratello, Harry, avrebbe dovuto averne 18. Non lo avevo mai conosciuto, lo avevo soltanto visto in qualche video fatto da Blaise e mi era sempre sembrato uno stupido moccioso. "Non so come ringraziarti!" Blaise sorrise e mi dissi che per quel sorriso, sarebbe valsa la pena di sopportare il suo fratellino moccioso.
"Bene. Io vado. Buon lavoro." Mi salutò abbracciandomi un'ultima volta e scappando via.
Sbuffai per l'ennesima volta e finendo di cambiarmi, cominciai il mio turno al Durmstrang.

Romantica || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora