Il via vai dei ballerini dietro le quinte, unito al vociare degli spettatori, creava in me una sorta di strana inquietudine, alla quale non ero affatto abituato. Mi sentivo come se stesse per accadere qualcosa di brutto da un momento all'altro ed io non fossi minimamente preparato a sopportarne la gravità. Temevo, però, che la mia agitazione non fosse dovuta propriamente al saggio finale, bensì a tutta la piega che la mia vita stava prendendo.
In quelle ultime settimane avevo scoperto un sacco di cose, soprattutto sul conto di Blaise, che mi avevano portato via il sonno, e che Harry ancora non conosceva. Sospirai e mi dissi che quello non era il momento e neppure il posto per pensare a quel genere di cose. ''Agitato?'' Quella che ricordai essere Ludmilla, la figlia della professoressa Morgan, mi guardò con i suoi occhioni da ragazzina e io accennai a farle un sorriso. ''Abbastanza... Stavi cercando tua madre?'' Le chiesi cercando di spostare l'attenzione fuori da me stesso. Lei scosse la testa, prima di guardarsi intorno, circospetta.
''In realtà sto cercando di evitarla...'' Mormorò mezza impaurita. Ridacchiai.
Indossava una tuta nera del tutto anonima e stava sorseggiando un cappuccino da un grande bicchiere di carta. ''Bhe, allora dovresti allontanarti da qui dietro, lei è in giro.'' Le dissi abbassando la voce, come se le stessi confessando un segreto che doveva assolutamente rimanere tra noi. La vidi sbarrare un attimo gli occhi, in preda al panico, poi tornò a rilassarsi.
''Senti, Draco... Io avrei bisogno di parlarti.'' Fece dopo qualche secondo, balbettando e mantenendo con forza il bicchiere tra le mani. Aggrottai le sopracciglia. ''Parlarmi?''
Feci confuso. Lei annuì. ''Ci sono delle cose che dovresti sapere su...''
''Ludmilla!'' La voce della Morgan interruppe le parole della figlia, che rabbrividì sentendola arrivare. ''Stavi di nuovo importunando questo povero ragazzo.'' La rimproverò, alzando la voce con lei come se io non fossi stato presente.
''Mi stava soltanto tenendo al corrente della situazione qui fuori...'' Feci indicando fuori dai tendoni abbassati delle quinte. La professoressa Morgan mi rivolse un'occhiataccia. ''La prego di rimanere fuori da questa questione. Dovrebbe concentrarsi sulla sua esibizione.'' Disse acidamente.
Ludmilla teneva gli occhi bassi, fissi sul pavimento, la Morgan, invece, continuava ad alternare lo sguardo tra lei e me. Stetti per chiederle quale fosse il problema, ma il mio nome echeggiò nel corridoio e dovetti desistere. ''Buona fortuna.'' Si limitò a dire Ludmilla, mentre mi allontanavo."Draco! Sei stato bravissimo."
Harry mi corse incontro, ed io lo abbracciai con trasporto, anche se sapevo che la cosa lo imbarazzava, dato che ci trovavamo in mezzo alla folla. Mi porse un mazzo di rose bianche e io sorrisi onorato.
Il saggio era finito da qualche minuto ed io ero già passato dal camerino a prendere il mio borsone per andare via. "Tesoro, sei stato davvero stupendo." Si intromise mia madre, costringendo il mio ragazzo a fare un passo indietro, per permetterle di congratularsi con me, seguita da Minerva. Ringraziai le due donne e le esortai ad uscire dal teatro, una mano, però, mi tenne fermo al mio posto. "Ehi Draco!" Mi voltai irritato.
Tom sorrideva gentile nella mia direzione, sembrava quasi imbarazzato. Tenni a bada la mia confusione verso il suo atteggiamento e mi limitai a guardarlo.
"Non preoccuparti, vengo in pace. Volevo congratularmi con te. Sei stato bravissimo come al solito." Disse sincero. Aggrottai le sopracciglia.
Harry, cauto, si avvicinò a noi.
"Ehilà Harry." Salutò il più grande, per poi scoppiare a ridere, quando vide le nostre facce perplesse.
"È così strano che io sia simpatico con voi?" Chiese, poi si fece serio.
"Non ho avuto occasione di chiedervi scusa per quello che io e Ginny vi abbiamo fatto passare." Disse rivolgendosi soprattutto ad Harry, che annuì ancora un po' scioccato dalla situazione. "Bhe adesso devo andare, le ho promesso che saremmo andati a festeggiare." Ci salutò con un sorriso e sparì tra le persone, senza nemmeno darmi occasione di commentare la sua esibizione con qualche parola di circostanza.
Io ed Harry ci guardammo per un attimo, poi scoppiammo a ridere. "Ginny?" Chiesi poi.
"È la sorella di Ron. A quanto pare aveva una cotta per me e ha aiutato Tom a farci litigare... Acqua passata, al momento hanno una storia." Mormorò con nonchalance e io mi ritrovai a chiedermi perché fossi all'oscuro di tutta quella situazione.
"Siamo stati così presi da cose più importanti che queste cose mi sono passate di mente." Continuò Harry tranquillo, rispondendo alla mia tacita domanda.
"Ragazzi! Andiamo!" Gridò mia madre alzando le mani al cielo ed agitandole animatamente in modo da essere visibile da me e il mio ragazzo. Minerva al suo fianco sembrava un po' imbarazzata dal suo modo di fare, ma rimaneva in silenzio, con un sorriso divertito sulla faccia.
Le raggiungemmo in fretta ed insieme uscimmo dal teatro, salimmo sulla mia auto e ci avviammo verso casa mia e di Harry. Avevo promesso a mia madre che saremmo usciti fuori a cena, ma prima avevo bisogno di una doccia e di vestirmi in modo decente.
In macchina chiacchierammo del più e del meno, la maggior parte della conversazione stava ruotando intorno ad Harry e alla sua ammissione alla Juilliard, e lui era così imbarazzato da essere diventato rosso come un pomodoro. Ridacchiai e frenai le due donne dal loro interrogatorio, con un rimprovero che fece arrossire ancora di più il mio ragazzo, che però, poi mi rivolse un sorriso di gratitudine.
"Mamma, oggi limitati a fare l'ospite. La casa è pulita e tu sei vestita troppo bene per poter intraprendere una missione di pulizia nella mia cucina." Dissi divertito quando salimmo le scale di casa ed entrammo nell'appartamento. Lasciai il borsone a terra e subito Harry lo prese per non lasciare cose in giro. La mamma stava borbottando qualche cosa nella direzione di Minerva che al contrario la stava calmando con parole tranquille. Sorrisi lasciandole discutere in salotto. "Harry, ci metto cinque minuti." Dissi poi, trascinando il mio ragazzo dietro la parete del bagno e baciandolo con foga.
"Così ce ne metterai dieci..." Mi rimproverò con il fiato corto, la mia mano si unì alla sua e i nostri anelli tintinnarono. "Mentre ballavo era come se ti sentissi al mio fianco." Ammisi con un sorriso. Harry si limitò a fissarmi come incantato.
Azione che portò ad un'altra serie di baci, che fui costretto ad interrompere, quando Harry mi fece rendere conto del nostro ritardo. Sbuffai. Lui era già perfetto nel suo smoking nero laccato e scarpe eleganti. Anche se adesso la sua giacca era un po' spiegazzata, glielo feci notare e lui cominciò a balbettare alcuni rimproveri, in imbarazzo.
"Cosa direbbero Narcissa e Minerva se adesso mi vedessero uscire così!!" Disse a bassa voce, come se il suo fosse soltanto un appunto personale. "Harry, lo sanno che stiamo insieme, non è che ci dobbiamo nascondere." Risi, ma lui non sembrava pensarla come me. Lo cacciai quindi dal bagno per il gusto di farlo e mi chiusi a chiave. "Bastardo." Sbottò il ragazzo a bassa voce, in modo che riuscissi a sentire solo io.
Aprii l'acqua della doccia e fischiettai.
Quando uscii, esattamente sette minuti dopo, Harry se ne stava seduto sul nostro letto, con un foglietto spiegazzato tra le mani. Entrai nella stanza e chiusi la porta dietro di me, gridando alle due ospiti che ci avrei messo poco tempo a finire.
"Ludmilla?" La voce di Harry era interrogativa, mentre si alzava e si avvicinava a me con aria severa. Aggrottai le sopracciglia. "È la figlia della Morgan, la conosci?" Chiesi tranquillo, cercando nell'armadio il mio completo elegante.
"No. Ma ho trovato questo nel tuo borsone." Disse porgendomi il foglio di carta che fino a poco prima aveva tenuto in mano. Lo presi e lo stesi per bene, leggendo le parole che vi erano scritte sopra.

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Romantica || Drarry
Fiksi Penggemar"Blaise? Mi stai chiedendo di aiutare tuo fratello con la danza?" Chiesi fermandolo prima che le sue parole raggiungessero livelli estremi di inutilità. "Capisco se rifiuterai..." Cominciò, ma io scossi la testa. "Per te farei questo ed altro." Ris...