"Credi di poter passare di qui, questo pomeriggio?" Aggrottai le sopracciglia, mantenendo il cellulare tra la spalla e l'orecchio, mentre ascoltavo le parole di mia madre, continuando a concentrarmi sulla strada che avevo di fronte.
"Veramente oggi Harry finisce di lavorare alle due... pensavo di stare un po' con lui." Ammisi tamburellando le dita sul volante. Il sospiro dall'altra parte del telefono fece sbuffare anche me. "Potete venire entrambi qui, no?" Insistette mia madre. Alzai gli occhi al cielo, consapevole di non essere guardato.
"Non alzare gli occhi al cielo con me, signorino." Mi rimproverò ugualmente la donna, facendomi scoppiare a ridere.
"Non ho alzato gli occhi al cielo..." Provai a borbottare cercando di essere credibile, sapendo già che non ci sarei riuscito.
"Va bene, Draco, farò finta di crederti... ma tu in cambio, verrai qui oggi pomeriggio." Impose, mettendomi con le spalle al muro. Avrei potuto ugualmente rispondere di essere impegnato, ma non avrebbe sortito alcun risultato, mia madre avrebbe di certo trovato un altro modo per convincermi.
"Va bene, hai vinto tu..." Mormorai, continuando a mantenere la mia posizione contrariata. Un gridolino di entusiasmo fu l'ultima cosa che sentii, poi la chiamata terminò.
Scossi la testa e sorrisi intenerito. Non potevo negare che tutte quelle attenzioni che negli ultimi tempi stavo ricevendo, erano le attenzioni che non avevo mai avuto nell'arco della mia vita. Scesi dalla macchina, oramai ferma e cominciai a giocare per un paio di minuti, lanciando il cellulare in aria e riprendendolo al volo, tenendo d'occhio le macchine che mi affiancavano nel parcheggio semi deserto. Erano quasi le due...
"Draco!" Mi voltai verso la vocina acuta che aveva appena pronunciato il mio nome e sorrisi spensierato, mettendo velocemente il cellulare nella tasca profonda dei pantaloncini e allargando le braccia in direzione della ragazzina che mi stava correndo incontro. "Milly!" La salutai, mentre lei sfruttava la rincorsa per salirmi in braccio e stringermi a sè. I suoi capelli mi offuscavano la visuale, ma ero sicuro che la figura che vedevo dietro di Ludmilla, fosse quella del mio fidanzato. "Cosa ci fai qui?" Chiesi lasciandola tornare con i piedi per terra, rivolgendo poi lo sguardo verso Harry, che nel frattempo era rimasto distante qualche passo da noi. "Harry ha promesso di accompagnarmi da Sonia." Disse Ludmilla, facendomi i suoi dolcissimi occhi da cucciolo ai quali non potevo dire di no. Sbuffai e guardai male il mio ragazzo.
"Sai com'è tua sorella... Riesce a rigirarmi come vuole." Si giustificò lui, alzando le spalle e sorridendomi, dandomi poi un bacio sulle labbra.
"Mi farete impazzire tutti e due..." Borbottai facendoli ridere.
"Avete tre secondi per salire in macchina." Dissi subito dopo, divertendomi a vedere i due affannarsi per rispettare il mio comando. Avviai la macchina e non appena sentii i due sportelli chiudersi, partii, immettendomi in strada.
"Allora, dove abita questa Sonia? E chi è?" Chiesi, buttando lo sguardo verso mia sorella dallo specchietto retrovisore. Indossava un paio di short e una canotta abbastanza scollata. Evitai di commentare il suo look, anche se credevo fosse troppo piccola per indossare quel tipo di cose...
"È una tipa che saccheggia gli armadietti a scuola, Dray. E abita..."
Ci pensò per qualche secondo, poi sbuffò. "Ricordo di aver sentito che stava da suo padre sotto uno di quei ponti in periferia." Fece seria.
"Cosa?!" Sbottai.
La ragazza scoppiò a ridere, prendendomi in giro, ma subito dopo Harry le scoccò uno sguardo di avvertimento.
Ludmilla smise allora di ridacchiare e arricciando le labbra mi diede l'indirizzo. "Sei proprio un musone." Mi rimproverò poi, senza smettere di far finta di essersi offesa per il mio non apprezzare il suo scherzetto.
"Oh glielo dico spesso anche io." Commentò Harry, facendole l'occhiolino. Ludmilla non riuscì a fare a meno di sorridere, facendo crollare la sua facciata impertinente.
"Per fortuna ci sei tu Harry." Punzecchiò la piccola, beccandosi una mia linguaccia attraverso lo specchietto e un "piccola peste" da parte del mio ragazzo.
Lasciammo Ludmilla un paio di isolati più avanti riempendola di numerosi richiami e avvertimenti affinché stesse attenta a ciò che faceva, poi ci rimettemmo in viaggio
"Mia madre ci ha invitato da lei questo pomeriggio. Non sono riuscito a dirle di no." Ammisi, mettendo una mano sul ginocchio di Harry, mentre l'altra rimaneva ferma sul volante.
"E chi riuscirebbe mai a contraddire Narcissa?" Affermò ironico, lasciandosi andare ad una risatina divertita. Annuii in accordo.
"Com'è andata a lavoro?" Chiesi poi, Harry sbuffò.
"Bene, se solo quella stupida di Cho non ci provasse spudoratamente con me in ogni momento della giornata. La cosa sta diventando davvero stressante. A proposito, Ron mi ha detto che Tom e Ginny si sono ufficialmente messi insieme..." Alzò gli occhi al cielo e fece un espressione un tantino schifata che mi fece sorridere.
"Chi si somiglia si piglia, no? Almeno quei due la smetteranno di intromettersi nella nostra di relazione." Risposi con sincerità. Parcheggiai davanti casa e scesi dalla macchina, lanciando le chiavi ad Harry in modo che aprisse il portone e poi la porta.
"Ho bisogno di una doccia." Mormorò entrando in casa e togliendo velocemente i vestiti, buttandoli di qua e di là sul pavimento.
"Da quando sei diventato così disordinato?" Lo ripresi afferrando uno ad uno i suoi indumenti con l'intenzione di andarli a posizionare nella cesta dei panni sporchi. Harry si affacciò dalla porta del bagno, ormai nudo, e ammiccò verso di me.
"Quelle sono le mie briciole di pane... se le segui mi trovi sotto la doccia." Fece, indicando se stesso con un occhiolino, facendomi rimanere di sasso. Da quando Harry Potter era diventato così sfacciato con me riguardo il sesso? Rimasi ad osservarlo per qualche istante, incapace di dire qualsiasi cosa, troppo sorpreso e meravigliato dalle sue parole. Subito però il ragazzo scoppiò a ridere, rivolgendomi una linguaccia impertinente, per poi sparire nel bagno. Lo sbattere della serratura e lo scattare sonoro della chiave nella toppa mi fecero risvegliare dal mio momentaneo stato di stasi e imprecai.''Ti ho fregato, Dray!'' Gridò Harry, mentre il rumore dell'acqua sovrastava la sua voce.Afferrai i suoi boxer dal pavimento e buttai tutto davanti la porta ormai sigillata del bagno, creando una piccola collinetta di panni sporchi ai quali aggiunsi i miei, per poi andarmene in camera, coprendomi con un asgiugamano in attesa che la doccia fosse di nuovo disponibile.Stetti per buttarmi sul letto e accendere il computer, consapevole che il Potter ci avrebbe messo delle ore intere a provvedere alla sua igiene, ma cambiai idea e tornai in corridoio.''Harry! Harry apri la porta! Devo andare in bagno!'' Piagnucolai ad alta voce, fingendo di star male.Nessuna risposta. ''Andiamo Moccioso, apri la porta o sarò costretto a farla sul pavimento... e fino a prova contraria le pulizie qui sono a carico tuo, quindi...'' Affermai in tono cantilenante, bussando con forza. Dovetti attendere per altri interminabili minuti prima che Harry si degnasse di fare ciò che gli avevo detto, ed ero ben consapevole che l'attesa fosse stata anche una mossa ben ponderata. Entrai nella stanzetta evitando di guardare nella direzione del mio ragazzo, e mi avviai a fare quel che dovevo, lasciando cadere a terra l'asciugamano che portavo in vita. ''Allora dovevi fare per davvero la pipì? Ero convinto mi avresti teso un agguato in piena regola.'' Disse mascherando la sua disapprovazione con un tono esageratamente allegro.
"Sembrerebbe quasi che ti dispiaccia che io non lo abbia fatto..." Risposi continuando a non guardarlo. Harry sbuffò. "Non è assolutamente vero."
Mi voltai verso di lui e sorrisi teneramente. "Sei un pessimo bugiardo, marmocchio." Lo presi in giro, dolcemente, facendolo arrossire e chiudere in un angolo della doccia, mentre io accennavo qualche passo avanti. Non ci fu alcuna replica, così mi affrettai ed entrai nella doccia, con il corpo a pochi centimetri da quello del mio ragazzo, ormai senza fiato. Avvicinai il mio viso al suo, tanto da poter sentire il soffio del suo respiro su di me e le sue labbra in attesa di essere a contatto diretto con le mie. Lasciai che a fare la prima mossa fosse lui, che allungò il collo per baciarmi, ma io mi scansai, portando il mio viso fuori dalla sua portata. "Ti ho fregato, Moccioso." Sussurrai nel suo orecchio, afferrando il flacone di sapone dietro di lui e cominciando a lavarmi, fischiettando soddisfatto. Harry per un attimo rimase imbambolato a guardarmi, con la faccia rossa come un peperone, poi sbatté i piedi per terra e divincolandosi uscì dalla doccia come una furia.
"Vecchietto bastardo." Mormorò, facendomi ridere.

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Romantica || Drarry
Fiksi Penggemar"Blaise? Mi stai chiedendo di aiutare tuo fratello con la danza?" Chiesi fermandolo prima che le sue parole raggiungessero livelli estremi di inutilità. "Capisco se rifiuterai..." Cominciò, ma io scossi la testa. "Per te farei questo ed altro." Ris...