Capitolo 10 -Harry-

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"Sì Blaise, sto benissimo." Mormorai per l'ennesima volta continuando a camminare a passo svelto, girando e rigirando intorno al tavolo della cucina. Draco si affiancò alla porta e mi guardò con le braccia incrociate.
"È iperprotettivo." Sussurrai allora nella sua direzione, coprendo il ricevitore con la mano. Draco sorrise, poi si sedette sul tavolo, continuando a tenere i suoi occhi puntati su di me. Evitai di alzare gli occhi al cielo e feci finta che non ci fosse.
"Continui ad allenarti con Draco?" Chiese mio fratello curioso. Per poco non soffocai. Per lui era una domanda del tutto generica ed innocente, ma per me era il mio peggiore incubo. "Oh sì continuo ad andare da Draco, a proposito di questo..." Cominciai, ma proprio in quel momento Draco saltò giù dal suo trespolo e afferrò con velocità il cellulare, correndo via. Cercai di raggiungerlo e togliergli l'apparecchio dalle mani, invano. "Ehilà Blaise!"
Sono fottuto.
Sbattei un piede per terra e mi imbronciai come un bimbo capriccioso. "Sisi tuo fratello se la cava benissimo con la danza. In realtà gli ho offerto di starsene qui per il tempo della tua vacanza, sai... per ragioni puramente accademiche, ma ha rifiutato dicendo che saresti stato piú tranquillo se se ne fosse rimasto tutto solo e sconsolato a casa vostra..."
Infantile. Decisamente infantile.
Pensai.
Blaise non ci sarebbe mai cascato. Avrebbe capito tutto e vietato di vederci per il resto della vita.
"Oh bene. Allora andremo a prendere la sua roba. Chiama me se hai bisogno." Fece Draco contento, voltandosi verso di me e rivolgendomi un occhiolino, facendomi spuntare un sorriso felice sul volto.
"Sì ho capito. Come sta andando?" Chiese poi abbassando la voce. Ci fu una risposta parecchio complessa da parte di Blaise, perchè Draco se ne stette in silenzio per un bel po', poi, però, annuì e facendomi un cenno con la mano, si andò a rinchiudere in camera sua. Sbuffai. Cosa avevano da dirsi quei due che io non potevo sentire? Il loro rapporto mi dava sui nervi. Draco sembrava davvero tenerci ancora a mio fratello e la cosa mi ingelosiva a livelli che non avrei neppure immaginato.
In realtà mi sentivo uno stupido ad invidiare mio fratello e a dubitare di Draco, ma non riuscivo a pensare razionalmente quando si parlava di lui. Tornai in cucina strisciando i piedi per terra e spegnendo le luci al mio passaggio, tenendo accesa solo quella al neon sopra il piano cottura. Era quasi ora di cena e dovevo ancora cucinare. A pranzo, dopo la nostra piccola discussione, io e Draco avevamo finito per mangiare della pasta precotta che il proprietario di casa teneva in dispensa, quindi ora volevo preparare qualcosa di più consistente. Aprii il frigo e ne esaminai il contenuto con sguardo critico, tirandone fuori: mozzarelle, melanzane e formaggio. Presi una pentola e tagliando le melanzane, le posizionai sul fondo, creando uno strato compatto, poi ci misi la mozzarella, la salsa di pomodoro, il formaggio grattugiato e della salsa di soia, ripetendo più volte lo stesso procedimento, fino a quando gli strati non raggiunsero l'altezza della teglia.
Stavo per mettere la mia specie di parmigiana salutare in forno, quando Draco finalmente uscì dalla camera.
"Conversazione interessante?" Chiesi retorico, pulendo lo schifo che avevo combinato. Come prima, Draco, si sedette sul tavolo, allargando le gambe comodamente.
"Non fare così, tuo fratello non mi preferisce a te..." Cercò di consolarmi, pensando che il mio fastidio fosse dovuto a questo, sospirai e lasciai che lo credesse. "Se lo dici tu..." Dissi allora. Poi sorrisi nella sua direzione ed indicai il forno. "Ho fatto la parmigiana!" Esultai per cambiare argomento. Draco sorrise, si sbilanciò nella mia direzione e mi catturò nelle sue braccia, stringendo poi le gambe sulla mia vita per non lasciarmi scappare.
"Dovrei ringraziarti per l'ottima cena, allora..." Disse languidamente, cominciando a baciarmi in maniera esplicita il collo. Le mie mani si arpionarono alla sua schiena, mentre mi inarcavo verso di lui, che si allontanava, solo per poi riavvicinarsi e donarmi un passionale bacio sulle labbra.
La sua mano stava per scendere verso i miei pantaloni, ma io la bloccai con un sorrisino malizioso. "Non ci provare Draco. Non farai bruciare la mia parmigiana." Promisi convinto, tanto da far scoppiare a ridere il Malfoy, che continuò però a baciarmi e a sussurrarmi cose cretine, facendomi ridere di conseguenza.
"Draco? Posso farti una domanda?"
Chiesi ad un certo punto, staccandomi da lui lo stretto indispensabile per poter parlare. "Dimmi." Rispose serio.
Mi concentrai sulle venature del pavimento per evitare di guardarlo. "Cosa pensi che accadrà quando Blaise tornerà a casa?" Mormorai. Sapevo che Draco ed io non stavamo insieme per davvero. Ci frequentavamo -se così si poteva dire- da nemmeno una manciata di giorni, eppure sembrava una vita. Cosa avremmo fatto una volta che avremmo dovuto fronteggiare la realtà dei fatti?
"Come mai me lo chiedi?" Draco sembrava confuso e seriamente interessato, o forse era solo meravigliato dal mio slancio. Scoppiai a ridere e mi allontanai da lui con la scusa di andare a controllare il forno.
"Lascia perdere! Sono solo stanco."

Romantica || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora