Capitolo 9 -Draco-

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Lasciato Harry, andai anche io a scuola, sospirando e sbuffando per tutto il tragitto. Il mio era l'ultimo anno in accademia, l'anno decisivo che mi avrebbe portato ad essere ingaggiato da parte di qualche compagnia, o a continuare il mio percorso come insegnante di danza.
Scesi dalla mia auto e mi avviai verso l'ingresso. Erano le nove meno venti e le lezioni non sarebbero cominciate prima delle dieci, così decisi di andarmi a rifugiare in aula-studio, dove avrei potuto allenarmi un po' per conto mio.
La radio della scuola mi guardava irritata, mentre io afferravo il mio ipod e mettevo le cuffiette nelle orecchie. Quella radio era lì da anni, ma nessuno la utilizzava più, potendo usufruire di mezzi molto più tecnologici. Le rivolsi un ultimo sguardo di scuse e avviai la riproduzione casuale.
Chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare dalla musica, esprimendo tutta la mia frustrazione e la mia rabbia. Eseguii qualche salto, ma per due volte consecutive, persi l'equilibrio e caddi, rialzandomi imprecando. Provai ancora, con una spaccata a mezz'aria, ma il risultato fu solo l'ennesima caduta. Sbattei un pugno sul pavimento lucido della sala e strappai le cuffiette con ira, lanciandole lontano da me.
"Draco? Stai... Stai bene?" Una voce timida mi fece alzare lo sguardo. Sulla porta sostava una ragazzina che non conoscevo, aveva i capelli neri lunghi fino alle spalle e la divisa scolastica di una scuola privata, uno zainetto era appoggiato sulla sue spalla e il viso era paonazzo. Mi alzai con calma e le andai incontro, confuso. "Ci conosciamo?" Chiesi dubbioso. Lei arretrò di qualche passo scuotendo la testa, quasi spaventata. "Sì, cioè, no." Gesticolò imbarazzata. "Sono Ludmilla, la figlia della professoressa Morgan." Si presentò poi, allungando una mano tremante nella mia direzione. La strinsi con un sorriso. "Oh ecco spiegato il perchè sai il mio nome..." Mormorai educato, lei annuì. "Mi spiace di esser piombata qui così... Ti stavo guardando ballare e ..." Non concluse la frase, dietro di lei un rumore di tacchi fece eco all'arrivo della Morgan.
"Ludmilla, quante volte devo dirti di non andartene in giro per la scuola!?" Rimproverò la figlia, prendendola per un braccio. "Mi spiace signor Malfoy, mia figlia è una ficcanaso." Si scusò poi con me. Io sorrisi intenerito.
"Non si preoccupi, è una ragazza davvero ben educata, non mi ha recato alcun fastidio." La difesi, vedendo gli occhi della ragazzina illuminarsi di gratitudine. La Morgan fu sorpresa dalla mia cavalleria, ma non accennò alcun commento, con un cenno del capo,infatti, trascinò via la figlia, borbottando una serie di rimproveri.
Scossi la testa, ridendo.

Il resto della mattina passò tranquillo, anche se il mio talento di ballerino sembrava essersi nascosto da qualche parte dentro di me, deciso a non farsi trovare.
"Ragazzi, vi ricordo che domani le lezioni sono annullate..." Ci avvisò il professore dopo aver concluso la lezione. Annuimmo in sincrono e pian piano lasciammo la classe, dirigendoci verso l'uscita come un branco di bradipi.
Fuori faceva stranamente freddo, così dovetti raggiungere in fretta la macchina, stringendomi nella mia giacca di pelle. Controllai il telefono. Nessuna chiamata o messaggio.
Cosa mi aspettavo? Cuori e frasi dolci da parte di Harry?
Alzai gli occhi al cielo al mio stesso pensiero. Lui non era quel tipo di ragazzo ed io sinceramente avrei dovuto cominciare a comportarmi da uomo maturo, invece di perseguire con il mio comportamento da dodicenne. Accesi il motore ed uscii dal parcheggio, accendendomi una sigaretta e aprendo il finestrino per far uscire via il fumo. Pensavo e ripensavo ad Harry e a Tom. E ad Harry. E poi a Tom. E poi di nuovo a Tom...
Il fatto che Harry frequentasse quel bastardo mi preoccupava e mi ingelosiva al tempo stesso. Sapevo quale tipo di persona fosse quel Riddle e non volevo che avesse nulla a che fare con il mio Harry.
Ma come fare a dividerli senza prima raccontare al Potter del motivo per cui non volevo che avessero contatti?
Riflettei parcheggiando la macchina proprio davanti all'ingresso della scuola di Harry, spegnendo il motore e scrutando con attenzione il portone dal quale di lì a dieci minuti sarebbe spuntato il soggetto di ogni mio pensiero. Proprio in quel momento, però, guardandomi intorno, mi resi conto di una figura familiare.
Un ragazzo se ne stava appoggiato sul muretto che recintava il giardino, con un piede sul muro e le mani nelle tasche della giacca lunga. Non riuscivo a vedere dove puntasse il suo sguardo, dati gli occhiali da sole. Se non fosse stata una situazione abbastanza scomoda per me, sarei di certo scoppiato a ridere. Tom sembrava quasi un detective in incognito. Feci per scendere dall'auto e andare da lui, ma il portone si aprí e gli studenti cominciarono la loro processione verso l'uscita, facendomi desistere dai miei propositi. Aspettai finché quasi tutti non furono usciti dal cancello esterno, poi guardai di nuovo nella direzione di Tom. Come mi aspettavo, Harry era accanto a lui, mentre sembravano parlare animatamente. Avviai la macchina e mi affiancai a loro, abbassando il finestrino dal lato del passeggero. Entrambi si voltarono nella mia direzione, Harry confuso ma felice, Tom infastidito.
"Harry, sali in macchina." Dissi perentorio, fulminando l'altro ragazzo con un'occhiata, stringendo con forza il volante.
Harry non se lo fece ripetere due volte e si accomodò sul sedile al mio fianco. "Sei proprio un rompicoglioni Dray..." Sbottò Tom, sorridendomi malizioso, mentre si affacciava dal finestrino aperto, con le mani a mantenere lo sportello, quasi si aspettasse che così avrebbe potuto fermare la macchina nel caso avessi deciso di partire.
"Tu sei un coglione è basta." Ringhiai di rimando, poi, senza alcuna voglia di sentire la sua risposta, premetti sull'acceleratore e andai via, lasciandolo lì, con le braccia ancora sollevate e la bocca aperta.
"Che testa di cazzo." Dissi tra i denti. Harry mi guardò a braccia conserte, senza proferire parola. Sapevo stesse aspettando un qualsiasi tipo di spiegazione da parte mia, ed io sapevo di doverglielo, ma non riuscivo a formulare un discorso di senso compiuto in quel momento. Mi limitai quindi a rimanere chiuso nel mio silenzio, sottostando al suo sguardo indagatore, fino a quando non arrivammo a casa.
"Vuoi parlarmi?" Harry sbatté il suo zaino per terra, urlandomi contro.
Mi fermai davanti alla porta di ingresso e lo guardai. "Cosa dovrei dire?" Chiesi acido, scusandomi mentalmente con quel meraviglioso ragazzo che avevo di fronte per il mio comportamento da stronzo.
"Mi prendi per il culo? Tu devi soffrire di qualcosa Draco. Mi porti qui, mi dici che mi ami, mi tratti come un uomo e poi? Poi mi cominci a dare ordini e mi nascondi le cose? Sono queste le basi di una relazione per te?" Urlò gesticolando come un pazzo.
E cosa rispondere? Aveva ragione. Ero io quello immaturo tra i due.
"Cosa vorresti che io facessi? Il tuo giocattolino sessuale? Mi vizi e mi dici di amarmi solo per scopare con me?" Chiese ancora. Questa volta anche se il suo tono era di accusa, riuscivo a percepire una punta di dolore nelle sue parole. Mi avvicinai a lui e lo presi per le spalle, in modo che i nostri occhi fossero distanti pochi centimetri.
"Non pensare nemmeno per un secondo che io ti stia usando, va bene? Io ti amo e tu hai ragione. Sono uno stronzo egoista. Pretendo di sapere tutto di te e di averti solo per me, ma quando si tratta di me mi chiudo a riccio. Ne sono consapevole, ma Harry... Cerca di capirmi, fino ad ora ho sempre avuto solo Blaise eppure nemmeno a lui parlavo di quello che mi accadeva, preferivo ascoltare e basta. Cazzo, sto cercando giustificazioni che non ho..." Mi allontanai da lui e mi andai a sedere sul divano, prendendomi la testa tra le mani, Harry mi raggiunse, inginocchiandosi davanti a me. Mi prese gentilmente le mani e me le fece allontanare dal viso, permettendo ai suoi occhi di scrutare i miei.
"Draco. Questa cosa é nuova anche per me, é per questo che dobbiamo parlare. Come faccio a fidarmi di te se non me ne dai modo?" Mi chiese con la voce tremante.
"Mi dispiace." Mormorai, poi, aprofittando delle sue mani sulle mie, le afferrai e lo trascinai verso di me, facendolo sedere sulle mie gambe. Lui stava per ribattere ed allontanarsi, ma glielo impedii cominciando a parlare.
"Tom ed io frequentiamo la stessa scuola. L'anno scorso frequentavamo anche lo stesso corso. Passavamo molto tempo insieme e non poteva che farmi piacere, insomma, non ho mai avuto molti amici...
Un giorno, mentre ci allenavamo a casa sua ha provato a baciarmi, ma io l'ho respinto e la cosa non gli é andata molto a genio. Diceva di amarmi, di voler stare con me..." Mi fermai e guardai la reazione di Harry. Aveva gli occhi sbarrati in una smorfia di sorpresa e orrore.
"Ovviamente dopo l'accaduto io presi le distanze, ma lui era geloso, cominció a seguirmi e arrivò persino a minacciare Blaise, pensando fosse il mio ragazzo." Continuai.
"Cosa? Non ne sapevo nulla." Disse Harry, scandalizzato. Risi senza allegria. "É così che ha scoperto il mio orientamento, ma riuscii a fargli capire la situazione senza mettere in ballo la mia infatuazione nei suoi confronti..." Spiegai, mentre l'altro ragazzo si ritrovò ad annuire.
"Il motivo per cui volevo che stessi lontano da lui era perché temevo che potesse farti qualcosa per vendicarsi..." Ammisi alla fine, Harry parve rifletterci sú.
"Oh ecco perché flirtava con me con tanta insistenza..." Borbottò innocentemente. La sua frase peró mi fece arrivare il sangue al cervello.
"Perché diavolo non me lo hai detto?Io gli spacco la faccia." Gridai tentando di alzarmi, ma Harry mi bloccava le azioni, mi spinse sul divano con forza e si mise a cavalcioni su di me, impedendomi di alzarmi. "Adesso ti calmi. Tom é un coglione da quello che mi hai detto, ma nom potrebbe mai farmi del male, e neppure farmi allontanare da te. Im alcun modo." Calcò sull'ultima frase con una convinzione che mi fece sorridere. Liberai una mano dalla dua presa e gli accarezzai il viso.
"Ma dove ti sei nascosto per tutto questo tempo?" Sussurrai, gli occhi di Harry divennero d'un tratto lucidi.
"All'ombra di mio fratello."

#angoloAutrice
Ehilà, spero che il capitolo vi sia piaciuto, l'ho scritto in fretta, quindi chiedo scusa per gli eventuali errori commessi. Fatemi sapere cosa ne pensate lasciando un commento qui sotto e/o accendendo la stellina 🌟
Un bacione e alla prossima.

P.S. Domandina per voi:
Qual'è la vostra serie Tv preferita?
(La mia Teen Wolf)

Romantica || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora