Capitolo 20 -Harry-

4.6K 267 106
                                    

"Ragazzi! Sono felicissimo di vedervi."  Blaise mi abbracciò con forza per poi fare lo stesso con Draco, che si lasciò andare al gesto di affetto con una smorfia appena accennata di fastidio.
Mi aveva detto che non accettava ancora del tutto le sue scelte compiute al posto mio, ma stava cercando di ristabilire il loro affetto. Sorrisi guardandoli borbottare qualche parola di affetto e ringraziai Dio che la nostra permanenza a Chicago fosse iniziata con il piede giusto. La settimana era passata in modo abbastanza tranquillo, se evitavo di pensare al fatto che Draco e suo padre stavano portando avanti una battaglia senza senso e che sua madre era al centro dei due fuochi, con il cuore diviso. Un paio di giorni dopo la sua improvvisa apparizione al locale, Draco le diede appuntamento a casa di Minerva. La villa della donna sembrava quasi essere per il mio ragazzo un territorio neutrale e sicuro, nel quale se fosse successo qualcosa, lui sarebbe riuscito a tenere in mano le redini. Per non essere di troppo io ne avevo approfittato per allenarmi nella sala da ballo, ma Draco aveva pensato bene di presentarmi ufficialmente a sua madre, così era spuntato nella grande stanza, cogliendomi sudato e soprattutto impreparato psicologicamente.
Narcissa, quello era il nome della donna, mi aveva sorriso dolcemente ed aveva accettato di buon grado la mia relazione con il figlio, raccontandomi di come si fosse sentita in colpa la prima volta che aveva rifiutato il suo orientamento sessuale e di quanto poco le importava adesso. Draco era suo figlio, e l'unica cosa che lei avrebbe voluto era vederlo felice.
"Harry? Sei con noi?" Blaise mi sventolò una mano davanti agli occhi cercando di attirare la mia attenzione che era momentaneamente sparita per far posto ai miei pensieri. Scossi la testa e lo guardai confuso.
"Scusa ero distratto. Hai detto qualcosa?" Chiesi abbozzando un sorriso imbarazzato, lui sbuffò facendo finta di essere infastidito.
"No, ce ne stiamo solo andando via, ma sembrava che tu volessi rimanere qui in mezzo all'aeroporto a fissare il vuoto." Mi rimproverò stringendomi sul suo petto con un braccio e spettinando i miei cappelli con l'altra.
"Testa di rapa." Mormorò poi ridendo e lasciandomi andare, spingendomi in direzione dell'uscita, dove Draco era in piedi con lo sguardo fisso su di noi.
"Tutto bene con lui?" Chiese a bassa voce mio fratello, ancora troppo lontani dal biondo perché lui potesse sentire le nostre parole.
"Hai un bravo migliore amico, Blaise." Lo rassicurai sorridendo nella sua direzione senza sbilanciarmi troppo.
Blaise annuì sorridendo anche lui ed io mi rilassai.
Blaise aveva invitato entrambi a soggiornare a casa sua per quel week end e noi ovviamente non avevamo potuto rifiutare la sua offerta. Infondo io avevo la mia stanza in quella casa e Draco avrebbe potuto usufruire del divano letto del salotto.
"Bene, abbiamo ancora un'ora prima dell'appuntamento con il sarto. Vi andrebbe un caffè ?" Chiese Blaise allacciando la cintura e mettendo in moto l'auto, guardandomi poi dallo specchietto retrovisore in attesa di una mia conferma. "Perché no..." Sorrisi e lui si decise a partire.
Il bar nel quale ci portò era uno di quei locali moderni, frequentati spesso da persone altolocate con la puzza sotto il naso e troppi soldi da spendere.
Stonava totalmente con lo stile di vita a cui ero abituato e a cui Blaise era abituato, ma non dissi nulla. Sapevo che stava lavorando tanto e che sposando Pansy, parte dei soldi della ragazza oramai erano anche suoi.
"Ehi Nora, ci andiamo a sedere al solito tavolo." Fece Blaise ad una signora dietro alla casa che alzò lo sguardo verso di lui e lo accolse con un caldo sorriso. Aveva all'incirca una trentina d'anni ed indossava una camicia rossa e un paio di pantaloni semplicemente neri che ne risaltavano la figura slanciata. Annuì nella nostra direzione e fece cenno a Blaise di fare come voleva.
Lui con sicurezza, passò attraverso una porta e ci guidò in un altro ambiente. Era più accogliente e riservato rispetto a quello che avevamo appena lasciato. I tavoli in legno erano messi a distanza tale da rendere privato ognuno di loro. Blaise si sedette ad uno di questi, e noi lo seguimmo facendo lo stesso.
"Io e Pansy veniamo spesso qui." Disse sorridendo e guardandosi intorno felice. Era decisamente cambiato da quando aveva lasciato New York, e dovevo ammettere che togliendo alcuni lati negativi della sua nuova personalità, il nuovo Blaise mi piaceva. Lo avevo sempre visto come la mia guida, il mio fratellone, quello che sapeva sempre cosa fare e quali scelte prendere, avevo idealizzato la sua figura nella mia testa per poi rendermi pian piano conto che era soltanto un ragazzo come tutti gli altri. Adesso, mentre lo guardavo raccontare aneddoti a Draco, ero fiero di ciò che era riuscito a diventare da solo, per se stesso.
"Io prendo un caffè." Dissi alla signorina non appena fu il mio turno di ordinare, sorridendole poi educato.
"Va bene, vi porto subito i vostri ordini." Fece lei mettendo via il blocchetto sul quale aveva segnato le nostre richieste e sparendo dietro la porta dalla quale eravamo entrati.
"Allora Harry, che mi racconti? Te la sei fatta la fidanzatina?" Scherzò Blaise lasciandomi un pugno scherzoso sul braccio, facendomi cominciare a tossire come un malato per aver fatto andare di traverso la saliva. Battei più volte la mano sul petto in attesa di riprendermi e con la voce rauca risposi.
"Fidanzata? Ma anche no." Ammisi, lui sembrò non credere alle mie parole.
Evidentemente la mia improvvisa crisi respiratoria era stata troppo vistosa per non essere stata notata.
Draco sbuffò annoiato e con una gomitata verso il suo migliore amico, mi rivolse di nascosto un occhiolino.
"I ragazzi di oggi, così timidi..." Mi prese fintamente in giro ed io accompagnai la sua bugia con un sorrisetto imbarazzato.
"Beh semplicemente mi sto godendo qualche bella serata in compagnia." Sbottai a bassa voce, continuando a mettere in scena un bel siparietto che in realtà mi stava divertendo. Non stavo neppure mentendo, stavo soltanto omettendo qualche soggetto e qualche dettaglio.
Blaise stette pet ribattere, ma la stessa Nora che ci aveva accolti, ci portò ciò che avevamo chiesto, interrompendo il nostro scambio di battute,  che nessuno parve voler riprendere successivamente, limitando la conversazione a temi più leggeri come eventi mondani e sportivi, che si protrassero fino alla fine delle prove degli abiti e che ci accompagnarono anche nel tragitto verso casa.
"Sono distrutto." Si lamentò Blaise entrando nell'abitazione con me e Draco al seguito. Io e il biondo camminavamo uno al fianco dell'altro, con le mani quasi a sfiorarsi.
Più di una volta avevo quasi ceduto alla voglia di farle avvicinare e stringere la mia mano nella sua, ma fortunatamente avevo frenato i miei istinti sempre prima di scatenare un putiferio. Anche in quel momento avevo lo strano istinto di toccarlo, o anche solo di scrutarlo come di solito facevo, sarebbe stato, però, troppo sospetto. Sospirai frustrato e cercai di concentrarmi sulla figura della futura moglie di mio fratello, che aveva appena fatto capolino dalla cucina con un bicchiere di vino rosso tra le mani e l'aria felice.
Salutò Blaise con un dolce bacio sulle labbra, prima di venire ad abbracciare me e Dray, chiedendo a raffica di come fossero andati il viaggio e la prova dei vestiti, se avevamo fame o se avevamo bisogno di andarci a dare una rinfrescata.
"Pan, calmati e falli respirare. Sono abbastanza grandi da saper provvedere ai propri bisogni da soli." Rise Blaise mettendo le mani sulle spalle della ragazza che subito sorrise e si calmò.
"Certo hai ragione." Borbottò lasciandosi andare tra le braccia del suo fidanzato che ridacchiò.
"Beh fate come se foste a casa vostra." Disse con un sorrisino enigmatico. Stavo per girare i tacchi e andarmene, cercando qualche scusa per trascinare Draco con me, quando mio fratello mi bloccò.
"Ah Harry, abbiamo altri ospiti, quindi ho pensato che tu e Dray potreste dormire nella tua stanza per stanotte..." Fece quasi scusandosi per quella notizia che sicuramente pensava avrebbe fatto arrabbiarmi.
"Cosa?" Esclamai allora, lui alzò le spalle fintamente innocente.
"Dai non lamentarti, è solo per una notte, ho già messo una brandina per lui." Mormorò ed io sbuffai guardando il biondo che stava cercando di fare il disinteressato, appoggiato alla porta della cucina.
"Se lo dici tu." Borbottai avviandomi verso la mia stanza.
Sentii i passi di Draco seguirmi e subito sorrisi, fermandomi e aspettandolo. Lui ricambiò il mio sguardo e ridacchiò affiancandomi.
"Blaise mi ha raccomandato di non invadere troppo i tuoi spazi." Mormorò lasciandomi un bacio veloce sulle labbra che mi fece rabbrividire.
Il piacere di sentirlo così vicino a me si univa all'adrenalina scatenata dalla paura che Blaise o Pansy fossero spuntati da un momento all'altro alla fine del corridoio, cogliendoci con le mani nel sacco.
"Vieni, ti faccio vedere la camera." Dissi staccandomi da lui e prendendolo per un polso, lo trasportai insieme a me nella cameretta per poi chiudere a chiave.
"Potrei abituarmi a questo tuo modo di fare." Fece malizioso il biondo, avvicinandosi lentamente a me per poi appoggiare le mani sui miei fianchi e la fronte sulla mia, mentre i nostri respiri tornavano ad incontrarsi. Sorrisi e lo baciai di nuovo, prima di allontanarmi bruscamente al bussare alla porta. "Cazzo." Sbottò ironicamente Draco, ridacchiando ugualmente divertito, soprattutto al vedere la mia faccia infastidita. Lui andò ad aprire e io mi andai ad affacciare alla finestra per far finta di essere occupato.
Quando Blaise entrò, però, il suo sguardo era ugualmente confuso.
"Come mai era chiuso a chiave?" Chiese aggrottando le sopracciglia in modo buffo. Me lo sarei immaginato a fare il padre, con il cipiglio duro di chi sta per fare una ramanzina, ma gli occhi addolciti di chi continua ad amarti qualsiasi cosa accada.
Sarebbe stato sicuramente un ottimo padre, sorrisi.
"Devo averlo fatto per sbaglio, sai che è mia abitudine." Feci tranquillo, bloccando sul nascere Draco che mi fece un occhiolino di nascosto.
Blaise incrociò le braccia e assottigliò lo sguardo. I suoi sospetti stavano aumentando giorno dopo giorno; riuscivo a percepire la sua confusione e i suoi dubbi scalfirmi la pelle, quando alternava lo sguardo tra me e a Draco, o quando commentava un nostro strano modo di fare.
Avrebbe scoperto tutto prima o poi, ed ero convinto che il momento della verità non fosse poi così lontano.
"So che voi due ve la intendete meglio di quanto mi stiate facendo vedere, ma farò finta di nulla..." Sbottò alla fine con una scrollata di spalle che fece ridere Draco e inquietare me.
Era così evidente la nostra, ormai collaudata, armonia?
"Comunque volevo chiedervi se stasera avete voglia di uscire..." Disse ammiccando nella nostra direzione con l'emozione di un diciottenne troppo cresciuto.
"Come i vecchi tempi?" La voce di Draco era divertita ma anche malinconica.
"Pensavo più ad un addio al celibato dell'ultimo momento. Qui non ho amici e questo è l'unico momento che potrò passare con voi prima del matrimonio, quindi..." Si portò una mano alla bocca mangiando le unghie nervoso.
"Ma avremmo dovuto preparare qualcosa noi!?" Esclamai sorpreso dalla scelta di mio fratello. Non che noi avessimo in mente di fare qualcosa, ma mi sembrava una cosa triste che fosse stato lui a chiedere a noi di festeggiare.
Avremmo dovuto almeno proporre noi la serata. Blaise scoppiò a ridere per la mia reazione e scosse la testa incredulo. "Lo sai anche tu che le cose normali non sono adatte a noi." Disse deciso, lo guardai per qualche istante indeciso sulla risposta da dare, poi sospirai annuendo.
"E addio al celibato sia."

"Sei sicuro che non sia un problema per Pansy?" Chiese Draco, quando, seduti in un locale, la cameriera ci portò i nostri drink. Mio fratello agguantò il suo e bevve un sorso prima di rispondere sorridendo.
"In realtà è stata proprio lei a suggerirmi di farlo." Ammise fiero della sua promessa sposa. C'era una sintonia tra loro che mi rendeva felicissimo, anche se un po' invidioso. Ero stato proprio io a cercare una certa lontananza da Blaise, quella che mi avrebbe permesso di prendere le mie decisioni in totale libertà, eppure, vederlo così affiatato con Pansy, mi rendeva geloso della loro vicinanza.
Draco, che aveva notato il mio stato d'animo, appoggiò la sua mano sulla mia gamba, tenendo nascosto il gesto grazie al tavolino in legno. Abbozzai un sorriso. "Beh, allora propongo un brindisi a Blaise e al suo matrimonio!" Urlai quel tanto che bastava per farmi ascoltare dai due ragazzi, anche se qualcuno si voltò ugualmente nella nostra direzione, alzando i calici.
I nostri bicchieri si toccarono, segnando l'inizio di quella che a prima vista mi sembrava una serata in bilico tra il divertimento e la catastrofe.
Bevvi tutto d'un fiato e posai il bicchiere sul tavolo. "Andiamo a ballare!" Mi impuntai, Blaise fu il primo ad alzarsi, seguendomi in pista con il fianco coperto dal migliore amico. Cominciai a muovermi come sapevo e ben presto a me si unì Draco. Inutile dire che in una manciata di minuti intorno a noi si cominciò a creare una specie di vuoto, mentre gli altri clienti ci guardavano ballare al ritmo della musica. Anche Blaise era uno di quelli, non era mai stato un genio a ballare e ancor meno amava stare al centro dell'attenzione.
"Stiamo dando spettacolo." Disse Draco ad un certo punto, sfiorando il mio orecchio con le labbra, mandandomi in brodo di giuggiole.
Approfittai della sua vicinanza per mettere in atto uno dei miei passi preferiti, presi la mano di Draco e scivolai sotto le sue gambe in spaccata, scatenando le urla sorprese di chi ci stava intorno. Rivolsi un sorrisino di sfida al biondo e lui per tutta risposta si allentò i bottoni della camicia e arrotolò le maniche fino all' avambraccio, scatenando in me l'eccitazione che solo lui riusciva a farmi provare.  Capite le nostre intenzioni, qualcuno disse al deejay di mettere la musica giusta per un freestyle e lui lo fece volentieri, alzando il volume in maniera quasi eccessiva. Ammiccai verso Blaise e aspettai al margine del nostro ring improvvisato, che Dray facesse la sua prima mossa.
Lui si avvicinò tranquillamente al centro del cerchio e cominciò a saltellare per poi fare una piroette ed un inchino, prendendomi in giro e facendomi ridere, dato che sapevo che anche lui studiava danza classica.
Alzandosi dall'inchino, creò una serie di passi che fecero andare gli "spettatori" in visibilio e me in trans.
"Tocca a te, marmocchio." Draco mi diede una piccola spinta in modo scherzoso e arretrò, aspettai che si fosse allontanato del tutto prima di prendere la rincorsa e fare una capriola in aria, atterrando proprio davanti al lui, lo fissai dritto negli occhi mentre mi lasciavo andare e ballavo a modo mio. Niente regole, niente coreografie o punte. Solo danza.
Andammo avanti così fino a quando, sfinito, Draco fece un mezzo inchino, ed insieme ce ne tornammo al tavolo, acclamati come dei vip.
"Vi siete dati da fare." Esclamò Blaise divertito. Io risi.
"Già, non ce l'ho fatta a resistere alla tentazione e devo dire che Draco se la cava piuttosto bene per essere un vecchietto." Dissi causando le risate di mio fratello e il musetto triste del biondo, a cui ero tentato di rimediare con un bacio sulle labbra, ma che dovetti lasciare sul suo volto.
"Ragazzi." Blaise ci richiamò e solo quando mi voltai nella sua direzione, mi resi conto che mi ero eclissato a guardare il biondo e che lui aveva ricambiato il mio sguardo con una certa insistenza. Arrossii e cominciai a balbettare qualcosa di sconnesso, ma Blaise non ci aveva richiamato per quello, anzi, i suoi occhi puntavano lontano dal nostro tavolo, verso un punto buio della sala. Aggrottai le sopracciglia e cercai di capire a cosa fosse rivolta la sua attenzione.
"Credo che dovremmo andare via. Anzi, ne sono certo." Disse d'un tratto. Continuai a guardare nel punto buio del locale, ma tutto quello che vidi fu un ombra scura guardare nella nostra direzione, prima di essere trascinato via.

Ehilà, ecco a voi un nuovo capitolo. È un po' confusionale, ma è un capitolo di passaggio, spero vi possa piacere. Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e/o accendendo la stellina qui sotto.

Romantica || DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora