«Arya, ti prego. Fermiamoci mi fanno malissimo i piedi» mi lamento come sempre con la mia migliore amica. Annuisce e ci sentiamo in un bar del centro commerciale. «Allora, sei emozionata?» non so di cosa vuole parlare Arya, ma la vedo molto strana. «Arya, lo sai che con me puoi parlare di tutto vero.» la tranquillizzo. «Bene, perché in quel negozio è appena entrato Luca.» Luca? Il papà della mia bambina? Mi sento male. «LUCA? QUEL LUCA?» lei annuisce senza aggiungere nulla. «Non posso farmi vedere in questo stato, capirà tutto! Andiamocene. » Mi alzo di scatto dalla sedia ed esco dal negozio. Non pensavo di essere cos' veloce anche con i quindici chili in più. Arya è sparita, io sono già arrivata alla macchina e lei sta ancora dentro il centro commerciale. «Luana! Sei impazzita?» Mi raggiunge con il fittone, apre la macchina ed io immediatamente entro dentro. «Non sono io la pazza, sei tu che sei lenta. Cosa hai fatto per dieci minuti?» Le rispondo «Cercavo di starti dietro.» sbotta tutta una volta. Non mi sento molto bene, per non parlare di questi ormoni. Mi viene da piangere e non so neanche io il motivo. «Lù, che ti succede?» mi chiede la mia migliore amica preoccupata. «Nulla. Sono gli ormoni» Penso, non ne sono molto sicura in tutta onestà. «LÙ» mi conosce troppo bene. «E va bene. Ho paura. Ho solo 16 anni e tra qualche giorno partorirò. Ho paura per Thea. Dovrà crescere senza un padre per colpa mia!» cerca di abbracciarmi. «Sai cosa devi fare?» mi risponde guardando il centro commerciale. «No, non posso.» sono sempre più convinta che non riuscirò mai a dire a Luca che tra qualche giorno diventerà. «Lù, devi farlo. se non vuoi parlargli scrivili. Adesso.» non so come, ma riesce a convincermi. Apro Instagram e cerco ''@luca.pirozzi'' non lo seguo neanche. Per fortuna ha l'account libero. ''Ehi, scusami il disturbo. Devo dirti una cosa ma non mi va di farlo tramite messaggi. Potremmo vederci stasera?'' Preferisco dirglielo in giornata perché ho paura di partorire prima di averglielo detto. Nel frattempo che aspetto la sua risposta giro sul suo profilo. Ho scoperto che ha 19 anni: Perfetto non si prenderà mai una responsabilità così grande. Daje così Lù! È arrivata la tanto attesa risposta. ''Ehi, da quanto tempo. Senti oggi non posso sono di turno al centro commerciale. Se vuoi ci possiamo vedere domani. Che ne dici?'' «Stiamo già al centro commerciale. Chiedili se poi passare un secondo e diglielo subito.» Annuisco e gli scrivo il messaggio. ''Oh, deve essere d'avvero molto importante. Comunque si. Ti aspetto dall' alcoot'' risponde immediatamente lui. «Vai, ti aspetto qui. sii decisa» mi da coraggio Arya. Esco dalla macchina ed entro nel centro commerciale. Ecco l'acoot. Entro cerco il viso di Luca. ECCOLO!! Appena mi vede sorride, poi abba lo sguardo sulla mia pancia e addio sorriso. «Ciao!» Parla per prima lui. Il mio cervello è fuso ormai. «Ciao, puoi uscire un secondo dal negozio?» Ed ecco che qui capisce tutto. Annuisce e con un cenno di mano avvisa il suo collega. Ci andiamo a sedere al bar dove fino a 20 minuti fa ero seduta con Arya. «Allora? Devi parlarmi?» non è il Luca che ho ''conosciuto'' nove mesi fa. «L'hai capito vero?» rispondo io. «Pensi sia stupido?» mi risponde. Okay, è arrabbiato. «Scusa se non l'ho fatto prima ma avevo paura.» Rispondo, sono sull'orlo del piangere. «Scusa? ma sei seria. Quando partorisci?» . «In questi giorni.» . «Cioè. Io tra pochissimo divento padre e lo scopro solo adesso. Mi sei caduta d'avvero in basso.» Dopo questa pugnalata dietro la spalla si alza e ritorna in negozio. Io invece, mi asciugo le lacrime, mi alzo e cerco di raggiungere la macchina di Arya.
Siamo appena arrivate a casa mia. Strada facendo non ho detto nulla. Sono troppo ''Scioccata'' per parlarne. Entriamo nel mio appartamento e mi reco subito in cucina. C'è un bigliettino sul frigo. ''Amore, scusaci. Siamo dovuti partire dalla nonna Luisa. Torniamo domani o dopodomani. Se vuoi fai dormire Arya da noi. Se facciamo più tardi ti avvisiamo -mamma e papà. ps. non partire prima che noi torniamo. -mamma'' sorrido a quel bigliettino anche se poteva tranquillamente mandarmi un messaggio, vabbè. «Arya. i miei sono partiti. Ti va di dormire qui con me?» le chiedo, lei annuisce e va a sedersi sul divano. «L-Lù? Possiamo parlare?» mi domanda «scusami Arya, sono stanca e sto morendo dai dolori, ne parliamo domani okay?» la ''spengo'' e entro in camera mia. Sono triste ma non so il perché, cioè alla fine è colpa mia. Sono stata una stupida. Apro Instagram e vedo alcune stories. Ad un certo punto sento bussare alla mia porta. «Lù?» non dico nulla. Apre la porta ed entra. «Possiamo parlare? Ah ho ordinato la pizza.» sorrido involontariamente e le faccio segno di sedersi sul letto vicino a me. «Allora, cosa è successo?» Sbotta dopo 10 minuti di silenzio totale. Non devo piangere ma ormai. « Si è arrabbiato!» rispondo singhiozzando. «Oh Lù. Ma che ti aspettavi dopo nove mesi.» so che sta dalla mia parte ma ha ragione al 101%. «Lo so, però adesso sto più tranquilla perché sa tutto.» mi sorride e aggiunge: «Adesso, con la bambina?» Eh, con la bambina? «Non so, io comunque sono sua madre e lui è suo padre. Non so lui cosa vuole fare.» Annuisce e sentiamo il citofono suonare. «PIZZA!» si alza di scatto e va ad aprire. Io con molta fatica mi alzo dal letto e la raggiungo «Luana. È per te!» Per me? «E Luca» Luca! Entro nel panico. Scendo o lo faccio salire? No, no scendo. «Digli che scendo.» annuisce e lo informa. Prendo le ciabatte e scendo, per fortuna l'ascensore è libero. Lo prendo e scendo immediatamente. Apro il portone e lo vedo con una busta rosa. «Ehi.» Mi dice appena mi vede. Lo sento molto più calmo. «Ciao» Sussurro. «Allora, sono ancora molto arrabbiato con te. Però è mia figlia o mio figlio. E la o lo amo un sacco anche se la o lo ''conosco'' da un paio di ore. Sono venuto a dirti che mi prenderò le mie responsabilità, ti aiuterò in tutto. Il nostro unico legame è il bambino o la bambina.».
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16 years old and pregnant
Teen FictionCome può una semplice ragazza di soli 16 anni prendersi cura di un bambino? Una cosa quasi impossibile. A 16 anni non si è tanto responsabili per prendersi cura di se stessi, figuriamoci di un figlio. E invece per la nostra piccola Luana tutto quest...