*Il giorno dopo*
Sono le otto del mattino. Oggi mi madre non va a lavoro così mi accompagna all anagrafe. «Lu, andiamo anche al mercato, dopo l'anagrafe?» mi domanda mia madre. «Si, ma con le bambine come facciamo?» domando, oggi fa troppo caldo e portarle sotto al sole per 2/3 ore non mi sembra il caso. «chiedi alla mamma di Luca» giustamente mi ricorda mia madre. Prendo il telefono e la chiamo. «Pronto?» risponde al secondo squillo. «buongiorno, potresti farmi un favore?» domando subito. «Certo cara, dimmi pure» risponde «Se tra un oretta di porto le bambine puoi tenermele fino all'ora di pranzo?» sono "preoccupata" per la risposta. «ODDI! Certo che sì. Ti aspetto cara» sorrido e chiudo la chiamata. Mi alzo e incomincio a sistemare la stanza e poi vado a lavarmi e cambiarmi. Quando esco dal bagno sono le 8:30, mia madre e pronta e mi ha cambiato una delle bambine. «lascia mamma, faccio io» dico appena entro in camera e vedo che stava per prendere Thea per cambiarla. «Si, tieni. Io e Grace incominciamo a scendere. Vi aspettiamo giù.» dice prendendo la carrozzina con la bambina ed uscendo dalla stanza. Cambio la bambina e subito dopo faccio la stessa ed identica cosa che ha fatto mia madre. «Allora, borsa delle bambine l'ho presa, il mio zainetto l'ho preso, occhiali da sole, chiavi. Okay ho preso tutto. Adesso andiamo dalla nonna» mi rivolgo a Thea come se potesse capirmi. Esco da casa e chiamo l'ascensore. Arrivo in Garage e con l'aiuto di mia madre metto la bambina affianco alla sua sorellina ed entro in macchina. «Casa di Luca dov'è?» mi domanda mia madre. «Oh, vicino all'anagrafe.» rispondo io. Arriviamo e scendiamo dalla macchina. Montiamo le carrozzine «io trascino Grace e tu trascini Thea» dice mia madre. Non so perché ma si è affezionata molto a Grace. Questa cosa non mi va a genio. Arriviamo, per fortuna non c'è nessuno quindi firmo e dopo 20 minuti arriviamo a casa di Luca. Suono e mi risponde al citofono lui «chi è?» ha la voce ancora impastata di sonno «Papà, siamo noi» rispondo sorridendo «oh, le mie piccoline. Entrate!» ci apre il cancello ed ecco che ha distanza di 22h sono nuovamente in questo paradiso di casa. Entriamo nel salotto e mia madre e la mamma di Luca si presentano. «Allora noi andiamo. Le veniamo a prendere per ora di pranzo. Qualsiasi problema chiamatemi» dico uscendo dalla casa con mia madre. «Direzione MERCATO!» ulta mia madre correndo verso la macchina. Io mi metto a ridere.*13:30*
Girando e votando per tutto il mercato si sono fatte le 13:30. «Mamma, ti prego andiamo a casa?» domanda alla donna al mio fianco. «Certo. Andiamo a prendere le gemelle. Incomincia a mandare un messaggio a Luca» annuisco e mando un messaggio al papà delle mie bambine ''scusami per il ritardo, stiamo arrivando. incomincia a prepararmele'' invio e aspetto una sua risposta che al dire il vero non tarda :'' Va bene mamma. Ti aspettiamo'' insieme alla sua risposta mi invia una foto: sono le bambine che dormono nelle culle. Sono dolcissime, sorrido e non rispondo. Dopo 15 minuti arriviamo finalmente a casa Pirozzi. «Vai tu, io vi aspetto qui.» annuisco uscendo dalla macchina e dirigendomi al portone della villa. suono e aspetto che mi aprono. «Chi è?» risponde il padre al citofono. Adesso che ci penso il padre non l'ho ancora conosciuto. «Salve, sono Luana» rispondo non sapendo come presentarmi. «Oh, si cara entra pure.» dice subito dopo aprendomi il cancello. Passo per la seconda volta in quel giorno dal giardino ed entro nel salone. «Salve, io sono Marco. Il nonno.» mi sorride porgendomi la mano. «Salve, io sono la mamma» rispondo senza ripetere il nome. «Luca e le bambine sono al piano di sopra nella camera sua. Puoi andare.» mi dice ''lasciandomi libera''. Annuisco e vado su. Appena vado al piano di sopra ci sono cinque stanze. Busso alla prima che mi capita e per fortuna è quella di Luca. «Avanti mamma.» mi chiama. Entro e vedo le bambine sul letto sveglie e Luca che sta giocando con loro. «Ciao piccole, come sono state?» mi rivolgo a Luca. «Benissimo, sono due bambine dolcissime. Però adesso ci sono tre sorprese per te. » mi risponde «Ah si?» sorrido io. Lui annuisce «La prima è che lei, signorina è invitata dalla sua famiglia a pranzare qui, che ne pensa?» bisbiglia alla fine. Io non rispondo, prendo il telefono e mando un messaggio a mia madre. '' Vai a casa, io mangio da Luca con le bambine. Ci accompagna più tardi. Ti voglio bene'' blocco il telefono e annuisco a Luca che subito dopo lui mi sorride e prende le bambine in braccio e mi fa chiudere gli occhi. «Non aprirli» Urla, sono preoccupata perché ha in braccio le bambine e deve ''dirigermi'' verso la seconda sorpresa. Finalmente siamo arrivati d'avanti ad una porta bianca, l'ultima del corridoio. «Allora mamma, al nostro tre apri la porta» bisbiglia Luca. Ho un po' di paura ad essere sincera. «1...2...3 APRI!» urla. Apro prima gli occhi e poi la porta. A quella vista stavo per svenire. Entro in quella stanza paradisiaca. È enorme con le pareti rosa e tre finestre enormi che fanno entrare tutto il sole. Poi ci sono due culle bianche con i nomi Grace e Thea sopra, altri mobili bianchi e poltroncine rosa. Ripeto è perfetta. «Oh mio dio!!» è l'unica cosa che riesco a dire. «Ti piace?» mi giuro e vedo che sorride. «È perfetta!» rispondo. «Non è ancora finita però» dice passandomi una bambina e abbracciandomi con il braccio libero. Mi lascia un bacio sulla testa. «Non voglio rovinare la situazione ma noi stiamo andando, torniamo tra una settimana. » dice la madre bussando alla porta della camera delle bambine. Poi entra e lascia un bacio sulla guancia del figlio. Poi si avvicina verso le bambine e le saluta allo stesso ed identico modo. Prima di uscire si avvicina a me. «Ti piace?» mi sussurra prima di lasciarmi un bacio. «Oh si, grazie mille signora Pirozzi. » le rispondo. «Ma per favore, chiamami pure Afya. Adesso noi andiamo.» dice uscendo dalla porta. «Quindi siamo soli. » mi rivolgo a Luca. Lui sorride ed esce dalla stanza con Thea e scende giù in cucina.
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16 years old and pregnant
Teen FictionCome può una semplice ragazza di soli 16 anni prendersi cura di un bambino? Una cosa quasi impossibile. A 16 anni non si è tanto responsabili per prendersi cura di se stessi, figuriamoci di un figlio. E invece per la nostra piccola Luana tutto quest...