*Il giorno della visita*
Finalmente o purtroppo oggi portiamo le bambine dalla dottoressa. Sono molto in ansia per fortuna Luca riesce a calmarmi il 99% delle volte. Oggi voglio chiedere alla pediatra se posso svezzare le bambine anche se è passata una settimana dalla loro nascita. Mia mamma mi ha detto che è troppo presto ma si potrebbe fare. Sono le 4:30 e alle 5:00 abbiamo la visita. Sto aspettando Luca che ci venga a prendere. Le bambine sono pronte e per fortuna stanno dormendo. «Luana, è arrivato Luca» mi avvisa mia madre, come al solito decidiamo di prendere le bambine e metterle nella carrozzina che ha lui in macchina. «Ciao papino» lo saluta mia madre appena lo vede con un bacio sulla guancia. «Buonasera, le mie principesse?» domanda. «Papà siamo qui!» lo vedo entrare in camera mia, lascia un bacio sulla testolina di Grace, poi su quella si Thea ed infine lascia una bacio leggerissimo sulle mie labbra. «Dammene una. E andiamo che siamo in ritardassimo!» dice e gli passo Thea, semplicemente perché la tenevo in baccio. Io prendo Grace e la borsa delle bambine e andiamo. «Mamma, ci vediamo dopo...» le dico ma Luca mi interrompe subito dopo «Dopo cena, le porto a mangiare qualcosa» le dice. Mia madre annuisce e finalmente usciamo da casa. «Dove ci porti ?» gli chiedo furbamente. «Eh, sorpresa!» mi dice. Sicuramente non è un posto dove devo indossare un abito da sera oppure cose troppo chic altrimenti me lo avrebbe detto. Ma comunque sono troppo curiosa.
*20 minuti dopo*
Sono passati venti minuti infatti siamo in perfetto ritardo. Sono le 5:10 e noi dovevamo stare qui alle 4:55. Ci mettiamo ad aspettare, stranamente non ci sono tante persone quindi posso stare tranquilla. Ci sediamo Luca mi prende la mano per calmarmi. Ecco, questo è l'1% delle volte in cui non riesco a calmarmi. «Lu, calmati.» l'essere diventata mamma mi ha reso una ragazza molto protettiva e molto ansiolitica. «Pirozzi?» ci sentiamo chiamare. Ci alziamo e ''trasciniamo'' la carrozzina con le bambine dentro l'ufficio della Pediatra. «Buonasera!» ci dice la dottoressa. «Buonasera, ci scusi per il disturbo.» le dico. Lei ci sorride e ci fa accomodare. «Allora, come va?» ci domanda di nuovo. «Tutto bene.» rispondo. «Allora, è la prima visita vero?» Noi annusiamo. «Allora, dovete dirmi come si chiamano le bambine, quando sono nate e quando pesavano» ci dice. «Lei» dico indicando la primogenita «é Grace Jannen Pirozzi. È nata il 21 luglio, pesava 3kg e 5.» La dottoressa annuisce e scrive. Poi indicando Thea aggiungo «Lei e Thea Jamila Pirozzi. È nata il 21 luglio e pesava 2kg e 9 » Lei continua a scrivere. Poi alza la testa ci sorride e si alza dalla sedia. «Allora, vediamo queste bellissime bambine» dice avvicinandosi alla carrozzina «Oh ma sono Monozigote» ci dice subito dopo averle viste. In effetti le mie figlie sono identiche su tutto e per tutto ma Grace è più cicciottella invece Thea è più magra.
*Fine della visita*
«Allora, le bambine stanno benissimo. Ci vediamo tra un mese?» ci dice la dottoressa. Io non le ho ancora chiesto se posso svezzare le bambine. «Si, volevo farle una domanda» le rispondo subito dopo io «Dimmi tutto» mi dice. «So che è prestissimo ma posso svezzare le bambine?» domando con molta paura. «Oh, beh si Grace si. Thea ancora no.» immaginavo. Ma sono felice lo stesso. Annuisco sorrido ed usciamo dallo studio.
«come mai?» mi domanda Luca. Io non capisco e infatti gli chiedo se può rispondermi.«Come mai vuoi svezzarle?» domanda. «Oh, per comodità. E poi sento che non si saziano con il mio latte» lui annuisce mi sorride e finalmente arriviamo alla macchina. «Dove ci porti papi?» domando a il ragazzo affianco a me con la voce da bambina. «Eh, papi vi porta adesso in un parco, poi andiamo a fare la pappà» dice rispondendomi e lasciandomi un bacio tra la mascella e il collo. Sorrido e li prendo la mano. Non so cosa siamo io e lui ma tra noi due c'è qualcosa. Non so se lo amo. Non so se mi ama. So solo che voglio passare il resto dei miei giorni con lui, Thea e Grace, e chi lo sa... magari in futuro un altro bambino. Arriviamo finalmente al parco, scendiamo dalla macchina e cerchiamo un posto all'ombra per poterci mettere. Finalmente lo troviamo e ci sediamo. Ad essere sincera vedo Luca Molto teso. Come al solito prendiamo la parte superiore della carrozzina con la bambine dentro e le mettiamo e le mettiamo sopra la coperta una affianco all'altra. «Luana» mi richiama Luca. Tolgo lo sguardo da Grace e lo rivolgo a Luca. «Devo dirti una cosa, ma non so da dove iniziare» un colpo al cuore. Sono più che sicura che al 90% mi chiederà di metterci insieme o cose del genere. «Dimmi tutto» dico. Mentre lui stava incominciando a parlare Thea piange, sicuramente vuole la sua poppata. «Un secondo, do da mangiare a Thea e sono subito da te. Occhio a Grace» Mi da fastidio allattare le bambine in ''pubblico''. Lui annuisce e mi sorride. Io mi alzo e cerco un bagno.
*Altri 20 minuti*
«Eccomi» dico a Luca una volta arrivata di nuovo sotto l'albero. Lui mi fa segno di sedermi tra le sue gambe. Lascio la bambina affianco alla sorellina e mi siedo tra le gambe di Luca proprio di fronte alle bambine. «Devo dirti una cosa.» eccoci di nuovo. «si, dimmi» rispondo «Molti mesi fa, prima delle bambine, prima di noi. Ho fatto una domanda per lavorare in marina.» un'altro tonfo al cuore. «Q-quindi?» domando «Bhe, il giorno che sono nate le bambine mi è arrivata la risposta e mi hanno preso.» sono felicissima. «Oddio, congratulazioni!» rispondo saltandogli al collo. «si, ma...» quel ''si ma...'' non mi piace molto. «Ma?» chiedo preoccupata al massimo. «Dovrò trasferirmi in America per circa un anno.» il mio sorriso svanisce all'improvviso. «Ah...» rispondo. «Tranquilla, resteremo sempre in contatto. Non ti preoccupare..» mi dice, a cuor mio so che non è vero. Non importa se dimenticherà me, l'importante è che non si scordi delle bambine.
[Spazio me: Allora girls ecco il quattordicesimo capitolo. A malincuore vi dico che è l'ultimo capito della prima parte <3 <3. Scusate se la settimana scorda non ho pubblicato ma sto riscontrando dei problemi con wattpad :( comunque HO VISTO CHE SIAMO ARRIVATE A MILLE PERSONE !!!! OH MAI GOD! LOV IU GHERLS <3 ]
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16 years old and pregnant
Novela JuvenilCome può una semplice ragazza di soli 16 anni prendersi cura di un bambino? Una cosa quasi impossibile. A 16 anni non si è tanto responsabili per prendersi cura di se stessi, figuriamoci di un figlio. E invece per la nostra piccola Luana tutto quest...