Usciamo dal tatuatore e non riesco a non baciare Luca sulle labbra. «Grazie!» gli dico subito dopo il tatuaggio. «Ti amo!» sorrido e lo rifaccio. Quando ci stacchiamo mia mamma sorride. «Vieni con me in macchina?» mi domanda. Io guardo Luca. «No, le porto in un posto.» risponde Luca. Mia madre ci saluta e si mette in macchina per tornare a casa. Alla fine lei si è fatta solo un tatuaggio ovvero gli elefantini come i miei solo che si è fatta aggiungere sopra nostri nomi, perché sentiva troppo dolore. «Dove ci porti papino?» chiedo a Luca per spezzare il silenzio creato in macchina. «A comprare il tuo regalo per il compleanno.» mi risponde. Volevo fosse una sorpresa ma va bene così. Anche perché io lui ci conosciamo da un anno, quindi ci sta che sia preoccupato perché magari non sa cosa comprarmi. Annuisco e metto della musica. Ogni tanto mi giro per vedere le bimbe cosa fanno.
*Poco dopo*
Siamo arrivati difronte ad una concessionaria Fiat. Mi sta venendo un infarto. «Buonasera.» Sento la voce di Luca. «Buonasera..» risponde il venditore. «Oh, Signor Pirozzi. Come va?» aggiunge subito dopo avvicinandosi a Luca e stringendogli la mano. «Tutto bene, chiamami Luca comunque.» gli risponde ''il mio uomo'' «È successo qualcosa alla macchina?» domanda. Lo vedo un po preoccupato, forse perché Luca ha comprato la sua nuova macchina un mese fa: è una Fiat 500x bianca e nera. «No, no. Devo fare un regalino.» dici che regalino. È un regalone. «No Luca, sei impazzito?» gli domando. Dopo quei sette mila euro di vestito non posso accettare altri soldi da lui. Anche se siamo una famiglia. «Lu, se ti ho portato qui è perché voglio e posso, altrimenti non ti avrei manco portato.» mi risponde, facendomi azzittire del tutto. «Quindi il regalo è per...» domanda il venditore. «La mia fidanzata.» risponde subito orgoglioso. «Capisco, posso consigliarvi una 500. O preferisce una macchina Grande?» mi domanda. «No, la preferisco piccola, ma deve essere comunque comoda perché abbiamo due bambine e non vorrei trovarmi ''male''» il signore annuisce e ci pensa un po sopra. «Abbiamo una 500 a cinque porte, una tipo sempre a 5 porte...» fa un momento di pausa. «E poi basta, ci spostiamo sul grande.» onestamente mi sono innamorata alla 500 a cinque porte. «Potremmo vedere la 500 a cinque porte?» domando. Il venditore annuisce e si alza dalla sua sedia. «Eccola qui.» me la apre e me la fa provare. «Qui dietro ci entrano tranquillamente due seggiolini. Certo il cofano è piccolino ma un passeggino ci entra. Magari l'altro lo puoi messere avanti.» mi dice Luca. In effetti è la mia macchina. Sorrido involontariamente. «La prendiamo.» afferma subito Luca. «Ci vorranno due mesi prima che sia pronta. «Oh, perfetto. Deve sapere che tra un mese ho l'esame pratico e si spera subito dopo prenderò la patente.» annuisce e ci fa riaccomodare alla sua scrivania. «Adesso dobbiamo passare alla parte burocratica.» Ci passa sei fogli dove dobbiamo firmare, mi chiede il colore della macchina e come la voglio. Dopo 30 minuti buoni usciamo dalla concessionaria. «Ma sei impazzito?» dico appena siamo fuori vicino alla macchina di Luca. «Per..?» sa a cosa mi riferisco ma fa finta di nulla e mi sorride. «Ti amo!» dico buttandomi al suo collo e baciandolo. «Grazie, per tutto.» dico una volta staccati. «Grazie a te.» risponde lui imbarazzato. «Per..?» questa volta sono io a chiederli il motivo. «Perché mi hai dato una famiglia così bella.» sorrido e ci ribadiamo. «Adesso andiamo però.» mi dice sorridendomi. È ancora prestissimo sono tipo le 6 così chiamo Arya. «Pronto?» mi risponde. «Arya, che fai?» gli domano. «Mi sto preparando, devo andare dalla ginecologa.» io ed Arya abbiamo la stessa ginecologa, ovviamente gliel'ho consigliata io. «Possiamo venire con te zia?» Lei mi ha accompagnato in quasi tutte le visite, io farò la stessa cosa con lei. Siamo migliori amiche e le migliori amiche si aiutano in tutto e per tutto. «Certo amori. Vi aspetto sotto casa mia. Se potete venite anche adesso. Prima andiamo prima torniamo.» sorrido e le dico che stiamo andando. «Luca, portaci sotto casa di Arya.» gli dico ovviamente gentilmente. «Si capo.» mi risponde lui sorridendomi subito dopo. Dopo venti minuti buoni arriviamo sotto casa di Arya. «Ci vediamo a cena?» mi domanda l'amore della mia vita. «Non, ti so dire. Poi ci sentiamo okay?» Lui annuisce gli lascio un piccolissimo bacio e scendo dalla macchina. «Lu.» mi richiama. Mi ''affaccio'' dal finestrino. «Vuoi che le porto con me?» mi domanda. «No, se non è un problema le porto con me.» Rispondo. Non voglio andare contro Luca, ma essendo una mamma iperprotettiva preferisco averle con me, no che non mi fidi di Luca, ma le bambine sono cresciute e lui non è abituato. Annuisce e subito dopo apro la porcella per prenderle. Prendo Thea in braccio essendo una mammona e a Grace do la manina. Entriamo nel portone di Arya e la chiamo. «Yes?» risponde subito. «Siamo giù. » non chiude al telefono però non mi risponde più. Sento il rumore dell'ascensore aprirsi ed una Arya con la pancia avvicinarsi. La pancia assomiglia molto alla mia e infatti mi sorge spontanea la domanda. «devo dirti una cosa» gli dico. «Dimmi.» dice appena usciamo dal portone, io ho in braccio Thea e la mia migliore amica ha preso Grace. «Sono gemelli.» le dico subito. «Arya, sono nate da un anno. Adesso ti ricordi che sono gemelle?» lei pensa che io mi riferisca alle mie bambine. «No Arya, non hai capito. Tu..» dico. Lei allarga gli occhi e sorride. «No, che dici!» mi risponde. «Si A, la pancia è identica alla mia a quattro mesi.» gli dico. «Senti, andiamo che facciamo tardi.» ci rechiamo in macchina, io mi siedo dietro con le bambine perché ovviamente in macchina non ci sono i seggiolini. «Cosa avete fatto?» mi domanda, ovviamente si riferisce a me e Luca. «Oh, siamo andati a comprare il mio regalo per il compleanno.» rispondo mettendo il ciuccio in bocca a Thea. «Che ti ha regalato?» mi domanda. «Una macchina.» Arya alla mia risposta si strozza «Cooosa?» mi domanda. «Si, hai capito bene.»
*Dalla ginecologa*
«Marzolla?» chiama la segretaria. Ci alziamo prendo per le manine le mie gemelline ed entriamo nella tanto conosciuta sala della dottoressa. «Buonasera.» diciamo appena entriamo. «Oddio, Luana?» mi domanda. Io sorrido e annuisco. Faccio sedere le bambine su una sedia e su l'altra si siede la futura neo mamma. «Già» rispondo. «Oddio piccola, come stai?» mi abbraccia ed io ricambio. «Bene, loro sono le mie piccoline.» le dico presentando per la prima volta Grace e Thea alla Ginecologa. «Sono bellissime, ma adesso. Incominciamo con la visita?» La ragazza si stende e....
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16 years old and pregnant
Teen FictionCome può una semplice ragazza di soli 16 anni prendersi cura di un bambino? Una cosa quasi impossibile. A 16 anni non si è tanto responsabili per prendersi cura di se stessi, figuriamoci di un figlio. E invece per la nostra piccola Luana tutto quest...