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Evie's Pov;
Mi sveglio nel mio letto e sono le sette precise, mi alzo ed indosso i pantaloni della tuta e una felpa larga e lunga, raccolgo i capelli in due cipollotti alti, dopodiché vado a fare colazione in mensa.

Non appena entro noto Gil al bancone, spero davvero che non si giri verso di me e che non mi noti per tutto il tempo, invece come se ci fosse stato un cartello ad avvertirlo, si gira nella mia direzione e mi sorride, ricambio il gesto e vado a fare la fila, lo affianco e lui mi scocca una bacio sulla guancia.
Sorrido dopodiché una mano mi si poggia sul fianco e mi volto verso il ragazzo.
Jay...

"Buongiorno Evie!" Mi sorride ed io ricambio.

"Jay, dormito bene?" Chiedo togliendogli la mano dal mio fianco e lui aggrotta la fronte confuso, faccio spallucce e poi prendo i miei muffin e anche dei pancakes dopodiché mi dirigo al tavolo, in modo da avere qualche secondo di tempo per pensare su come comportarmi.

Allora, Evie... devi decidere prima che succeda qualcosa di sbagliato.
Gil o Jay?
Proporrei Gil, anche perché non ci ha provato con la ragazza poi antipatica della scuola e sicuramente non ti ha evitata per gran parte dell'inizio anno.
Quindi mia cara, dai a Gil l'opportunità!

La mia me interna mi stupisce...
fino a poco fa avrei detto di darla a Jay, e invece?!

"Evie, è successo qualcosa ? Sei strana " Gil si siede di fronte a me e si sporge in avanti poggiando i gomiti sul tavolo.
Le nostre facce sono vicine e io gli rivolgo un sorriso imbarazzato, dopodiché lo doing indietro, poggiandogli una mano in fronte.

"Va Bene, me lo dirai quando vorrai" ride e comincia a fare colazione, così faccio anche io ed una volta finito di mangiare, ci alziamo ed insieme andiamo agli armadietti.

Prendo i libri che mi sarebbero serviti dopodiché aspetto Gil e ci incamminiamo in aula, durante il percorso mi porta il braccio attorno al collo ed io porto il mio braccio dietro la sua schiena al livello del fianco.

"Non ho per nulla intenzione di impegnarmi in storia, oggi, sei con me ?" Gil mi sussurra sorridente ed io scuoto la testa e poi gli rivolgo uno sguardo.

"Ti pare ?! Ovvio che sono con te!" Mi mordo il labbro arricciando il naso e lui mi da un pizzico sulla guancia.

"Che ribelle che sei!" Mi schernisce ed io lo fulmino con lo sguardo, facendogli alzare la braccia in aria di cui una ancora reggente i libri.

"Buongiorno prof!" Diciamo insieme una volta in aula, ci sediamo all'ultimo banco e lui durante l'attimo in cui suona la campanella, avvicina la mia sedia alla sua, facendomi scontrare il lato desto contro il suo sinistro.
Durante l'ora guardo Gil e lo vedo impegnato a disegnare su di un foglio, mi sporgo per vedere di che si tratti, ma lui se ne accorge, si gira verso di me e mi scocca un bacio sul naso.

"Non puoi sapere cosa sto facendo, mi dispiace !" Dice chiudendo il block notes, io lo guardo triste e lui mi ribacia la guancia.

"Ragazzi, mi state per caso, nascondendo qualcosa ?" La voce di Audrey ci fa girare e io la guardo scocciata.

"Ti interessa davvero?" Mi precede Gil e lei lo guarda con sguardo stizzito, dopodiché gira i tacchi e va da Jay. "Non mi sta per niente simpatica lei" dice serio ed io rido coprendomi la bocca.

Dopo l'ora di storia ci siamo recati nel laboratorio, dove abbiamo sperimentato nuove formule;
Abbiamo fatto due ore di matematica e per concludere in bellezza latino!

Una volta usciti dall'aula siamo andati in mensa e dopo aver pranzato io e Gil abbiamo deciso di isolarci da tutto e tutti e siamo andati nel parco dopo il boschetto, ci siamo appostati sotto ad un albero ed io mi sono stesa poggiando la testa su una sua coscia.

"Allora... sull'isola com'è la situazione?" Chiedo girando una foglia tra le mani

"Beh diciamo che siamo stati peggio!
Si insomma ora l'aria è molto più respirabile, mah ci sono sempre le persone ignoranti...." dice ridendo ed io sorrido, alzo lo sguardo per guardarlo e lui mi accarezza la guancia con l'indice.

"Hai avuto notizie dai tuoi amici? Tra quanto arrivano?" Chiedo tornando nella posizione comoda di prima, Gil tossisce

"Si, arrivano stasera dopo cena...sai diciamo che non siamo proprio quegli amici che si vogliono bene... siamo più amici perché non abbiamo avuto altra scelta" fa spallucce ed io mi alzo di scatto, girandomi a guardarlo.
Ho un aria triste, perché non è una cosa di cui essere felici avere amici per convenienza. Mi avvicino a lui e sedendomi sulle sue cosce, gli porto le mani sulle sue spalle e lo guardo dritta negli occhi.

Le sue mani si appoggiano sui miei fianchi e mi faccio forza per parlare
"Mi dispiace, ma giuro che da oggi potrai essere libero di fare tutte le amicizie che vorrai, a partire dalla mia!" Gli sorrido e dopo nemmeno un secondo, mi afferra per le cosce e mi tira maggiormente a se, il suo petto è sotto il mio e le mie mani sono strette sulle sue spalle.
Lui alza di poco la testa, poi mi porta una mano sulla guancia e comincia ad accarezzarmi il labbro inferiore con il pollice, scende sul mento, attraverso il quale, una volta afferrato mi fa avvicinare il volto al suo, la mia fronte è sulla sua e nel giro di due secondi la distanza tra le nostre labbra si azzera del tutto.
Gil durante il bacio comincia ad accarezzarmi le cosce, provocandomi dei brividi per tutto il corpo.

"Non voglio che la nostra sia solo un'amicizia, Evie!" Mi guarda dritto negli occhi, ed io mi sento scombussolare lo stomaco, mi sposto da sopra alle sue gambe e mi siedo alla sua destra, gli afferro la mano e con l'aiuto dell'altra lo faccio sporgere verso di me, porto le mie labbra sul suo collo e con una scia di baci mi avvicino al suo orecchio.

"Anche io, Gil" sussurro sorridendo sulla sua pelle.

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