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Jay's Pov:


Sono seduto di fronte  a Lonnie, nella sua stanza e non so  come affrontare l'argomento. 

Devo poterle dire che nonostante, il bene che provo per lei, non è la persona giusta, non è la ragazza con cui vorrei creare una famiglia un domani, lontano, ma pur sempre un domani.

So che sembra strano, sentito da me, ma quando sto con Evie, riesco a fantasticare su come potremmo essere un giorno. Su come sarebbe, se ci sposassimo. Su come sarebbero i nostri figli, il primo figlio, maschio, avrebbe il colore dei suoi occhi, della sua carnagione, ma avrebbe il mio colore di capelli e il suo carattere. Viceversa il secondo figlio e per finire la piccola principessina, la mia preferita, che praticamente avrebbe tutto di Evie, con l'eccezione del mio carattere.

Insomma, fatemi normale!


"Ehi... che succede? Stai bene?" la mano che tocca la mia e lo stesso tono di voce in cui Lonnie mi parla mi fanno scuotere la testa  e ritornare con i piedi per terra.
"Ehm..si, tuttokay" Dico in primo momento ma poi mi correggo "No, ansi, non è per niente tutto okay!" Dico serio, lei mi guarda confusa. "Devo dirti una cosa." annuncio e lei annuisce. "Con te sto d'incanto" Mento, non voglio ferirla in tutto e per tutto, quindi ci andrò piano. "Mah, purtroppo, nel nostro rapporto non c'è il giusto interesse da entrambe i lati..." La guardo e posso notare i suoi occhi lucidi.
"Non voglio che con questo, io e te ci allontaniamo definitivamente, mi piacerebbe che continuassimo ad essere gli amici di sempre. Infondo, non è passato poi così tanto da che stiamo insieme, il tutto è risolvibile... No?" Faccio questa domanda, un po' ad entrambi.
"Si... okay... come vuoi..." le cade una lacrima che si affretta ad asciugare.

Mi alzo avvicinandomi a lei. Lei mi fa segno di bloccarmi e poi si alza mettendosi parallela a me.

"E' per Evie... non è così?" domanda con un filo di voce, io tossisco per schiarirmi la voce  poi sospiro.
"No. E' per me, per te ed anche per lei. Non meritiamo di soffrire, ne tu, ne io e neanche Evie. Possiamo andare avanti senza alcun rancore?" le domando cercando di creare con lei un contatto visivo, ma lei non me lo concede.
"Certo. Tutto chiaro." Fa un pausa, dopodiché prende il mio zaino da terra e me lo porge delicatamente. "Vorrei stare un po' da sola, se non ti dispiace..." dice a sguardo basso, io prendo il mio zaino e dispiaciuto di come la stia facendo soffrire esco dalla stanza. 


IL GIORNO SEGUENTE.


"Ehi ehi ehiiiii! Carlitooo!" Una voce irrompe nella stanza, e poi ad essa se ne aggiungono altre tre.
"Dormiglioni, svegliatevi! Stiamo tardando di molto!"
"Ho fame, vi dispiacerebbe alzarvi da quei letti fastidiosamente più grandi del mio?!"

Mi sveglio lentamente e non ho neanche il tempo di mettere a fuoco l'immagine che un cuscino mi viene suonato in faccia. Un peso si fa sentire sul mio bacino e sui fianchi, mentre dei capelli mi accarezzano le mani che stanno cercando di liberarmi dal soffocamento. 

Non appena il cuscino viene tolto dal mio volto posso vedere una Evie sorridente in felpa extralarge blu e  pantaloncini e calzettoni, alle sue spalle vedo Harry con un espressione scocciata e vicino a Carlos, Mal che cerca di farlo svegliare in malo modo.

Mi concentro di nuovo su Evie che sta sorridendo.

"Buongiorno, Jay!" dice divertita ed io scuoto la testa, mentre le porto le mani sulle cosce scoperte.
"Ehi. Vacci piano, è mia sorella!" Dice Harry notando il mio gesto. Gli alzo il medio e lui mi fulmina con lo sguardo.
"Alzati su" Evie scende dal mio letto facendomi l'occhiolino e poi prende le scarpe da terra e sedendosi sulla sedia di fianco a Harry, le indossa. 

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