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Ben's Pov:

Da quando io e Mal non stiamo più insieme tutto sembra andarmi male.
Non sono più quello di un anno fa.
Mi ha letteralmente stravolto la vita quella ragazza e questo in parte mi dispiace e dall'altra no.

Vorrei poter continuare a dare e fare di più per tutti, ma non ho le forze.
Lei mi manca da morire.

Pensare che il guaio l'ho fatto io, invitando quei tre a seguire la scuola qui.
Non sono pentito di questo, ma del fatto che uno dei tre, Harry, mi abbia portato via la ragazza sotto al mio stesso naso.

Sono stato uno sciocco, avete ragione, ma ora come ora ho in testa solo il modo per riprendermi la mia ragazza, non ce la faccio più.
Potrei sfidare Harry in un duello o in tre prove di abilità, per vedere Mal a chi debba appartenere.
Ma sarebbe come screditarla rendendola un oggetto di ricompensa.

Non voglio questo.

"Ehi. Ben mi stai ascoltando ?" Domanda Audrey.

Stiamo camminando per i corridoi della scuola, parlando del più del meno, mi ha appena raccontato come ha trascorso i suoi giorni a casa della nonna e credo di essermi perso l'ultima parte.

Sono fin troppo preso dai miei pensieri che a stento riesco ad interessarmi agli altri..
"Beh... tu invece cosa mi racconti? Come sta andando con Mal?" Domanda la ragazza al mio fianco.

Sospiro profondamente e comincio a raccontarle quanto è successo. 
Una volta finito di spiegarle tutto lei mi guarda comprensiva e mi afferra la mano dolcemente.
"Non avvilirti. Sei re Ben, figlio di colui che un tempo era una Bestia. Hai tutte le carte in regola per riconquistare la donna della tua vita." Mi sorride, io ricambio e poi l'attiro a me con uno scatto, abbracciandola.
"Grazie, Audrey" Le sussurro all'orecchio.
"Bene... guarda chi abbiamo qui.." la voce di Mal mi fa istantaneamente allontanare da Audrey, che quasi finisco a terra per il giramento di testa.

"Beh... io direi che sono ormai di troppo... ci si vede in giro" dice la mia amica, imbarazzata, per poi scomparire dietro le scale.
"Mal!" La blocco prima che possa fare altro.
"Possiamo... parlare?" Domando e lei annuisce.
"Di cosa vuoi parlare?" Mi guarda ed io mi acciglio.
"Di quanto è successo tra noi due.
Ti ho fatto mancare qualcosa?
Ho fatto qualcosa che ti ha ferita?" Domando e lei sbuffa

"Ben, è questo il punto.
Tu non fai mai niente di sbagliato o che possa ferirmi.
La nostra relazione è monotona e fin troppo calma.
Le manca quel pizzico di follia, è troppo ordinaria e questo non mi fa stare bene." Dice guardandomi negli occhi.

Trattiene delle lacrime e lo capisco dalle pagliuzze che le si sono formate negli occhi.

"Beh, come potrei rimediare?" La guardo serio mentre fa spallucce.
"Sta a te trovare il modo" risponde lasciandomi da solo nel corridoio.

Perfetto.
Sono ancora una volta da solo in questo corridoio.

"Ben pensa, accidenti..." Dico tra me e me.
Mi guardo attorno dopodiché torno di nuovo nel mio studio.
"Denise, per favore, appena puoi, convocami Evie e Carlos" avviso la mia segretaria che garbatamente riposa la cornetta.

Evie's Pov:

Sto bussando alla porta di Harry da cinque minuti, ma niente da fare.
Non mi apre.
Credo di provare a cercarlo da Carlos oppure da Lonnie...

Indietreggio e mi incammino verso la stanza di Lonnie ma prima che possa allontanarmi più di tanto si apre una porta alle mie spalle.
Mi volto ritrovandomi un Harry in giacca e cravatta, capelli apposto e occhi anche più ghiaccio.
"Però... un nuovo Harry a quanto pare..." Dico incrociando le braccia al petto.
"Beh, mia cara stilista, pronta per la festa più trash dell'anno?" Sorride ed io faccio una smorfia annuendo.

Ci dirigiamo all'esterno del palazzo e raggiungiamo la limousine.
Harry mi apre la portiera e mi fa salire, subito dopo sale lui e dopo del tempo ci dirigiamo alla frontiera.

"Chissà il perché di questa cena... il perché della volere fare proprio stasera e non una domenica mattina." Sbuffo e lui sorride.
"Evie... qualunque cosa accada, ci sono io qui, ricordatelo!" Dice serio e pieno di se.
Gli sorrido e lui mi prende la mano accarezzandone il dorso.

"Signorini, prego"
Scendiamo dall'auto e raggiungiamo il portone d'ingresso.
Bussiamo e viene ad aprirci Spugna.

"Oh per bacco, per tutte le stelle marine!
Il signorino Harry è qui!" Urla questa sorta di botte vecchia vivente.

"Entrate pure" sorride scostandosi e facendoci entrare.
"Beh... dov'è mio padre, Spugna?" Domanda Harry e il tappo della bottiglia di latte, fa spallucce.
"Bene Harry, mio caro, sei tornato, come speravo!"

Una quarta voce è nella stanza.
Ci voltiamo e il padre di Harry, Uncino è seduto sulla poltrona.
"Evie, tua madre sta finendo di addobbarsi, vuoi andare da lei?" Mi sorride, io scuoto la testa e lui annuisce.

Harry mi prende per mano e mi fa avvicinare a se.
"Mi fa piacere che voi andiate già d'accordo.
Anche perché dovete prepararvi all'essere guardati come fratelli, anche ad Auradon!"
Dice, poi un ticchettio ci fa voltare verso l'arco dell'atrio.
"Evie! Mia cara, come stai??"
La versione più magra che io abbia mai visto di mia madre mi si piazza davanti e mi si avvicina abbracciandomi per un istante.
"Mah guardati. Sei ingrassata un bel po'... ma non preoccuparti ho qui qualcosa che ti potrà servire, nel caso i pantaloni e le gonne non dovessero più entrarti" mi fa l'occhiolino e poi si avvicina al padre di Harry e si danno un bacio a stampo.

La stretta della mano di Harry si intensifica sulla mia ed io porto la mano libera sul suo polso, tranquillizzandolo.

"Beh... se volete seguirci miei cari... abbiamo una cena che ci aspetta" ci avvisa sempre il padre di Harry.

Io e quest'ultimo ci guardiamo per un po' e poi seguiamo i nostri genitori all'auto.
"Non dovevamo stare a casa per la cena?" Harry rompe il ghiaccio creatosi nel frattempo e mia madre sussulta.
"Beh, si da il caso che io con i fornelli non ci sappia fare più di tanto, lo stesso vale per tuo padre e di conseguenza abbiamo scelto un ristorante.
Si è aperto recentemente.
Credo che il proprietario sia... un amico intimo di Gaston!" Spiega la donna.
Alzo gli occhi al celo.
"Tesoro bello, ho notato alcune rughette... posso consigliarti la maschera di melma rossa, rara da trovare ma efficace per la pelle del corpo e del viso." Riprende a farmi una lezione di bellezza ed io mi passo una mano sulla fronte.
"Ehm si... come vuoi... saremo solo noi quattro?" Domando e lei sospira.
"Beh, noi quattro e... altre venti persone più o meno" specifica prendendo a guardare avanti a se.

Oh, di male in peggio...

***
Una volta finita la serata io e Harry siamo tornati ad Auradon.
Siamo stati tutto il tempo al tavolo con i nostri genitori.
Qualsiasi coppia non ha fatto altro che chiederci di come le nostre vite si stessero annoiando.

Io mi sono limitata a sorridere e a evitare ogni singola persona.

Soddisfacente come passatempo...

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Hello Everybody!!!

Scusatemi per il Ritardissimo maaaaa ho una buona ragione per cui aver postato così tardi!

Ero bloccata e indaffarata con la mia vita asociale da nerd malinconica!
Quindiiiiiii....
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se ci sono degli errori vi supplico di commentarli o segnalarmeli e niente.
Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate!
Vi voglio bene mie care/i lettrici/ori

-ChiariGiò 🇲🇽 🇮🇹 🇺🇸 🇬🇧 🇫🇷

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