Conseguenze

~7~

Jay's Pov:
Busso alla porta di Evie e, in compagnia di Carlos l'aspetto fuori la stanza.

"Ciao ragazzi" Gil viene alla porta mentre Evie è alzata che si aggiusta la tuta.
Ci raggiungono nel corridoio e ci dirigiamo in camera di Lonnie senza rivolgerci la parola.

"Ehi Evie, resti vicino a me? Jane non è potuta venire..." Carlos dice bussando alla camera di Lonnie

"Carlos, era scontato!" Gli risponde Evie abbracciandolo.
Lonnie viene ad aprirci e ci fa accomodare.

La stanza ha praticamente cambiato aspetto, la disposizione dei mobili è diversa.
DECISAMENTE DIVERSA.

"Beh ragazzi, aspettiamo Audrey, Chad e Ben con Mal e cominciamo la serata !" Lonnie batte le mani come se fosse una bimba piccola e io le sorrido, avvicinandomi.

"Piccola Lonnie!" Le do un pizzico sulla guancia e lei mi schiaffeggia la mano.

"Jay, giù le zampe dal mio bel faccino" mi rimprovera, così la guardo maliziosamente e afferrandole il viso con una mano le do dei bacetti sulla guancia.

"Permalosa la ragazza " le dico ridendo e lei continua a colpirmi.

"Beneee... che facciamooo?" Chiede Evie sedendosi per terra davanti a Gil, il quale comincia a toccarle i capelli e di fianco a Carlos.

"Beh pensavo a qualche film... oppure potremmo fare una seduta circolare, oppure just dance.... non so cosa vorreste fare ?" Lonnie si sistema sul letto ed io continuo a fissarla.

"Potremmo vedere un film " sorrido e involontariamente guardo Evie. Stranamente incontro il suo sguardo ed è confuso.

"Si, anche io preferirei un film " dice lei e mi volto verso Lonnie, la quale approva sorridente.

Una volta arrivati anche gli altri, dopo aver scelto il film ed esserci sistemati, il silenzio invade la stanza.

*dopo il film *

Evie's Pov:
"Ti è piaciuto a quanto ho potuto notare" Sussurra al mio orecchio Gil, per poi portarmi la mano sul fianco in modo da  farmi avvicinare a lui.

"Oh, si da morire!" Dico ridendo e passandomi una mano in volto per svegliarmi del tutto. "Specialmente la parte in cui sono stati in silenzio" rido e lui sorride.

"Cioè dal momento che ti sei addormentata definitivamente?" Comincia a farmi il solletico sul fianco ed io sobbalzo allontanandomi.

"No! Il solletico te lo vieto" dico allungando le braccia in avanti e facendogli no con le dita.

"Che è successo ?" Mi chiede Lonnie divertita, mi volto con la testa per guardarla, ma non faccio in tempo a risponderle perché Gil mi afferra le mani e mi fa finire su di lui.

"Gil!!" Mi faccio scappare per poi cominciare a ridere e scalciare.

"Ehiii, La smettete voi due?!" La voce di Carlos mi da forza per afferrare le mani di Gil è bloccarlo. Dopodiché mi volto a guardarlo e gli mimo un grazie con le labbra.

"Beneeee... ragazzi mia madre mi ha appena chiamato...devo andare... la prossima volta cercherò di rimanere di più con voi, a domani." Audrey ci saluta tutti, poi esce dalla stanza e Carlos si butta scocciato sulla poltrona.

"Ehi!! Che succede ?" Lo guardo confusa e lui fa spallucce.

"La madre di Jane è noiosa... ha 16 anni la figlia, perché non può viversi la vita ?! "

"Ehm ehm...io credo che se Jane si facesse forza e affrontasse la madre, vi vedreste di più " mi volto verso Gil e lo guardo più confusa di prima.

"Sii esatto, dovresti parlarne con lei, perché tutto si risolve con le parole " continua Jay, con tono stizzito.

"Senti da che pulpito viene la predica" sussurro a bassa voce ma Jay si volta con sguardo assassino verso di me.

"Come Evie ? Hai detto qualcosa, per caso ?" Mi guarda con aria provocatoria

"Io?! Beh vediamo...cosa non ti è stato chiaro della frase' da che pulpito viene la predica'?!" Sorrido dolcemente.

"Evie, mi conosci bene...e sai bene che sono troppo bravo, quindi ti darò tre secondi per poter scappare il più lontano, perché se ti prendo giuro che ti faccio male" dice serio e facendo spallucce mi avvicino alla porta aprendola.

"Ragazzi, ci vediamo tra poco..." sorrido facendo l'occhiolino a Gil. Poi guardo Jay
"Uno..." indietreggio uscendo dalla stanza"...due..." indietreggio ancora di un passo mentre lui si alza dal letto"...tre." Dico urlando e cominciando a correre per il corridoio immenso del piano.

Sento Jay avvicinarsi e vado nella hall, sempre del nostro piano e mi posiziono al lato opposto del tavolo rotondo, Jay è difronte a me e siamo piegati entrambi. Faccio un paio di finte, dopodiché riprendo a correre per il corridoio dell'altra ala dell'edificio e sta volta Jay riesce a riprendermi con facilità.

Poiché questo corridoio è praticamente chiuso, farei bene ad arrendermi, ma mi volto verso destra e vi trovo una stanza aperta, così la apro di scatto e faccio per chiuderla, mi scappa di mano e quando sto per chiuderla la gamba di Jay è oramai dentro.

"Okay okay, scusami..." dico indietreggiando e finendo al centro della stanza, sbattendo con il sedere sullo schienale della poltrona. Poggio le mani su di essa e ne stringo la stoffa, quando Jay è ad un centimetro da me.

"Scusarti? Sinceramente non dovresti farlo..." mi fa spallucce sorridendomi.

Eh ?!

"Non speravo altro che rimanere da solo... con te..."  mi afferra le mani.
"Devo dirti una cosa" mi guarda dritto negli occhi e io mi acciglio.

Vuole per caso dirmi che è innamorato pazzo di me, che è infastidito tutte le volte che mi vede con Gil!? Che sta malissimo quando mi vede scherzare con lui, o baciarlo.... cosa vorrà dirmi ora.

"Cosa?" Mi faccio uscire forzatamente dalle labbra.

"Sono innamorato" si morde il labbro stringendomi le mani.
Io lo guardo per invitarlo a parlare e lui prende un sospiro "...Lonnie" dice a bassa voce e mi sento cedere le gambe.

Che!? Ho sentito bene?! Lonnie ?!
HA DETTO LONNIE ?!

"C-cioè... L-Lonnie ?!" Chiedo con voce tremolante e provo a mandare giù il groppo in gola insieme alle lacrime.
Tiro su un sorriso e torno a guardarlo "e...cosa dovrei fare, io?" Chiedo dolcemente.

"Beh...potresti aiutarmi a conquistarla? Cioè... se sto con lei mi blocco" mi sorride imbarazzato.

Annuisco facendogli un sorriso tirato e sospiro "vedrò cosa posso fare, Jay...tu...tu continua ad essere te stesso" dico con tono di voce lievissimo, risentendo le lacrime minacciare di uscire mi avvio alla porta, una volta afferrata la maniglia mi faccio coraggio per parlare.
"Ti aspetto di là" esco dalla stanza chiudendomi la porta alle spalle.