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"Allora... che stavamo dicendo oggi?" Jay si stende sul letto di Mal cominciando a giocare con il cuscino.

"Che sei deficiente" borbotto sedendomi sul mio.
"Oh... okay per questa volta te lo lascio dire senza conseguenze, ma sputa il rospo Evie!" Mi guarda serio ed io sospiro.

Ci sto prendendo gusto a respirare in questo modo...

"Beh... diciamo che con te non ho avuto quel rapporto fraterno..." Dico seria.
"Ero andata in gelosia, forse lo sono ancora, ma perché vedo che nonostante questi anni, io e te non abbiamo il solito rapporto.
Sono poche le volte in cui mi consideri, e forse questa sorta di gelosia mi ha fatto prendere un'emozione per un altra o forse mi sto sbagliando di nuovo." Mi fermo.

"Non riesco a capire però... perché ti sei allontanata dal gruppo! Okay, ci sta che ci sia rimasta male per ciò che ti ho detto, mah... non vedo il perché di allontanarsi dagli altri o cambiare il tuo modo di essere!" Dice serio posando il cuscino e mettendosi seduto.

"Sinceramente non lo so nemmeno io... non ne ho la più pallida idea... forse perché ho capito che nonostante il dare tutto me stessa agli altri, mi sarei ritrovata sempre a mani vuote con nessuno al mio fianco...
e dopo quella delusione ci sono rimasta male a tal punto... da voler cambiare gioco!" Mi alzo e vado al frigobar, prendo la birra e la stappo.

Non gliela offro e comincio a berla.
"Puoi... evitare davanti a me?" Jay si alza e incrocia le braccia al petto.
Sorseggio di nuovo la birra e sorrido beffarda.
"Altrimenti? Comincerai a rincorrermi per tutta la stanza, Jay?" Chiedo scuotendogli la bottiglia davanti agli occhi dopodiché finisco l'ultimo sorso e poso la birra sul tavolo.

Lui mi sta guardando con gli occhi serrati.
"Non credo che a Lonnie potrebbe far piacere però... si sai com'è... potrebbe darle fastidio forse il fatto che tu ti preoccupi per qualche altra persona..." Dico seria e lui continua a guardarmi con gli occhi serrati.
"Evie... ti prego, non cominciare a farmi una predica sulla ragazza che amo" scandisce bene l'ultima parola, ed io stringo i denti e i pugni.
Mi faccio coraggio per offrirgli un sorriso di quelli falsi e mi avvicino alla porta aprendola.
"A quanto pare, ti ho detto tutto, Jay!" Dico inumidendomi le labbra per poi cominciare a picchiettare le unghie sulla porta.
Dato che non si sposta di un centimetro, mi affaccio dalla stanza.
Vedo Lonnie infondo al corridoio e la saluto con un alzata di mano.
"Ciao Lonnie... come va ?" Le urlo fingendomi interessata e lei mi risponde con un "Bene".
Annuisco e poi guardo Jay.
"Credo che ti stia aspettando... era così preparata.
Con quel pigiamino decorato in pizzo... ADORABILE" fingo la voce commossa e poi torno con l'aria seria.

"Okay, come vuoi, ME NE VADO!
Ma spero che tu possa ritrovare la tua pace interiore, perché davvero. Non credo che potrei mai sopportare una Evie del genere, non se continua ad odiarmi almeno" dice fermandosi vicino a me.
Forse troppo vicino, per poi oltrepassarmi ed uscire sbattendo la porta.

Espiro tutta l'aria che ho dentro e guardo il mio riflesso allo specchio.
"Sei una cretina. Potevi rimediare razza di idiota! Quell'orgoglio potevi metterlo anche da parte, No?!" Comincio ad urlarmi contro.
Aspetto un po' prima di mettere la musica a palla nella mia stanza e mi cambio indossando il pigiama, raccolgo i capelli in uno chignon e mi butto a peso morto sul letto.

Carlos's Pov:

Jay è tornato in stanza ed ha sbattuto la porta quasi a farla staccare dal muro.
"Fanculo tu e la tua migliore amica, okay!!?" Mi guarda mentre butta il suo zaino per terra.

Mi sistemo sul letto per ascoltarlo e lui si stende portandosi una mano sulla fronte.
"Sono andato da lei per chiarire, e si mi ha detto il motivo per cui si è allontanata ma poi è tornata ad essere stronza!
Non riesce più a comportarsi normalmente  con me. Io... io non credo di potercela fare!"
Dice quasi esasperato, così metto le mie pantofole a forma di cane e mi alzo uscendo dalla stanza.
Entro in quella di Evie e la trovo stesa sul letto.

Chiudo la porta e vado ad abbassare il volume dello stereo.
Lei mi guarda e mi fa spazio sul letto.
Mi ci siedo difronte e la guardo.
"Jay mi ha detto tutto. Perché non gli dai una seconda chance, Evie?" Le domando e lei fa spallucce.
"Credo di essere pazza, Carlos... davvero!
Credo di aver perso completamente il senno, tutte le volte che mi capita lui davanti io finisco per essere un'altra persona, con te e Mal sono quella di sempre ed ora anche con Harry e Gil... insomma... non so cosa mi stia succedendo!" Mi guarda con le lacrime agli occhi, annuisco e mi sposto al suo fianco per abbracciarla.
Lei mi stringe forte e delle lacrime inumidiscono il mio pigiama.
"Cosa gli hai detto, Evie?" Le Chiedo e lei sospira.

Ultimamente non fa altro che sospirare e respirare rumorosamente...
"Beh, che credo di avere frainteso il sentimento nei suoi confronti, solo perché non mi stava bene che lui tenesse più a te e Mal, mentre io ero solo una semplice amica.
Poi ho cominciato a dire stronzate sul conto di Lonnie, che fondamentalmente non penso neanche." Dice ed io le accarezzò i capelli.
"Cosa dovrei fare, Carlos?" Sento tirarle su il naso ed io mi scosto un po'.
"Parlargli, ma con calma e con la ragione della Evie amica, altruista e comprensiva." Le Dico.
"La mia Evie, quella con cui sono cresciuto, caratterialmente soprattutto, fisicamente fino ad una certa età..." cerco di farla ridere e ci riesco poiché scuote la testa divertita. Si asciuga le lacrime e poi mi bacia forte la guancia. Io la tengo stretta per il busto e poi lei si allontana.
"Andrò a parlargli." Dice alzandosi e mettendosi le pantofole. Esce dalla stanza e mi fa un cenno di saluto con la mano.

Ahhhhh, spero che questa sia la volta buona.

O mi santificano o mi fanno angelo dopo la mia morte, SONO TROPPO BRAVO.

Jay's Pov;

Bussano alla porta e dico un semplice "avanti".
Continuo a giocare mentre qualcuno entra in camera ed una volta finito il livello, mi giro e vedo Evie vicino la tavola.
"Che ci fai tu qui?" Le Chiedo istintivamente.
"Mi dispiace.... per prima. Mi sono comportata male, quelle cose su Lonnie non le pensavo davvero, non volevo neanche trattarti male, ma il mio orgoglio ha avuto la meglio, di nuovo." La guardo annuendo solamente mentre lei comincia a torturarsi il polso destro.

"Evie, devo dirti una cosa" Dico serio e lei alza lo sguardo verso di me.
"Sei una stupida" si acciglia alle mie parole ma poi annuisce apprensiva.
"Senti, ti va di buttare giù questa stria e tornare ad essere quelli di una volta? Senza altri se o perché!" Mi avvicino a lei e una scintilla le passa per gli occhi.

Le compare in volto un mezzo sorriso e quando me ne rivolge uno vero e proprio, annuisce senza dire nulla.
Di colpo l'avvicino a me e la stringo tra le mie braccia.
Ci mette un po' prima di ricambiare l'abbraccio, ma quando lo fa riesco a sentire i bottoni del suo pigiama e il suo battito accelerato.
Le accarezzo la testa con la mano e la sento tirare su con il naso.

Mi poggia le mani sulle spalle e si fa forza per allontanarsi.
"Scusami Jay, davvero..." sbatte più volte le palpebre per non far cadere le lacrime e io le sorrido rassicurandola.
"L'importante è che il nostro rapporto ritorni ad essere come prima, o qualcosa di più" le faccio l'occhiolino e lei ridacchia scuotendo la testa.

Dopo un po' di tempo, mi da la buonanotte e torna in camera sua.

Finalmente siamo riusciti a placare questa strana situazione...

Non ce la facevo più, devo ammetterlo.

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