Eccoci! Questo è l'ultimo capitolo, manca solo l'epilogo per concludere definitivamente la storia. Io vi ringrazio sempre per tutti i bei complimenti, per le letture e anche per essere arrivati fino a qui nonostante l'angst! 😂
Buona lettura! A prestissimo con l'epilogo!***
"Ci dobbiamo affrettare, affrettiamoci ad amare, noi amiamo sempre troppo poco e troppo tardi, affrettiamoci ad amare, perchè al tramonto della vita saremo giudicati sull'amore, perchè non esiste amore sprecato e perchè non esiste un'emozione piú grande di sentire, quando siamo innamorati, che la nostra vita dipende totalmente da un'altra persona, che non bastiamo a noi stessi, e che tutte le cose, ma anche quelle inanimate, [...] che di per sè sono vuote, indifferenti, improvvisamente quando le guardiamo si caricano di significato umano e ci affascinano, ci commuovono, e perchè? Perchè contengono un presentimento d'amore, [...] perchè l'amore combacia con il significato di tutte le cose: la felicità. Si, la felicità.. e a proposito di felicità, cercatela, tutti i giorni, continuamente e anzi, chiunque mi ascolti ora, si metta in cerca della felicitá ora, in questo momento stesso perchè è li, ce l'avete, ce l'abbiamo perche l'hanno data a tutti noi, ce l'hanno data in dono quando eravamo piccoli, ce l'hanno data in regalo, in dote, ed era un regalo cosí bello che l'abbiamo nascosto, [...] e molti di noi l'hanno nascosto cosí bene che non si ricordano piú dove l'hanno messo, ma ce l'avete, ce l'abbiamo. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima, buttate tutto all'aria: i cassetti, i comodini che avete dentro... vedrete che esce fuori, c'è la felicità. Provate a voltarvi di scatto, magari la pigliate di sorpresa ma è lì, dobbiamo pensarci sempre alla felicità, e anche se lei qualche volta si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei, fino all'ultimo giorno della nostra vita.
E non dobbiamo avere paura nemmeno della morte. [...] Non bisogna avere paura di morire, ma di non cominciare mai a vivere davvero."(Roberto Benigni)
Claudio
Tre anni prima...
Dorme. Un sonno pieno di incubi. Si sveglia di soprassalto ansante e con le lacrime agli occhi. Non mangia, non ne ha voglia. Perde chili su chili. Abbandona la palestra. Dorme. Non accende la luce, non apre la finestra. Tutto lo infastidisce, tutto lo acceca, tutto gli fa del male. Anche la luce del sole.
Sono passate due settimane. Ma a Claudio sembrano due secoli. Due settimane da quando ha perso la sua felicità.Come si vive senza Mario?
Ha perso perfino la voglia di lavorare, di occuparsi di quel locale che tanto ama. Lo chiama. Telefonate su telefonate. Squilli a vuoto.
Mi hai lasciato. Hai deciso tu per entrambi. Hai deciso che io non ero abbastanza importante. Non abbastanza da valerne la pena. Hai deciso tutto tu. E la cosa che più mi fa incazzare è che se tornassi io dimenticherei tutto. Perciò torna, torna da me.
"Mi manchi."
L'ennesimo messaggio scritto a vuoto. L'ennesimo messaggio che non riceve risposta.
È il suono insistente del campanello a risvegliarlo dal torpore. Si alza dal letto talmente velocemente da farsi venire il capogiro. Si precipita ad aprire. Magari è lui. Apre la porta. È Valentina. Lo osserva preoccupata per minuti interi, lì sulla porta, le lacrime agli occhi. Ha rifiutato di vedere tutti i suoi amici in quei giorni bui. Ma lei la lascia entrare. Lei è parte di Mario. Lei è tutto ciò che gli resta di lui.
Valentina lo abbraccia.
"Mi dispiace tanto, Claudio." Gli sussurra. E per la prima volta dopo due settimane si lascia andare alle lacrime. Singhiozza sulla spalla di quella ragazza che neppure conosce bene. Singhiozza e le bagna il tessuto sottile della maglietta, lasciandosi stringere forte.
Lei gli prende con forza il viso tra le mani. Lo guarda negli occhi. Anche i suoi sono lucidi.
"Lui tornerà. Forse non oggi, né domani. Forse non tra un anno. Ma lui tornerà, Claudio." Esclama decisa. E Claudio non sa se crederle, non sa se ciò che dice è vero, non sa se potrà più perdersi in quel viso, in quelle labbra, in quei due pozzi neri. Ma la speranza si accende inevitabile. Valentina lo conosce da una vita. Forse se dice che tornerà è perché lo sa, è perché ne è sicura.
"Come fai a saperlo?" Le chiede, sedendosi sul divano. La testa tra le mani, dolorante. Claudio si rende conto solo adesso che si sta praticamente lasciando uccidere dall'unica cosa, dall'unica persona che abbia mai amato. E forse è vero ciò che dicono. Ci si rende conto di quanto profondamente si ami qualcuno solo quando lo si perde. Ed è una consapevolezza che lo lascia senza fiato.
"Lo so perché ho visto quanto ti ama. Clà in tutti questi anni Mario non si era mai innamorato di nessuno. Poi sei arrivato tu. Credo che tu sia ciò che lui aspettava per aprire il suo cuore. Tu sei la sua anima gemella. E ti giuro, io non ho mai creduto esistesse l'anima gemella. Ma voi me lo fate credere. È andato via distrutto, non lo avevo mai visto così. Era sconvolto. Tornerà. Devi solo dargli tempo. Non ti sto dicendo di aspettarlo, anzi ti sto dicendo di ricominciare a vivere. Tanto quando tornerà...sarà come se tutto questo tempo non fosse mai passato. E qualsiasi cosa avrete passato e qualsiasi persona sarà entrata nella vostra vita in questi anni sarà solo una piccola traccia, una comparsa." Valentina lo stringe di nuovo forte in un abbraccio. E Claudio all'improvviso ha una nuova consapevolezza. Per quanto possano stare lontani, lui e Mario sono destinati ad esistere, sono le estremità di uno stesso filo. E forse Valentina ha ragione. In un modo o nell'altro Mario prima o poi tornerà da lui.
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Quello Che Rimane
FanfictionMario e Claudio si incontrano per caso ad una cena. Una cena che dovrebbe portare Mario a conoscere la donna della sua vita. Ma il destino cambia tutto. Il destino li porta ad odiarsi. Il destino li porta a legarsi irrimediabilmente. E come fai a ro...