Quello Che Rimane

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Ringrazio sempre il gruppo ff che soprattutto per questo capitolo mi ha dato tantissime idee! Magari non lo faccio ad ogni capitolo perché sono un po' di ghiaccio quando dico le robe 😂 ma tanto lo sapete quanto apprezzi i vostri consigli preziosi. ❤ E poi ringrazio tantissimo voi che leggete e commentate 💜 Non manca molto alla fine della storia ormai. Buona lettura!

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"La gente si ama, si ama continuamente. L'ho visto.
Le persone sbandierano il loro amore a chiunque, te lo sbattono in faccia con arroganza.
Amare qualcuno e avere qualcuno che ti ama è qualcosa che ti rende migliore, una garanzia agli occhi degli altri.
Penso che è amore rappreso. E' bigiotteria, non vale niente.
E' lucente in superficie, ma dentro è nero, rugginoso, si inceppa e non funziona.
L'amore, quello vero, è quello che la gente nasconde.
Quello che rende fragili e cattivi, quello che rende meschini. Quello che rende avidi. Disposti a tutto.
L'amore è scuro, vischioso, è il sangue che si addensa e chiude i contorni di una cicatrice.
La patina ruvida e opaca che si è depositata sulle ossa consumate di Luce, a quello assomiglia l'amore.
Quello che non vorresti far vedere a nessuno.
L'amore che ti vergogni di provare."

(Valentina D'Urbano, "Acquanera".)

Claudio

È passata una settimana da quando Claudio si è svegliato senza Mario. Una settimana da quando lo ha lasciato libero di andare. Ma Mario ancora non torna. Non lo fa. Nonostante tutto, il tempo, il dolore, l'amore. Nonostante tutto Mario continua a non sceglierlo. Era disposto a tutto. Ha continuato con quell'amore segreto e logorante per anni. Ma dopo aver sentito le parole di Mario, dopo aver conosciuto il suo passato, ha capito quanto fosse ingiusto per se stesso e soprattutto per lui. Ha capito quanto Mario abbia bisogno di spazio per capire, per cominciare ad amarsi per quello che è. Per cominciare a non aver più paura.
Ora è qui, alla fine del settimo giorno di questa lunga, interminabile settimana, con l'ennesima bottiglia di birra tra le mani. Ne manda giù metà tutta in un sorso, lasciandosi poi andare a un colpo di tosse. Accende la televisione con la vista che comincia ad appannarsi per il troppo alcool mandato giù. Passa da un canale all'altro con gli occhi che bruciano e la nausea che comincia a impossessarsi di lui. Va avanti così finché qualcosa non cattura la sua attenzione. È uno di quei canali che trasmettono videoclip musicali. È ipnotizzato da una canzone. La loro canzone. Resta immobile, con le immagini che gli passano davanti e le parole che gli tormentano il cuore.

"Come up to meet you, tell you I'm sorry.
You don't know how lovely you are.
I had to find you, tell you I need you.
Tell you I set you apart.
Tell me your secrets and ask me your questions.
Oh, let's go back to the start."

E semplicemente lo fa. Senza neppure pensarci. Sarà l'alcool o forse semplicemente quella canzone che gli ricorda una delle loro notti più belle. Non sa cosa lo spinga a farlo. Ma lo fa. Compone quel numero che conosce a memoria. Uno, due squilli. Poi la sua voce tremante.
"Clà?" È un sussurro quello di Mario. Ma già da quello Claudio riesce a percepire tutta la sua sofferenza.
"Mi manchi." Riesce solo a dire questo. Nient'altro. Tutto ciò che riesce a percepire in questo momento è l'alcool nel suo corpo. Quella canzone. La mancanza di Mario. Sente l'altro lasciare andare un piccolo singhiozzo.
"Mi manchi anche tu."
"E allora torna da me." E Claudio lo sa che gli ha promesso tempo. Lo sa. Ma non riesce più ad andare avanti senza di lui. È come se tutto in quella casa gridasse la presenza di Mario. Sente Mario dappertutto. Sente la sua mancanza dappertutto.
"Clà...Alice lo ha scoperto."
"E allora? Non avevi intenzione di dirglielo? Io...scusami, lo so che ti avevo promesso tempo Mario. Ma non ci riesco così. Non ci riesco. Ho bisogno di te." Silenzio dall'altro lato. In sottofondo ai loro respiri sommessi c'è solo quella musica lenta.
"Stai ascoltando..." Mario l'ha sentita. Claudio voleva che la sentisse.
"Sì. Ti ricordi?"
"Io mi ricordo tutto di noi."