Casa

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La casa di Mario era in periferia, non era molto grande, essendo all'ultimo piano godeva di una vista pazzesca, si vedeva tutta Roma.

Mario fece gli onori di casa, diede a Claudio un accappatoio pulito e gli mostrò il bagno," devo fare qualche telefonata" disse sparendo fuori sul balcone.

Chiamò Clarissa che avrebbe visto al locale quella sera, aveva una chiamata di Stefano e due di Samuele,  ovviamente non richiamò  nessuno dei due . Claudio uscì dal bagno, a torso nudo, indossava solo un paio jeans strappati ed era scalzo, era la cosa più sexy che Mario  avesse mai visto, il suo fisico scolpito era perfetto, braccia e petto erano ricoperti da tatuaggi, era muscoloso, il tatuaggio sul suo petto sembrava , un cuore forse, non vedeva bene , era troppo distratto dalla tartaruga perfetta che aveva sull'addome, e quella V che spariva sotto la cintura dei jeans...era la rappresentazione della perfezione assoluta, la  risposta alla domanda "Dio esiste?" Si per forza ! Come avrebbe potuto esistere tanta perfezione altrimenti. Mario era completamente imbambolato, Claudio si schiarì la voce tre volte prima che Mario riprendesse  il possesso delle sue facoltà.

"Ho messo su qualcosa da mangiare, spero ti piacciano gli spaghetti al pomodoro, andrei a farmi una doccia , controlli tu che non si bruci nulla?"  Claudio annuì.

< Coglione coglione coglione !!! - Pensò Mario tra sé - penserà che sono un poveraccio, cribbio avrei potuto anche sbavare che non me ne sarei accorto! Cazzo!!!! >.   E così il suo Dio greco voleva giocare?  < ...volevi  provocarmi? - pensò - mi hai fatto fare la figura del pesce lesso. ..voglio proprio vedere ora che fai ! >,  Mario uscì dalla doccia si strofino' i capelli lasciandoli tutti spettanti, si asciugo' e si legò un asciugamano in vita ed uscì scalzo dirigendosi in cucina. Claudio, seduto sul divano, stava whatsappando al cellulare con Paolo, quando Mario gli passò davanti vestito solo di un asciugamano...il suo cuore ebbe un tonfo, osservò Mario passargli davanti e arrivare in cucina, seguì la linea della schiena di Mario dal tatuaggio che aveva  sulla nuca fino alle fossette delle zone lombari, la vita era stretta, e il sedere di Mario era perfetto, tondo e sodo...Dio come avrebbe voluto strappargli di dosso quell' asciugamano! Lo voleva, Dio solo sa quanto, lo voleva per il suo sorriso dolce,  per il suo sedere tondo, per quella schiena perfetta, per quelle labbra morbide, lo voleva perché adorava il suono della sua risata... lo voleva perché non riusciva a pensare ad altro da quando lo aveva visto, lo voleva perché il suo corpo reagiva alla sua presenza in maniera autonoma. Claudio si stava agitando, e qualcosa all'altezza del suo inguine,  stava diventando incontenibile, si alzò e lo raggiunse, Mario ne avvertì la presenza ancora prima che lo toccasse, Claudio ancora a torso nudo, si appoggiò alla sua schiena, Mario ebbe un brivido, la sua schiena appena rinfrescata dalla doccia, parve prendere fuoco appena l'addome bollente di Claudio gli si poggio' contro, il veronese gli mise una mano sul fianco, Mario fu percorso da brividi che sembravano togliergli il respiro, Claudio si avvicinò alla nuca e vi poggio' un bacio, proseguì fino al lobo di Mario e sussurrò  "posso? "  Mario non rispose ma si appoggiò a lui, spingendo indietro la sua schiena, per Claudio fu la fine. Le mani del suo Dio greco gli accarezzavano il petto, sembravano bruciare da quanto erano calde.  Claudio gli avvolse la vita con entrambe le mani e lo fece voltare < Dio mio... > pensò Claudio,  gli occhi di Mario erano pieni di desiderio,  la sua bocca morbida era  socchiusa e i sospiri che ne uscivano decretarono il punto di non ritorno per Claudio. Mario lo voleva, lo desiderava,  Claudio gli mise una mano sul collo e lo avvicinò a lui, si baciarono. La bocca di Mario era morbida come un bignè caldo, il suo sapore era dolcissimo, Claudio non capiva più niente, le loro lingue sembravano intrecciarsi nella speranza di riuscire ad entrare sempre più a fondo uno dentro l'altro.
Claudio fece scivolare l'asciugamano dalla vita di Mario , era nudo davanti a lui, era suo voleva farlo godere come nessuno aveva mai fatto con lui, avrebbe voluto essere l'unico, il primo l'ultimo, più questi pensieri passavano nella mente di Claudio, più la sua eccitazione cresceva. " Ti voglio Mario... " La mano di Claudio raggiunse l'eccitazione di Mario. ..anche lui stava esplodendo, fecero l'amore come se fosse l'ultima cosa che avrebbero fatto nella loro vita, come se fosse l'unica cosa che avrebbero voluto fare nella vita. Fecero l'amore più volte come se nella vita si fossero aspettati e cercati solo per quello.
Si ritrovarono sdraiati sul tappeto della cucina, esausti e appagati.

Mario era appoggiato nell'interno del braccio di Claudio e sorrideva, " non credo di aver mai visto niente di più bello nella vita" disse Claudio pensando ad alta voce. Mario arrossì,  si avvicinò e lo baciò,  un bacio morbido, tenero e dolcissimo,cercò la sua lingua e l'accarezzo',  Claudio lo avvicinò a sé,  Mario scoppiò a ridere e disse sulla sua bocca "ancora???" , Claudio era pronto per ricominciare, il corpo di Mario reagì immediatamente, così ricominciarono ad amarsi di nuovo, come se al mondo non esistessero nient'altro che loro.

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