muri

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A Mario bruciava ancora la mano. Non ci poteva credere l'aveva colpito...Mario  era sconvolto, Claudio se ne era andato...era uscito dalla sua vita, era quello che voleva, no?

Mario si sedette al tavolo e pianse pianse tutte le lacrime che poteva, Claudio forse poteva essere cambiato, stava provando ad andare avanti, a lavorare su se stesso, su quello che voleva essere, ma che ne era di lui e del suo orgoglio che non riusciva a controllare?  Per quanti passi facesse in avanti il suo orgoglio lo riportava sempre al punto di partenza,e restavano soli, lui e i suoi principi.

Claudio aveva ragione , Mario era ferito , Samuele era stato una ripicca che non contava niente, era solo la dimostrazione che avrebbe potuto fargli del male anche lui se avesse voluto...sembrava di essere tornati alla storia con Stefano... ma stavolta era stato inutile tentare di far l'amore con un altro. Mario alla fine non ce l'aveva fatta...erano rimasti seduti sulle  sponde opposte del letto, "Mi dispiace Samu...", " lo ami? " gli chiese il ragazzo, Mario non rispose , "sai io credo che dovresti andar da lui...non ti servirà Mario, ...tentare di distrarti non servirà a nulla... "

Quanto male che provava, odiava Claudio, lo odiava con tutto se stesso e purtroppo lo amava con altrettanta forza, nessuno poteva aiutarlo a dimenticare, almeno non in quel momento. Mario stava impazzendo, si sentiva come in una spirale buia che lo teneva schiacciato a terra.
Aveva bisogno di aria!
Prese il telefono e chiamò il suo amico Yuri.

Yuri era come un fratello, viveva a Barcellona da qualche anno  " ciao Yu..." Yuri conosceva Mario meglio di sé stesso, gli bastò il saluto iniziale per capire che qualcosa non andava, Mario  gli raccontò  tutto , a volte doveva ripetere le cose per quanto piangeva..., "Mario vieni da me, per un po', ti farà bene staccare ..."

Mario non riusciva a pensare lucidamente, aveva proprio bisogno di andar via, in quella casa gli mancava l'aria...il capitolo Sona era chiuso. Il veronese era tornato e gli aveva aperto il suo cuore, lui era stato troppo orgoglioso per dargli una possibilità e Claudio se ne era andato, senza nemmeno guardarlo in faccia. Mario aveva bisogno di non pensare.

Si accordo' con Luca per star via qualche giorno. Preparò il suo borsone, Portò Kim da Daniele e si diresse in aeroporto,  un biglietto per Barcellona l'avrebbe trovato, cascasse il mondo.

Barcellona era splendida in quel mese dell'anno c'era stato altre volte ma questa volta non c'era niente che lo interessava.
Pensava che scappare così lontano sarebbe servito e invece la voragine che aveva nel cuore lo devastava ancora, da quando era arrivato non c'era stato un solo momento in cui Claudio non fosse nei suoi pensieri . Ripensava a quella notte che avevano passato insieme, in giro per le strade di Roma, al loro timido avvicinarsi, al sentirsi già a loro agio, alla prima volta che avevano fatto l'amore , alle prime litigate non c'era posto al mondo in cui potesse scappare,  Claudio ce  l'aveva nel cuore e per il suo orgoglio l'aveva perso davvero.

Yuri era un amico vero, di quelli che non sono accondiscendenti,  era stato comprensivo con lui ma " tutto questo dolore che stai provando Mario, vorrà pur dire qualcosa?  Non precluderti la possibilità di essere felice. Se avesse voluto il suo amichetto, l'avrebbe avuto." Disse con molta calma, "impara a mettere da parte il tuo orgoglio e il tuo dolore,  se è lui che vuoi vai a  a riprendertelo !", " e se non mi vuole più? Se è tornato con lui, il mio cuore non reggerebbe" disse Mario , "Mario, io Claudio non lo conosco, mi sembra una brava persona, è stato uno stronzo certo, ha commesso degli errori, ma chi non li commette? li ha riconosciuti, è andato oltre e magari ha scoperto davvero che persona non vuole essere...magari ti sta aspettando, magari no, non puoi vivere con questo dubbio, non puoi continuare a vivere con questo punto di domanda, rispettare te stesso, non significa punire quelli che commettono degli errori nei tuoi confronti,  significa contornati di gente che ti merita Mario,  di persone che fanno del loro meglio, perché tengono a te e per te vogliono essere migliori, è questo che ci rende speciali,secondo me, è questo l'equilibrio che dobbiamo trovare, non si vive costruendo muri Mario si vive abbattendoli, e tu lo sai benissimo, non lasciarti circondare dai muri che tu stesso hai costruito..."

Yuri s'interruppe vedendo Mario piangere. Yuri abbracciò l'amico "ti amo" gli disse Mario,  "io no!" Rispose l'amico e scoppiarono a ridere. Il cuore di Mario ora sembrava più leggero, avrebbe provato ad essere migliore, avrebbe provato a dare una possibilità a quel cazzone del suo Dio greco? Forse...quanto gli mancava...

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