GIULIA.
La guardavo ancora dormire, era presto, ma l'acidità non mi faceva chiudere occhio, e non solo questo. Da quando Manuela era tornata da Catanzaro sentivo che nascondeva qualcosa, qualcosa che la turbava al punto di non toccare cibo, e di sopravvivere. Chiamai Cristel sperando che almeno con lei si fosse confidata, ma la sua risposta fu: "Non si confiderà mai con me, non sono te. Mi vuole bene, un bene immenso, ma solo tu puoi." Dentro di me mi sentii sollevata, non ero io il problema, ma allora cosa? Avevo saputo da Mattia che mentre ero in ospedale, tra lei e Fabio ci fu un approccio, molto fisico, e lui pensò che l'aveva scombussolata, ma poi quando lei partì si ricredette. Il giorno della sua partenza fugace, fu inaspettato, trovammo un biglietto: <Sono andata a Catanzaro, stasera torno, state tranquilli, devo solo chiarire alcune cose con Lorenzo, spero di trovarvi svegli.>
Al suo ritorno entrò dalla porta con gli occhi rossi, segno che aveva pianto, molto. Gianluca che era seduto con noi sul divano, si girò e mi disse: "Sta soffrendo, ma per chi? Io conosco qualcuno che ogni sera si ubriaca e lo dobbiamo andare a recuperare con qualche livido o ferita. Non so voi cosa pensate ma dobbiamo intervenire al più presto." Mattia annuì, io pensavo solo al suo sguardo perso. Cominciai a seguirla, almeno in casa, evitavo che potesse rimanere sola. Ma stamattina decisi che dopo 4 giorni di silenzio, dovevo affrontarla. La sfiorai: "Che è successo Giù? Stai male?" - "No, io sto benissimo, quella che non sta bene sei tu!" - "Ma che dici? Sto bene, in questi giorni ero giù perché non mi sentivo bene, tutto qui. Ed ho evitato di starti vicino per non farti venire l'influenza." - "Una scusa più buona?" - "Io e Lorenzo stiamo così bene lontani, che quando ci vediamo sembriamo due ragazzini innamorati alle prime armi, e non riesco a capire se noi due insieme potremmo stare così bene se io tornassi giù, o lui a Roma." - "E tu stai così perché hai tutti questi dubbi ma non riesci a parlarne con lui, perché potrebbe prendere un'ennesima decisione sbagliata, e non vuoi vivere ancora di se e di ma. Posso dirti quello che penso?" - "Sì, spara! Ho bisogno della mia migliore amica schietta e imprevedibile!" - "Non puoi sposarti e poi scoprire se è l'uomo giusto, questi dubbi devi risolverli prima. Temporeggia, e vedi il suo comportamento in questi mesi, se ti renderai conto che siete fatti l'uno per l'altra allora sarò la prima ad accettarlo, altrimenti sei bellissima, che problemi dovresti avere a trovarne un altro mozzafiato?! Sicuramente Lorenzo non è niente male, e sono stata la prima 5 anni fa a dirti di stare con lui, ma non può il passato influenzare sempre la tua vita. Viviamo di istanti, istanti che non tornano più e sei l'unica, anzi, siete gli unici che vivete solo pensando a ciò che eravate prima della sua decisione, prima del tuo trasferimento, prima della tua vita qui, prima della morte di Mara, prima della sua malattia, prima di Matteo, prima degli attacchi di panico. Voi parlate solo del passato ma perché?" - "Non so risponderti, so solo che hai ragione, ma affrontare determinati argomenti per lui non è semplice. Non è mai stato bravo a parlare, al mio compleanno era talmente nervoso di fare il discorso che senza dirglielo ho preso la decisione di farlo io, però quando lui in hotel mi disse quelle parole io piansi, perché erano sentite, erano vere." - "Tu lo ami?" - "Sì, lo amo. Lui mi appartiene, ho voglia di viverlo di continuo, soprattutto ora che è lontano vivo col desiderio costante di averlo. Vorrei cancellare tutto quello che gli ha fatto male, e rimettere la luce che aveva nei suoi occhi, ora che non brillano più. Vorrei scappare solo con lui, insieme, lontano da tutto. Perché solo noi due, possiamo nasconderci senza dover affrontare la verità, quella che ci fa paura. Ma poi mi sento come in gabbia, perché so che da lui non sfuggirei mai, neanche tra 100 anni. Se lui verrà io sarò sempre lì, ad aspettarlo, a stringerlo, a proteggerlo, nonostante con lui sei costantemente sulle montagne russe, un momento sei su che sembra che stai toccando il cielo con un dito, e senza neanche renderti conto sei quasi sotto terra. Ma io lo amo, sì, lo amo!" - "Allora stai cominciando a darti le risposte di cui avevi bisogno. Ora preparati che devi andare al lavoro e pomeriggio dobbiamo organizzare la promessa. Quindi ci vediamo dopo." - "Ma proprio pomeriggio? Volevo riposare, sono notti che non chiudo occhio." - "Tu vorresti dire no, ad una donna incinta di due gemelli che a breve diventerà come una mongolfiera?" - "Sei disonesta, mi fai sentire in colpa, ci vediamo dopo. Passo a prenderti alle 16."
STAI LEGGENDO
RICOMINCIO DA ME!
RomanceManuela lascia la sua città, per abbandonare tutto ciò che le fa più male. Ma il passato torna a bussare alla sua porta, insistentemente. Lei sarà così forte da lasciarlo fuori, e non farsi scalfire da nulla? Sarà così forte da ricominciare?